Siamo stupiti da ciò che abbiamo appreso dall’ultimo comunicato stampa del sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini. Dopo aver sbandierato ai quattro venti del grande passo avanti voluto da lui stesso per unire i comuni di Bibbiena e Ortignano Raggiolo, il sindaco Bernardini fa marcia indietro bloccando l’iter di fusione. Il Consiglio Comunale di Bibbiena ha approvato, anche con i voti favorevoli dei consiglieri del Partito Democratico, la fusione fra i due comuni, lo stesso è avvenuto con ampia e trasversale maggioranza ad Ortignano Raggiolo. Tutto era pronto per approdare in Giunta Regionale entro fine mese, ma Bernardini con un colpo di coda ha fermato tutto in estremis. Il Consiglio Comunale di Ortignano Raggiolo ha perfezionato la prima delibera andando a definire, sebbene con una proposta per noi non accettabile, anche il nome del nuovo comune: “Casentino”. La delibera sarà inoltrata dunque alla Giunta Regionale. Ma Bernardini non ha fatto altrettanto, venendo meno alle parole spese e agli impegni presi in Consiglio Comunale, in cui ci siamo dimostrati collaborativi e privi di pregiudizi, tanto da votare favorevolmente alla fusione. Il rischio concreto dello “stop” voluto da Bernardini è che la Regione blocchi tutto, con inevitabile slittamento dei tempi e la perdita, considerevole, degli importanti fondi.
Il sindaco di Bibbiena deve dare delle spiegazioni al Consiglio Comunale e ai suoi cittadini, motivazioni concrete che non si limitano al rimbalzo delle responsabilità con altri sindaci. Il percorso di fusione era chiaro e definito, Bernardini è venuto meno a tutto ciò. Il Sindaco dica i reali motivi dello stop, dica se era tutto un gioco estivo o se ha paura di non riuscire a riprendere il governo del nuovo comune. Non accettiamo l’arrogante ricatto di bloccare tutto qualora non entri nel nuovo soggetto anche il Comune di Chiusi della Verna. Anche i nostri Consiglieri Pd in Consiglio Comunale hanno espresso l’auspicio di una fusione a tre, sperando che potesse unirsi al progetto portato avanti da Bibbiena e da Ortignano Raggiolo, anche Chiusi della Verna. Non ci sembra questa una motivazione valida per fermare l’iter di fusione previsto ed approvato con voti consezienti anche delle minoranze. Per questi ragioni chiediamo che sia immediatamente convocato un Consiglio Comunale al fine di avere le risposte che ci spettano, come spettano a tutti i cittadini e per portare avanti il percorso di fusione già avviato.
Allo stesso tempo non possiamo far finta che le firme raccolte dal comitato di Chiusi delle Verna per entrare a far parte della fusione non ci siano. Il Partito Democratico, che a tutti i livelli promuove le fusioni fra comuni, non può impedire ai cittadini di esprimersi con il referendum per difendere gli interessi personali di un sindaco. Chiediamo quindi che i cittadini del Comune di Chiusi della Verna, sulla base della circa mille firme raccolte dal comitato, possano esprimersi liberamente nel referendum per la costituzione del nuovo comune di Bibbiena, Ortignano Raggiolo e Chiusi della Verna.
PD Bibbiena