di Melissa Frulloni – Abbiamo visto spesso in questi anni aziende del territorio portare avanti progetti virtuosi per il Casentino e la sua gente, volti a rendere migliore la nostra vallata oppure ad agevolare i casentinesi, le persone che ci vivono… E va proprio in questa direzione la borsa di studio per merito T-Talent, pensata e sviluppata da Tera Automation Srl, società leader nel fornire soluzioni automatizzate per la lavorazione dei metalli preziosi, con sede a Porrena.
Si tratta di un beneficio che darà diritto alla vincitrice o al vincitore, di percepire una quota monetaria che varia in relazione al futuro percorso universitario che deciderà di intraprendere.
Le selezioni avverranno dopo appositi colloqui fissati da Tera Automation e sarà proprio l’azienda, in base a criteri di valutazione tecnica, a scegliere i candidati, così come, sarà la stessa azienda a decretare i vincitori della borsa di studio.
Possono partecipare alle selezioni le studentesse e gli studenti che avranno conseguito, nell’anno accademico 2022/2023, il diploma di maturità con voto uguale o superiore a 95/100 e che siano iscritti o si iscriveranno a corsi di laurea quali: Ingegneria aerospaziale, chimica, civile, dell’automazione, elettrica, elettronica, informatica, meccanica, meccatronica; oppure Fisica; Matematica; Informatica; Chimica.
Altro requisito essenziale è che i ragazzi e le ragazze siano residenti in Casentino.
Perché rivolgere la borsa di studio proprio ai ragazzi e alle ragazze casentinesi? Che cosa ha spinto Tera ad agire in questa direzione?
«Fare impresa in Casentino implica, forse più che in altri contesti, l’essere condizionati dalle dinamiche economiche, politiche e sociali del territorio. Siamo in una valle chiusa, logisticamente servita male, il che implica più svantaggi che vantaggi per chi vuole fare impresa. Queste difficoltà si traducono ovviamente anche nelle dinamiche di ricerca e assunzione di personale specializzato. Non possiamo pretendere che, complice anche la decrescita demografica, tutti i neodiplomati della valle si tramutino dall’oggi al domani in ingegneri specializzati. Ecco perché abbiamo deciso di scommettere sulla formazione e l’affiancamento professionale per costruire il nuovo personale specializzato di domani.
Siamo ben consapevoli che i giovani della valle saranno naturalmente stimolati ad esplorare il mondo fuori dal Casentino, e guai se non fosse così. Ma siamo altresì consapevoli che, per chi ha ben chiara la strada che vuole percorrere, il mondo del lavoro è una giungla, e trovare una realtà locale dove poter crescere professionalmente è molto difficile. La nostra è perciò una doppia scommessa: sui giovani e sul territorio, e come azienda cerchiamo di dare l’esempio e offrire delle reali opportunità affinché i giovani non abbandonino il territorio.»
Accedere alle selezioni è semplicissimo; occorre inviare l’apposita domanda all’indirizzo: l.delmonte@tera-automation.com, entro e non oltre il 1 settembre 2023.
La vincitrice o il vincitore avrà diritto ad una quota monetaria pari a 2.000 euro da erogarsi entro un mese dal termine della scelta.
Inoltre, se almeno l’80% degli esami previsti per ogni anno accademico sarà superato con una media ponderata di 25/30, si prevede anche una quota monetaria pari a 1.000 euro al termine di ogni anno accademico, per un massimo di cinque anni. Il vincitore o la vincitrice dovranno anche partecipare annualmente (durante un periodo da concordare con Tera e per circa 15 giorni per anno) ad un’attività di orientamento presso l’azienda. L’orientamento avrà il fine di favorire l’arricchimento delle conoscenze degli studenti e l’acquisizione di competenze professionali, potendo sperimentare “sul campo” le nozioni acquisite nel percorso universitario. Toccare con mano, infatti, una realtà come quella di Tera Automation permetterà ai nostri ragazzi di calarsi nel mondo reale, quello del lavoro e dei cicli produttivi, che sempre più spesso risulta lontano dal circuito accademico.
Quanto è forte ancora il gap tra scuola e mondo del lavoro? E cosa si potrebbe fare per colmarlo?
«Ci mettiamo spesso a disposizione delle proposte formative che riceviamo dalle scuole, che siano stage o incontri in azienda, perché crediamo nell’importanza di introdurre i ragazzi al mondo del lavoro. Purtroppo però questi strumenti, se pianificati male, rischiano di essere fallimentari.
Da parte degli istituti, abbiamo colto il desiderio di una maggiore flessibilità nella proposta di laboratori ed esperienze presso le aziende. Sembra che l’ostacolo della burocrazia e della scarsità di risorse abbatta l’entusiasmo di docenti e studenti nel pensare e attivare nuovi progetti.
Da parte nostra invece, sentiamo il bisogno di pianificare con criterio questo tipo di iniziative per evitare che si traducano in una perdita di tempo sia per l’azienda che per lo studente. Nel caso specifico degli stage, scuola e azienda dovrebbero pianificare dettagliatamente l’attività che lo studente andrà a svolgere, affinché l’esperienza possa tradursi in reale opportunità per entrambi.
Per colmare questo gap si potrebbe prendere spunto dal sistema scolastico inglese o americano, dove le scuole sono attive anche nell’orario pomeridiano proponendo attività extracurricolari che potrebbero includere esperienze a contatto con le aziende.»