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martedì, 6 Maggio 2025

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Torna a casa… Vigile!

Forse vi ricorderete della questione “corpo unico di Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino”, una vicenda che spesso abbiamo trattato anche noi in queste pagine e che prevedeva la possibilità tra più comuni di poter associare, presso l’Unione, proprio il servizio di Polizia Municipale. Il Corpo Unico è nato nel settembre 2012, in seguito alla legge regionale 12 del 2006. Il territorio che i vigili devono controllare si estende in un’area di 476,28 chilometri quadrati e in considerazione delle distanze che devono coprire ogni giorno sono state riscontrate, fin dall’inizio di questa nuova organizzazione, delle problematiche, legate soprattutto alla logistica. I nostri vigili, infatti, devono passare da un paese all’altro del Casentino, considerando anche quelli più piccoli e isolati come Carda o Montemignaio e, ovviamente facendo i conti con la nostra “stradina”. Lo scopo che si erano prefissati inizialmente i sindaci del Casentino, era quello di unire tutte le forze per avere maggiore economicità e più controlli, ma il tempo ha dimostrato che questo obiettivo è venuto meno e, soprattutto che in molti paesi della vallata si è persa la figura del “vigile vicino al cittadino”, conosciuto da tutti e operante sempre all’interno della stessa comunità.

È di questo avviso Lorenzo Ricci, capogruppo di Lista Civica Castel Focognano che ci spiega: “In questa vicenda l’aspetto economico per le amministrazioni comunali è cambiato in modo importante. Ad esempio, se si considera che il comune di Castel Focognano ha avuto a disposizione fino al 2012, due agenti fissi addetti alla vigilanza del territorio comunale, per un totale di circa 50 ore settimanali minime senza considerare i servizi domenicali e festivi che venivano sempre e comunque garantiti, adesso il servizio è limitato al massimo a 3 passaggi giornalieri su Rassina e su poche altre frazioni del comune, per un totale, con riferimento all’ultima settimana, di 32 ore previste. Tutto questo ha portato anche a non avere più a disposizione da parte dell’amministrazione comunale, una serie di servizi che i vigili svolgevano, quale ad esempio il “messo notificatore”, assegnato a più dipendenti a rotazione, creando non poche problematiche.”

Inoltre, continua a spiegarci Ricci, ne hanno anche risentito diversi servizi essenziali per il cittadino come quelli di vigilanza e coordinamento davanti alle scuole, quelli sul territorio e quelli effettuati nelle frazioni più piccole del comune, nonché la perdita della presenza istituzionale e del contatto diretto con i cittadini. “Ma parliamo anche di costi che per il nostro comune, essendo il secondo degli otto con maggior numero di abitanti, sono abbastanza elevati rispetto agli altri comuni di minori dimensioni. Ci risulta infatti, senza entrare nel dettaglio delle cifre che ognuno di noi potrà singolarmente verificare, che i costi sono notevolmente aumentati, senza che siano aumentati, ma anzi notevolmente diminuiti, i proventi contravvenzionali che rientrano nelle casse comunali. Un altro aspetto da tenere a mente per il confronto sono le difficoltà che trovano i cittadini, ma anche la stessa amministrazione (vedi ordinanze e pareri), per l’aumento dei passaggi burocratici per ottenere quello che prima si otteneva in maniera più economica e più spedita.”

Sono tutti questi i motivi che hanno spinto il gruppo di minoranza del comune di Castel Focognano a chiedere al sindaco, alla giunta e ai consiglieri di maggioranza di riportare il servizio nel comune e di tornare quindi a gestirlo come si faceva prima del 2012, in maniera del tutto autonoma dall’Unione. “Rivogliamo i vigili a Castel Focognano per tutti i motivi sopra esposti e per quanti ne potremmo aggiungere. Devono restituire la Polizia Municipale al comune, al territorio, ma soprattutto ai cittadini.”

Questo è l’appello della minoranza; staremo a vedere se verrà accolto dall’amministrazione comunale e soprattutto se anche i cittadini si schiereranno per richiamare “a casa” i loro vigili.

(tratto da CASENTINO2000 | n. 277 | Dicembre 2016)

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