Sembra che la querela per diffamazione sia diventata lo strumento principe del confronto politico. Cosi almeno sta avvenendo a Bibbiena, Negli ultimi tempi sono arrivate querele a rappresentanti politici e istituzionali ed a semplici cittadini. Motivo della querela? Aver osato criticare l’amministrazione comunale, in particolare per aver autorizzato, dopo variante urbanistica, un nuovo supermercato, che la stessa Ditta del Sindaco ha poi realizzato.
Nessuna contestazione o smentita è arrivata dal sindaco sulle cose dette. L’unica risposta è stata la querela.
Data l’inconsistenza delle motivazioni che dovrebbero sostenere la presenza di diffamazione, secondo noi l’unico obbiettivo che siamo riusciti ad ipotizzare potrebbe essere un tentativo di intimidazione nei confronti di chiunque osi semplicemente criticare, ritenendo la critica come una grave offesa personale e non l’esercizio di un diritto/dovere.
Per questo noi querelati (sembra che altre querele siano in arrivo, ma di questo non abbiamo certezza) abbiamo deciso di reagire pubblicamente, denunciando noi i comportamenti antidemocratici ed intimidatori del Sindaco.
Noi non siamo un partito né una coalizione. Siamo persone con militanze, esperienze, idee diverse ed anche contrapposte. Uniti solo dalla furia intimidatoria del sindaco
Noi abbiamo semplicemente esercitato il nostro diritto di critica, come rappresentanti politici o come consiglieri comunali o come semplici cittadini. Abbiamo reso pubblici dei fatti, degli atti dell’amministrazione, atti che chiunque può controllare direttamente anche sul sito web del comune o leggendo i cartelli di cantiere che indicano autorizzazioni e impresa realizzatrice.
Qualora avessimo detto cose false, saremmo i primi a chiedere pubbliche scuse. Ma ad oggi nessuno ci ha accusato di falso.
Con questa conferenza stampa abbiamo voluto anche denunciare la decadenza della politica locale e la presunzione di chi, eletto dal popolo, si ritiene infallibile, incriticabile nella sue scelte.
Non ci piace confondere la politica con gli atti giudiziari. Ma oggi siamo felici della querela del Sindaco Bernardini, perché costringerà lui a spiegare il suo operato.
La nostra denuncia è rivolta a tutti i cittadini: non è più sopportabile un sindaco che utilizza la sua carica con arroganza, rifiutandosi di rispondere alle critiche e tentando di intimidire chiunque voglia esercitare un diritto che è la base stessa della democrazia.
Alleghiamo al comunicato, per quello almeno che ci è dato conoscere, gli interventi su cui sarebbe basata la querela stessa, in modo che i media come tutti i cittadini possano verificare la strumentalità, l’inconsistenza e la capziosità della iniziativa giudiziaria del Sindaco Bernardini, proprio per questo a nostro parere ancora più grave politicamente ed eticamente.
I querelati da Bernardini:
Niccolò Buoncompagni; coordinatore Partito Democratico Bibbiena
Luca Tafi, coordinatore SEL Casentino
Piero Salvatore Pennisi, Consigliere Comunale di Bibbiena, gruppo Indipendente
Gianni Brogi , Consigliere Comunale Chitignano, Lista civica “Insieme per Chitignano”
Angelo Pietrini, cittadino di Chiusi della Verna