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martedì, 19 Marzo 2024

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La «Questione Regina» di Francesca Maggi

di Melissa Frulloni – Francesca Maggi, originaria di Poppi, arriva in redazione regalandoci il suo libro “Questione Regina”. Una copertina accattivante, un font studiato per stupire, ci invogliano subito ad aprilo e leggerne alcuni passi. Francesca è una Coach di Manifestazione Consapevole e ci spiega che per raggiungere questo status ha studiato all’estero, soprattutto negli USA, perché in Italia (figuriamoci in Casentino!) questa è una professione ancora poco conosciuta e praticata. “Ho investito su me stessa – ci dice – trovando le persone giuste che mi aiutassero a fare questo tipo di percorso. La mia missione è proprio far conoscere anche qui da noi la Manifestazione Consapevole, sfatando preconcetti e pregiudizi.”

Ma che cosa è la “Questione Regina”? «Ho coniato questa espressione partendo da un aneddoto che fa parte del mio percorso personale. Sono arrivata a 35 anni, dopo aver studiato, aver formato una famiglia, avendo fatto delle esperienze lavorative… Una vita “normale” come molti altri potrebbero raccontare. Ad un certo punto però mi sono resa conto che c’era qualcosa che non andava; in me si stava facendo strada un sottofondo di insoddisfazione e ho iniziato a capire che quello che mostravo all’esterno non ero esattamente io! Mi conformavo, omologandomi alla realtà che avevo intorno e non mi andava più bene, allora mi sono detta perché non dare seguito a quella insoddisfazione e fare davvero quello che voglio fare? Essere davvero quello che voglio essere?

Da piccola, quando giocavo, mi immedesimavo talmente tanto nel ruolo da riuscire a percepire una realtà diversa, parallela; con il mio libro sono andata a ricercare quella “Regina” che spesso impersonavo, una figura potente, maestosa; volevo sentirmi così anche da grande, nella vita vera. Da qui è nata “Questione Regina” che altro non è che la scintilla dell’insoddisfazione, la voglia di cambiamento, che ti porta al tuo obiettivo di vita, quello vero, non quello che qualcuno ti ha imposto o che ti sei autoimposta per essere accettata dalla società.»

Nell’era dei social è possibile mostrare davvero chi siamo? Come far coincidere essere e apparire? «I social sono un mezzo straordinario per trasmettere la propria autenticità, dovremmo fare in modo che quello che diciamo e postiamo abbia uno scopo; le difficoltà che abbiamo attraversato, i passaggi che abbiamo affrontato nella nostra vita, potrebbero essere spunto e di aiuto per gli altri. Il profilo-facciata porta a poco; se riusciamo a capire chi siamo veramente e quindi cosa vogliamo trasmettere di noi, possiamo usare i social per fare qualcosa di buono. Sicuramente è difficile, perché anche nel mondo social non uniformarsi a pubblicare certi contenuti può portare all’emarginazione… Ci vuole sempre la forza e il coraggio di guardarsi dentro e chiedersi, chi sono veramente?»

Il tuo libro è scritto tutto al femminile, perché? «Il libro può parlare a tutti, ma l’ho voluto dedicare proprio alle donne (e da qui l’uso esclusivo del femminile) perché nella mia attività di Coach di Manifestazione Consapevole ho notato che sono le donne, molto più degli uomini, ad accontentarsi della loro vita; lavoro, famiglia, un paio di viaggi l’anno… E soprattutto non se la sentono di cambiarne alcuni aspetti che forse non le soddisfano fino in fondo. Siamo state abituate (la cultura patriarcale ormai è radicata in ognuna di noi) che quello che abbiamo è sufficiente, è anche troppo, accontentarsi è d’obbligo; l’insoddisfazione è percepita come negativa e aspirare a qualcosa di più non è concepibile… Invece quella scintilla di cambiamento dentro ce l’abbiamo tutte ed è necessario tirare fuori la “Regina” che è in noi; smettere di uniformarsi se non siamo felici di farlo o se non siamo soddisfatte della vita che stiamo vivendo, della persona che siamo. Mettevi in piedi, indossate la corona, siete importanti e nessuno può calpestarvi, potete arrivare ovunque; gli unici limiti sono nella vostra testa.»

Perché leggere il tuo libro? «Ogni donna e anche ogni uomo nella sua vita ha sentito la chiamata a qualcosa di più e il problema è che non gli ha dato retta. La cosa bella è che quella chiamata non è sparita, è sempre lì e arriverà il momento di tirarla fuori; il libro secondo me aiuta a farlo, permette di trovare il coraggio di far valere quella chiamata, farla uscire fuori, come ho fatto io! Spesso la pigrizia, la routine, la vita già incasellata, impacchettata sono dei freni al cambiamento, ma superata la barriera iniziale della paura e accettato il nuovo, indietro non torni e riesci a trovare il tuo posto “fuori dalla scatola”… Abbiate il coraggio di esporvi e di dare voce alla vostra insoddisfazione. La paura come detto fa parte del percorso, accoglietela e andate avanti, sarà bellissimo! Il mio libro comunque lo trovate su Amazon.»

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