di Mauro Meschini – Se poteva, per ipotesi, essere un vantaggio la presenza di tanti Comuni in Casentino esso poteva essere individuato nella disponibilità di spazi e sedi, pubbliche o privati, che erano a disposizione per le più diverse attività o iniziative. Una o più scuole; una o più palestre o aree sportive; uno o più teatri o cinema…
Adesso non è più così e, parlando di teatri e cinema, la situazione la possiamo definire drammatica. Pensando al cinema viene subito alla mente l’eroica presenza del Cinema Italia di Soci, ormai l’unico rimasto e comunque ancora dignitosamente in grado di proporre settimana dopo settimana i film più attesi del momento.
Per il resto, anche per le profonde trasformazioni che hanno segnato e caratterizzano il mondo cinematografico, tutto è un ricordo, e sembra incredibile che, per esempio, a Stia, a poche centinaia di metri l’una dall’altra, potessero essere aperte fino a qualche decennio fa addirittura due sale di proiezione.
Purtroppo la stessa situazione la troviamo anche se parliamo di teatro o della semplice necessità di organizzare incontri, eventi, momenti di aggregazione che necessitano di spazi più ampi. Tra le demolizione del glorioso cinema di Poppi, le chiusure di Bibbiena, le condizioni precarie di altre strutture, la possibilità di avere luoghi dove organizzare e proporre spettacoli sono ridotte al minimo.
Così, anche una ormai conosciuta e apprezzata associazione come “Quinte tra le Note”, che in questi anni ha proposto tanti eventi e musical di successo si trova in grande difficoltà nel preparare e proporre la loro ultima fatica. Per conoscere e raccontare come si stanno cercando di superare le difficoltà del momento, e per sapere di più sul prossimo spettacolo abbiamo posto alcune domande a Giovanni Detti, uno dei protagonisti di tanti musical presentati in questi anni.
Quinte tra le Note è ormai conosciuta da tutti, può ricordarci però brevemente quando e come è nata e quali spettacoli ha proposto in questi anni?
«L’Associazione Quinte tra le Note nasce nel 2008 dall’incontro di un gruppo di persone amanti della musica, del canto e del teatro. Essa prende spunto dalle attività di cui si occupa scegliendo il nome di Quinte (per il teatro), tra le Note (per la musica e il canto). I progetti presentati hanno coinvolto e coinvolgeranno sia professionisti sia semplici appassionati sempre con l’intento di creare, sostenere e valorizzare la cultura e l’arte come valore aggregante e portatore di ricchezze interiori. Già da diversi anni sono stati prodotti eventi prevalentemente musicali e canori, riunendo musicisti dilettanti e professionisti. Nei vari anni abbiamo proposto i seguenti spettacoli: Notre Dame De Paris, La Bella e la Bestia, Mamma Mia, Romeo e Giulietta Ama e…, Grease, I Promessi Sposi, Forza Venite Gente, Chorus Line, Colori nel Vento, Swinging Rockin’ London…»
E il prossimo appuntamento è con “Il re Leone” e la mente va subito alla Disney… l’idea prende spunto da lì e anche questo sarà un musical?
«Esatto il nostro Prossimo lavoro sarà ancora un Musical. Fondamentalmente l’idea prende spunto dal celebre cartone animato della Walt Disney, che ha accompagnato varie generazioni dal 1994 a oggi. Ma anche dal Musical di Broadway “ The Lion King” che dal 1997 ha sbancato tutti i botteghini nelle varie produzioni internazionali. Il nostro Musical sarà un Mix tra il passato (cartone animato) e il presente (Musical), inserendo anche una nostra canzone inedita con musica scritta dal nostro maestro Leonardo Rossi e parole del sottoscritto».
Anche questo è un progetto che richiede tanto impegno da parte vostra. Ma da quando non avete più la possibilità di utilizzare il Cinema Sole di Bibbiena tutto è diventato ancora più complicato… Cosa è successo?
«Semplicemente ci hanno richiesto di uniformarci alla legge vigente sull’adeguamento antisismico del teatro, che noi non possiamo effettuare in quanto affittuari e non proprietari dello stabile».
In questa situazione come state organizzando e preparando il nuovo spettacolo?
«Grazie alla collaborazione della Proloco di Soci possiamo usufruire dello spazio nell’Auditorium Berrettarossa per le prove».
Ci sono già le date e le sedi degli spettacoli? È stato complicato trovare una soluzione che permettesse di proporre “Il re leone”?
«Abbiamo previsto di effettuare lo spettacolo Sabato 14 dicembre alle 21.15 e Domenica 15 Dicembre alle 17.15. Ancora non è definita la location in quanto avevamo individuato per queste date il debutto al Teatro di Stia, ma sono subentrati dei lavori di manutenzione che ci hanno costretto a cercare un’altra sede. Queste prime date sono comunque confermate, così come quelle successive di Sabato 11 Gennaio 2020 alle 21.15 e Domenica 12 Gennaio alle 17.15, in questo caso è già sicura anche la sede perchéil Comune di Chiusi della Verna ci ha messo a disposizione la palestra del Corsalone».
Partendo dalla vostra esperienza, quale è il vostro auspicio per il futuro? In che situazione vorreste trovarvi preparando i vostri prossimi spettacoli?
«Il nostro auspicio per il futuro è quello che tutti i Comuni del Casentino possano per una volta unirsi per la costruzione di un Centro Polivalente che possa essere a disposizione di tutte le varie associazioni. Per far sì che una vallata come quella del Casentino possa vantare una sensibilità per la cultura, come nel passato».
(tratto da CASENTINO2000 | n. 313 | Dicembre 2019)