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venerdì, 19 Aprile 2024

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Soci-Poppi-Lierna, una piacevole gita in bici adatta alla stagione

di Marcello Bartolini – Siamo nel periodo peggiore per noi ciclisti, i professionisti e gli amatori evoluti si allenano al chiuso ed in palestra limitando al minimo le uscite. Noi appassionati invece non intendiamo rinunciare a quei momenti che solo un giro in bici può regalare, a costo di affrontare qualche disagio, proprio per questo motivo e per ridurre i predetti disagi al minimo è bene attrezzarsi con abbigliamento adeguato ed evitare assolutamente sia le prime ore del mattino che le quote troppo elevate.

In realtà anche in tarda mattinata e nel primo pomeriggio, quando teoricamente fa meno freddo, la voglia di affrontare le intemperie non è poi così tanta, il pensiero dei panettoni passati, quello del cotechino e dei tortellini del periodo natalizio che si sono inesorabilmente “depositati” sulla pancia, può essere un buon incentivo per inforcare la bicicletta e muoversi, immaginando di recuperare velocemente la forma perduta.

Stavolta un giro facile da fare sia usando la bici da strada che la mountain bike, rimanendo sul fondovalle. Partiamo dalla piazza di Soci, andiamo verso Bibbiena sulla statale sino all’incrocio per Camprena, dove svoltiamo per la comunale, si attraversa l’abitato e, costeggiando Marena, affrontando lo strappo del “Caggio”, ci ritroviamo sulla statale per La Verna. La percorriamo in direzione di Bibbiena, poco dopo il cimitero svoltiamo a sinistra verso Santa Maria del Sasso, per poi andare a sbucare all’incrocio delle “Monache” sulla strada di Pollino. Una ripida ma breve discesa e siamo sulla statale 71, svolta a destra e tramite la circonvallazione superiamo Bibbiena per andare verso Poppi.

Alla rotonda di Ponte a Poppi prendiamo a destra verso Camaldoli sino ad arrivare ad Avena dove, appena superato l’abitato, una strada sulla destra ci porta a Lierna, piccolo paese molto ben conservato che merita certamente una deviazione, seguendo una strada piuttosto stretta che passa a lato della bella Chiesa, varcando un arco in pietra si apre un mondo che ci riporta a tempi andati, nonostante evidenti segni di modernità, l’impianto del paese resta quello di un tempo e conserva gran parte del suo antico fascino. Tornando sui nostri passi riprendiamo la strada che ci porta all’incrocio con la strada del Montanino e qui si prende a destra la strada che scende verso Farneta, luogo cardine delle “Novelle della Nonna” di Emma Perodi, da qui rientriamo a Soci.

Giro di fondovalle adatto alla stagione a patto di essere correttamente attrezzati, il paesaggio fa di tutto per ricordarci in che mese siamo, però il Casentino ha sempre il suo fascino in tutte le stagioni, la natura che pare fredda e assopita in realtà sta continuando la sua millenaria azione con i suoi cicli assolutamente indifferenti alle attività umane, continuando ad affascinare noi, gli ospiti di questo nostro pianeta. Da soli in mezzo a questo paesaggio non si può fare a meno di considerare quanto sia piccola e fragile la nostra condizione umana.

Piuttosto stiamo attenti a come trattiamo la Terra, in questo l’uso della bici può essere un piccolo contributo ad attenuare l’impatto dell’umanità su quella che è, nonostante tutto, la nostra unica casa.

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