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sabato, 5 Luglio 2025

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Bibbiena: la telenovela delle scale im-mobili

Deve essere proprio vero che l’assessore Caporali si prepara alla investitura a Sindaco. Infatti, oscurato il Lorenzoni, per anni deus ex machina della giunta Bernardini (ora nemmeno presente nell’ultimo notiziario del Comune) ora è il delfino Caporali ad inondarci dei suoi ripetitivi comunicati. E da bravo presunto candidato a sindaco annuncia e promette quello che poi non è in grado di mantenere.

Il caso più evidente è quello delle ormai note scale im-mobili di Bibbiena. La loro apertura era stata annunciata con sicurezza dal potente assessore per la festa della Immacolata. Tutti pensavano all’8 dicembre 2016, poi, magari, al Natale come regalo sotto l’albero per i bibbienesi. Ma le scale sono sempre più immobili. Lo sventramento del colle è sempre più evidente, ma nessun cenno di movimento all’orizzonte. Ma ora arriva la pasqua e, con essa le tradizionali“ macchinine”, l’annuale luna park. Così finalmente vedremo del movimento in zona e l’assessore Caporali, assieme al sindaco Bernardini, potrà dire “eppur si muove…”

Ora circola anche la voce che, con i lavori di rafforzamento antisismico del palazzo Comunale, dovrà essere installata in zona una grossa gru che impedirebbe alle scale mobili di entrare in funzione. Quindi se ne riparlerà tra qualche anno. Intanto sembra che la povera vicesindaca Francesca Nassini (evidentemente non informata dai suoi capi) tenga riunioni con gli operatori del centro Storico per convincerli alla chiusura del traffico e del parcheggio in centro, in relazione all’inizio del funzionamento delle famose scale mobili. Vorremmo dire ai nostri compaesani: Non preoccupatevi, non fasciatevi il capo. Passerà ancora tanta acqua sotto i ponti prima che questo accada.

Anzi c’è chi dice, malignamente, che il Sindaco Bernardini, consapevole che la scelta di quelle scale in quella zona e con quelle modalità sarà un danno collettivo, farà di tutto per inaugurarle proprio a fine mandato, lasciando così ai successori (tanto lui non si può ricandidare) la bega di gestirle e farle funzionare e di trovare i soldi per la manutenzione.

A parte la pia ridicola illusione di pensare che un centro storico si possa rivitalizzare solo con delle scale mobili monodirezionali (vanno solo in su….), nel mentre sono abbandonati immobili storici di valore come San Lorenzo, la storia delle scale im-mobili di Bibbiena è una delle tante testimonianze, certo, anche di complicazioni burocratiche tra le diverse competenze, ma anche di errori di scelte, di progettazione e programmazione, e di mancanza di una visione culturale del problema dei centri storici. La mancanza del suo inserimento nei “Cammini di Francesco” ed il disinteresse per il progetto aree interne, per esempio, ne sono una conferma.

Se quanto speso per le scale fosse stato destinato ad un primo intervento su San Lorenzo, il centro storico ne avrebbe guadagnato molto di più. Anche perché saranno pochi quelli che per visitare in Bibbiena andranno a parcheggiare nel piazzale Lennon, per fare un prima parte di salita a piedi, poi prendere la scala mobile, quindi tornare a piedi fin laggiù. Sarà sempre più comodo parcheggiare nel piazzale della Resistenza.

Insomma la scelta delle scale mobili alla fine sarà solo un spreco di denaro pubblico senza vantaggi per la comunità, con grosse spese di manutenzione che nel tempo temiamo porteranno a bloccarle definitivamente almeno per gran parte dell’anno. Comunque aspettiamo il prossimo proclama di Bernardini- Caporali. Speriamo di essere smentiti nel nostro pessimismo.

Intanto, comunque, con spregio del ridicolo, i nostri amministratori hanno messo un bel cartello sulla porta di ingresso del museo Archeologico, nel cui cortile dovrebbero approdare le sospirate scale. In esso si comunica che per i disabili è attivo un servizio di radiotaxi e montascale nelle ore di funzionamento delle scale mobili. Il tutto come se le scale ci fossero già.

Meglio non commentare!

Movimento Arturo, Circolo Bibbiena e Poppi

 

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