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giovedì, 28 Marzo 2024

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Alla scoperta della Fattoria di Selvoli

di Francesca Maggini – Apro il grande cancello in ferro, guardiano severo di ciò che i miei occhi scorgono, spalancandolo mi immergo in un paesaggio incantevole, sospeso nel tempo. Ci sono luoghi in questa splendida vallata, fuori dagli itinerari turistici più conosciuti, che sanno egualmente incantare gli occhi, colpire il cuore e affascinare l’anima.

Uno di questi è la Fattoria di Selvoli dove, la pace, la tranquillità, il rumore del silenzio e soprattutto il panorama sul nostro bel Casentino, sanno davvero togliere il fiato con l’incanto dei colori e la meraviglia della natura come se tutto fosse il palcoscenico di un teatro naturale. Arrivo a Selvoli in una caldissima mattina di giugno quando ormai, come mi raccontano loro stessi, Andreas e Johannes sono ore che lavorano per terminare la recinzione elettrica che servirà da protezione per le coltivazioni della fattoria dagli animali selvatici in cerca di cibo, soprattutto dai cinghiali. Andreas e Johannes sono rispettivamente padre e figlio, romani di origine, ma Casentinesi di adozione e di cuore. La loro è infatti, prima di ogni altra cosa, una vera e propria scelta di vita.

Innamorati di questa terra ci sono capitati quasi per caso, per la prima volta più di 20 anni fa e da oltre 10 anni ci risiedono. Con perseveranza e sacrificio hanno recuperato i terreni e i fabbricati del podere di Selvoli completamente abbandonati e in disuso dagli anni ‘50, con l’obiettivo di creare una realtà di agricoltura sostenibile.

pacciamatura del ribes

Come mi racconta con il sorriso e con tanto entusiasmo Johannes: “Abbiamo deciso di lasciare Roma per dedicarci completamente ad una nuova vita, soprattutto lavorativa. Questa terra è diventata la nostra stessa vita scandendo tutta la nostra giornata. Non abbiamo praticamente un giorno di riposo: non esiste il sabato, la domenica o il giorno di Natale; è una vita fatta di grandi sacrifici dal punto di vista lavorativo ma ben più tranquilla per l’anima e lo spirito, accarezzata com’è dai ritmi lievi della natura.” Proprio così perché la vita alla Fattoria di Selvoli scorre scandita dai ritmi delle stagioni e della natura, dal giorno e dalla notte proprio come succedeva un tempo in tutta la campagna. Con oltre 40 ettari tra terreni di proprietà e quelli presi in affitto, la Fattoria di Selvoli si trova nel comune di Poppi, ben oltrepassato il piccolo borgo di Agna, sul versante di Camaldoli, proprio sulle colline più alte della valle del Casentino. Johannes mi racconta che la svolta decisiva è arrivata nel 2012 con l’adesione al Piano di Sviluppo Rurale.

«Siamo diventati a tutti gli effetti un’azienda agricola a conduzione familiare completamente biologica ispirata a principi della biodinamica. Oggi, abbiamo destinato oltre 20 ettari alle colture seminative, qualche ettaro è dedicato a impianti di colture arboree non intensive come olivi, piante di melo, ciliegio, mandorlo e pero mentre alcune zone di terreno sono mantenute a bosco. Utilizziamo tecniche agricole antiche e semplici quali le rotazioni delle culture per dare riposo alla terra e il sovescio che ci permette di arricchire il terreno delle sostanze concimanti in esso contenute. Per determinare i momenti migliori per semine, raccogliere e lavorare la terra, cerchiamo di seguire i cicli cosmici e lunari.

Con il nostro impegno quotidiano produciamo alimenti sani e nello stesso tempo proviamo, nel nostro piccolo, a fare qualcosa per tutelare l’intero ecosistema. Da sempre ci impegniamo nella ricerca di varietà di cereali con particolare riguardo a quelli con alto valore nutrizionale e cerchiamo anche di riscoprire, attraverso attente ricerche, varietà antiche, tipiche del Casentino che si sono perse negli anni. La nostra attività principale è dunque la coltivazione dei cereali soprattutto farro monococco e dicocco, grano tenero, grano duro (varietà khorasan saragolla), mais marano da polenta che coltiviamo in modo del tutto naturale, senza l’ausilio di concimi o fertilizzanti di origine chimica.

Grazie al nostro mulino a pietra, che si alimenta attraverso l’impianto fotovoltaico posto sopra il laboratorio di più recente costruzione, trasformiamo i cereali in farine integrali, semi-integrali e bianche. Per la preparazione e la raccolta dei cereali cerchiamo di utilizzare macchinari semplici provenienti dalla nostra tradizione agricolo contadina come il ventilatore manuale e lo svecciatoio impiegati nella vagliatura e nella pulizia dei cereali.

Confezioniamo da soli e manualmente le farine prodotte qualche giorno prima della vendita, proprio all’interno del nostro laboratorio che include anche un locale per il deposito, lo stoccaggio dei cereali e uno per la manipolazione dei prodotti. Con grande orgoglio ti dico che la nostra fattoria è bio-certificata e si inserisce all’interno del sistema della Garanzia Partecipata del Bio distretto del Casentino di cui facciamo parte e siamo soci fondatori.

Gli alberi da frutto che scorgi in lontananza in quanto molto giovani e nuovi impianti, per il momento soddisfano solo il nostro fabbisogno personale così come il nostro piccolo orto. Abbiamo in progetto, però, per il futuro, la produzione di succo d’uva e altri succhi biologici e completamente naturali; così come abbiamo il sogno ma speriamo che diventi presto un reale progetto la creazione di un bio-agriturismo familiare. Coltiviamo anche piante aromatiche e officinali che, insieme alla raccolta di quelle spontanee, costituiscono, una volta essiccate, l’ingrediente principale del nostro sale alle erbe.

ribes rosso (2)

Di recente, è entrata a far parte della famiglia e dell’azienda anche Arianna, che, nelle pause dal suo lavoro a Milano e nei momenti liberi viene a Selvoli per darci aiuto e sostegno in tutte le attività. L’approvvigionamento idrico qui a Selvoli non è stato facile, con caparbietà e costanza abbiamo infatti ritrovato una piccola sorgente che ci permette di soddisfare, senza sprechi, il fabbisogno dell’azienda ma visto che l’acqua spesso, nel periodo estivo, scarseggia utilizziamo anche acqua meteorica recuperata dai tetti dei nostri edifici.

Nell’ultimo anno la fattoria è diventata la sede dell’Asilo nel Bosco, un progetto che coinvolge i bimbi da 0 a 6 anni con lo scopo di farli stare in mezzo alla natura. Una sorta di laboratorio didattico all’aria aperta che gli permetta di scoprire la semplicità del vivere e soprattutto la bellezza del giocare in mezzo alla natura vivendone la stagionalità ed accostandosi all’esperienza della terra. La nostra non è solo un’attività lavorativa, è una filosofia di vita, un modo di intendere la natura per avvicinarci all’ambiente, attraverso una stile di vita semplice basato sull’autosussistenza».

Le chiacchiere con Andreas e Johannes scorrono piacevoli e veloci. Intorno a noi scodinzola come una trottola e corre instancabile il vecchio cane Trumpf e mentre in lontananza scorgo il cavallo Zefira e i due asini della fattoria Merlino e Anacleto mi avvolge la sensazione che tutto, proprio tutto, contribuisca a riportarci indietro nel tempo, alla vita semplice della campagna, facendoci riscoprire uno scorcio di passato con un occhio sul futuro!

Trumpf

E’ ora di andare, mentre il cancello alle mie spalle si richiude penso che c’è anche un Casentino diverso da quello che siamo abituati a conoscere. Un Casentino vivo, attivo che vuol cambiare pur restando ben ancorato alle memorie dell’arte contadina e alle radici della terra. Apprezzando la semplicità e la bellezza del nostro territorio si può puntare su un turismo responsabile, sulla biodiversità, sui prodotti e le eccellenze locali.

Del resto la nostra vallata con i suoi luoghi incontaminati, le sue foreste, il suo forte legame con le tradizioni è un luogo ideale per provare a cambiare il rapporto delle persone con il territorio, valorizzando pratiche sostenibili e riscoprendo momenti della nostra tradizione che il tempo, i cambiamenti sociali ed economici inesorabilmente si stanno portando via e cancellando per sempre, facendoci dimenticare anche le sfide che ogni giorno un agricoltore deve affrontare per portare il cibo, quello buono e sano, sulle nostre tavole.

Per contatti e info sui prodotti: 3381381044 – 0575509440 selvoli33@gmail.com

(tratto da CASENTINO2000 | n. 284 | Luglio 2017)

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