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giovedì, 28 Marzo 2024

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Banca Etruria e MABO: un colpo micidiale al Casentino

E’ proprio un bel regalo di natale per il nostro territorio. Due notizie negli ultimi giorni sembrano assestare un colpo mortale alla nostra economia ed al nostro stato sociale. Due casi diversi ma che si intrecciamo, se non altro perché ricadono sulle stesse spalle.

Il crack della BPE, in molti nostri paesi unico sportello bancario, spesso tesoreria di enti locali e vista da molti come la propria banca di fiducia, come ormai tutti sappiamo colpisce soprattutto lavoratori e pensionati che lì avevamo messo i sudati risparmi di una vita. Oltre al danno finanziario anche la beffa di ipotetici parziali rimborsi. E ancora peggio è il clima di sfiducia nei confronti di tutte le istituzioni che sicuramente non aiuterà la ripresa e produce una depressione anche psicologica.

Purtroppo la politica sembra concentrata sulle polemichette elettorali, sulla sfiducia o meno alla Ministra Boschi. Non saremo certo noi a difenderla (e il PD farebbe bene ad essere coerente con precedenti fatti similari, per dovere di trasparenza, per chiarezza, indipendentemente dalla onestà della ministra).

Ma il dibattito dei rappresentanti del popolo è altrettanto desolante e deprimente, spesso basato su improvvisazioni opportunistiche. Fa poi un certo effetto sentire parlare della BPE come banca della sinistra. Per tutti gli aretini caso mai era il centro di potere delle Logge!

Per quanto riguarda la MABO, purtroppo ormai da tempo inattiva, la notizia è la sua messa all’asta.

Ci auguriamo anche noi, come ha fatto la CGIL, che si possa trovare un compratore che la possa riattivare e ridare almeno una parte dei posti di lavoro persi.

Purtroppo anche in questo caso sentiamo lamentii e generiche accuse di silenzio rivolte un po’ a tutti.

Vorremmo ricordare che, quando esplose il caso Mabo, SEL denunciò pubblicamente gli “strani silenzi” anche “omertosi”. Rischiammo una denuncia e fummo richiamati al silenzio dallo stesso sindacato e dalla RSU, convinti che parlare pubblicamente di ciò danneggiasse le possibili soluzioni! Ed abbiamo visto quali erano le soluzioni,

Se le istituzioni se ne fossero interessate può darsi che non avessero risolto il problema, ma sicuramente almeno la vicenda sarebbe stata più chiara. E’ sorprendente il silenzio non solo dell’Unione dei Comuni , ma del Sindaco di Bibbiena (comune in cui ha sede la MABO), così come della provincia e della Regione.

Purtroppo oggi chi pone problemi seri rischia le querele. Va tutto risolto nelle segrete stanze!Ma noi continuiamo a porli, senza paura!

Resta l’amarezza per un Casentino impoverito, depredato dalla propria banca e privato delle proprie imprese che dovevano rappresentare il suo fiore all’occhiello.

Augurare buon Natale, in questa situazione, può assumere l’aspetto amaro di una presa in giro.

Comunque noi ci proviamo ad augurare buon natale e buon anno a tutti i casentinesi. Chissà che il 2016…..

Luca Tafi SEL Casentino

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