di Melissa Frulloni – Non so se siete mai stati nella redazione del nostro giornale… Nella parete che fa da sfondo a pc e scrivanie c’è un gigantesco poster che raffigura un’altra redazione, quella del Washington Post, così come era stata immortalata nel film “Tutti gli uomini del presidente”. L’abbiamo scelta non a caso perché, come saprete, lo scandalo Watergate che fece cadere il presidente americano Richard Nixon nel 1974, è uno degli esempi più famosi di giornalismo watchdog. Tutto ciò fu possibile grazie a due giornalisti, Bob Woodward e Carl Bernstein, che lavorarono con interviste e ricerche investigative per portare alla luce la verità.
Giornalismo watchdog. Sì, in effetti la parola fa impressione e mette anche un po’ di paura. In realtà è proprio questo l’effetto che deve suscitare. Si tratta infatti di una forma di giornalismo investigativo che non solo porta all’attenzione del pubblico informazioni interessanti e importanti, ma serve anche a proteggere la democrazia, su cui vigila. Un “watchdog” è letteralmente un cane da guardia che un po’ per indole, un po’ per stazza, vigila sul proprio padrone, sulla sua casa e sui suoi beni. Allo stesso modo il giornalismo è considerato il “cane da guardia” della democrazia, capace di portare all’attenzione della gente informazioni, notizie, ma anche scandali e illeciti politici che altrimenti l’opinione pubblica non avrebbe mai conosciuto.
Quindi capite bene che scegliere quel poster è stato per noi non soltanto un modo per arredare la nostra redazione, ma soprattutto per ricordarci ogni giorno da dove veniamo e dove vogliamo andare, tenendo sempre a mente quello che hanno fatto Bob e Carl. Sono certamente la nostra ispirazione, rapportata e calata ovviamente alla nostra vallata e al nostro territorio. È per questo che in ogni editoriale trovate, ormai da tantissimi numeri a questa parte, il “bollino” del “cane da guardia”, proprio perché non vogliamo mai dimenticarci (o farvi dimenticare!) quale è la nostra vera anima e vocazione. Il giornalismo che piace a noi è quello sempre all’opposizione; non la sede distaccata dell’ufficio stampa di qualche ente o del politico di turno.
Quello scomodo, quello che non mette mai d’accordo nessuno e che va contro a tutti (a tutti i politici e politicanti, intendiamoci… non certo ai casentinesi! Anzi, sono proprio loro che vogliamo informare e quindi difendere). Questo non perché vogliamo essere disfattisti, ma perché crediamo che non sia il nostro compito quello di “lisciare” la politica (come detto per quello esistono gli uffici stampa); noi dobbiamo piuttosto dire quello che non va, portarlo a conoscenza dei più. “Una rotta diversa, sempre!” è lo slogan che ci portiamo dietro da più di 30 anni e che ci ha fatto navigare su mari diversi, ma tenendo sempre presente la direzione da percorrere.
Mentre fuori intanto decolla la stagione estiva… A proposito, in questo numero del giornale troverete come inserto gratuito il libretto degli eventi dell’estate (un grande grazie ai nostri sponsor ed inserzionisti!); l’immancabile guida per tutte le sagre, feste e manifestazioni della nostra vallata. Lo trovate come ogni anno anche nei bar, locali e attività commerciali del Casentino, sempre gratis!
Mentre fuori decolla la stagione estiva, dicevamo… Qui dentro, in redazione, teniamo alto il livello di guardia e quando il caldo e la voglia di spensieratezza si fanno sentire, alziamo l’aria condizionata, per essere sicuri di rimanere sul pezzo, con lo sguardo un po’ incazzato del Rottweiler… a vigilare!
(Editoriale di luglio – Melissa Frulloni)