di Gemma Bui – Abbiamo parlato con Denise Pantuso, past President della Sezione Fidapa Casentino (www.fidapa.org). Fidapa Italia (originariamente, “FIPA”) un’Associazione fondata da Maria Castellani, matematica e giornalista milanese, nel 1929 (e poi ricostituita nel 1945, col nome di “FIDAPA” – Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), sulla scia dell’esperienza americana della BPW (Federation of Business and Professional Women), costituita nel 1919 dalla Dott.ssa Lena Madesin Phillips. Oggi Fidapa appartiene alla Federazione Internazionale IFBPW (International Federation of Business and Professional Women); conta circa 10.000 socie ed è articolata in 300 Sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale, raggruppate in 7 Distretti. La Federazione ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, autonomamente o in collaborazione con altri Enti, Associazioni ed altri soggetti.
Come e quando nasce la Sezione Fidapa Casentino? Come è composto il Direttivo? «Fidapa Casentino nasce nel Maggio 2001, su proposta di Paola Ceccarelli ad un gruppo di amiche casentinesi. Paola fu contattata dall’allora Presidente Fidapa Firenze Ruth Carreras, la quale frequentava il Casentino poichè sposata con il poeta Vittorio Vettori di Strada in Casentino. Attualmente il Consiglio Direttivo è composto da Tiziana Giovenali – Presidente, Annalisa Baracchi – Vicepresidente, Anna Paoletti – Segretaria e Luciana Boncompagni – Tesoriere.»
Quali sono le principali attività portate avanti da Fidapa Casentino? «Le principali attività che vengono portate avanti sono rivolte sia alle singole socie che alla collettività. La missione che ha Fidapa infatti è quella di valorizzare l’attività delle socie e arricchire il loro bagaglio culturale su temi contemporanei. Essendo una Federazione Internazionale e con un Consiglio Nazionale e Distrettuale, c’è la possibilità di venire a conoscenza delle competenze e realtà relative alla donna nel mondo, e di arricchirsi reciprocamente attraverso incontri nazionali e distrettuali organizzati ogni anno. Verso la collettività Fidapa Casentino si impegna a premiare l’acquisizione culturale delle donne attraverso una Borsa di Studio che ogni anno è destinata alle migliori studentesse casentinesi all’Esame di Stato; inoltre si impegna a sensibilizzare la cittadinanza su temi come discriminazione e violenza di genere, diritti nazionali e internazionali della donna, valorizzazione delle competenze in ambito finanziario e lavorativo. Non sono stati trascurati temi legati all’ambiente e all’uso delle tecnologie nella medicina di genere.»
Come valutate, in linea generale, la questione femminile all’interno della realtà casentinese? «Non abbiamo dati statistici o analisi di contesto precise, ma quello che notiamo è che c’è un cambiamento in corso, tanto in ambito imprenditoriale quanto sanitario, politico e scolastico, in cui le posizioni di dirigenza vengono affidate alle donne. È però sotto gli occhi di tutti che la parità non è ancora stata raggiunta.»
Successivamente abbiamo contattato Loretta Gianni, Pesidente dell’Associazione Pronto Donna Arezzo.
Una breve presentazione dell’Associazione: quando nasce, come si compone, qual è la sua rappresentanza a livello istituzionale? «L’Associazione Pronto Donna nasce il 7 febbraio 1989, con l’intento di fornire una linea di ascolto telefonico per le donne vittime di violenza. Con l’istituzione dei Centri Antiviolenza (Legge n. 66 del 15 Febbraio 1997), l’Associazione si accredita tramite la Provincia di Arezzo, e dal 1997 diviene Centro Antiviolenza; nell’Agosto del 2019 entra nell’Elenco Regionale dei CAV e Case Rifugio. Il 29 settembre 2008 Pronto Donna è Socia Fondatrice dell’Associazione Nazionale D.i.Re (Donne in Rete Contro la Violenza), che ad oggi raccoglie circa 80 CAV. L’8 Giugno 2009 alcuni Centri Toscani si uniscono per formare un Coordinamento chiamato TOSCA, che ad oggi raccoglie 13 Associazioni e 14 Centri Antiviolenza della Regione. Il principio di base su cui si fonda la metodologia dei CAV è l’empowerment della donna, in modo da attivare le risorse interne.»
Quali sono i principali servizi e attività che Pronto Donna Arezzo propone? «Le principali attività che svolgiamo sono: Attività di risposta telefonica – Collegamento col Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking 1522 (Gratuito H24), CAV – Attività di accoglienza delle donne vittime di violenza e figli minori, Punto Ascolto (Sportello CAV) presso il Comune di Foiano della Chiana, 5 Sportelli Ascolto Donna (SAD): uno in Valtiberina (Unione dei Comuni), uno in Valdichiana, uno in Valdarno, uno in Casentino (USL Sud Est – Consultori Familiari) e uno ad Arezzo (Pari Opportunità – Provincia di Arezzo). Gli Sportelli Ascolto Donna sono regolati da una Convenzione con l’Ente Provinciale, e le operatrici di Pronto Donna, formate specificatamente sulla violenza di genere, fungono da antenne nel territorio; qualora intercettino casi di violenza di genere, invitano le donne ad iniziare il “percorso di uscita dalla violenza” al CAV di Arezzo. Inoltre organizziamo colloqui periodici con le operatrici, atti all’individuazione di un progetto individualizzato di uscita dalla violenza, forniamo consulenze psicologiche e legali. Sempre attivo il gruppo di auto-aiuto, la formazione, la sensibilizzazione e prevenzione, la raccolta ed elaborazione dati per ISTAT, l’orientamento e accompagnamento al lavoro. Pronto Donna si occupa anche di gestire una Casa Rifugio ad indirizzo segreto per la protezione delle donne a rischio vita, anche accompagnate da figli minori vittime di violenza; abbiamo poi due Case di seconda accoglienza. Inoltre l’intervento per la valutazione e rilevazione del rischio, avviene entro le 72 ore.»
Un’analisi della realtà sulla violenza di genere relativamente al territorio aretino/casentinese. «Per quanto riguarda i dati statistici del 2022, Pronto Donna come Centro Antiviolenza accreditato dalla Regione Toscana, provvede all’invio dei dati ad ISTAT, che è attualmente in fase di elaborazione degli stessi. Come ogni anno, verrà organizzata presso il CAV Pronto Donna di Arezzo una Conferenza Stampa per l’8 Marzo, dove verranno divulgati dati statistici – anche dettagliati – per ogni zona socio-sanitaria, alla popolazione e alle testate giornalistiche. Pertanto sarà quella l’occasione, anche per CASENTINO2000 e i suoi lettori, per avere informazioni statistiche sull’andamento della violenza di genere nel territorio provinciale aretino. Invitiamo tutti a partecipare.»
Contatti Pronto Donna: 0575 355053 (Lun/Ven – 9.00/13.00) prontodonna.it