di Matteo Bertelli – Nonostante i più sentimentalisti si stiano già facendo tornare in mente gli anni d’oro di un cinema che ha accompagnato quasi tre generazioni di casentinesi, l’ex cinema Dante di Poppi è prossimo alla demolizione, pronto ad essere sostituito da qualcosa di più funzionale e utile a tutta la comunità, rispetto all’ingombrante “carcassa” che era diventato negli ultimi anni. Infatti, purtroppo anche le cose belle hanno una fine e quella dell’ex cinema è ormai prossima (stiamo parlando, di pochi mesi, se non di settimane): l’immobile, infatti, è stato acquistato dal Comune di Poppi a fine 2016 e sono già pronti i fondi per eliminare uno dei “mostri” del Casentino che ci risultava ormai così familiare…
Fino qui, niente da obiettare… Abbiamo parlato di una certezza, che anche il Comune di Poppi ha, ossia la demolizione, ma è di fronte a un’altra domanda (che a nostro avviso è strettamente legata all’argomento e che risulta molto importante per il futuro dell’ex cinema) che l’amministrazione comunale ha le idee apparentemente meno chiare.
Cosa sorgerà al posto dell’ex cinema Dante? Inizialmente, quando partì il progetto per la demolizione (e stiamo parlando di circa 10/15 anni fa), l’idea era di affidare il recupero del terreno a una cooperativa che vi avrebbe costruito una palazzina di uffici e abitazioni, ma il tutto non andò in porto a causa di problemi di fondi e, soprattutto, dell’impossibilità di costruire in quel punto uno stabile simile a causa dei danni idrogeologici che avrebbe comportato, data la sua vicinanza al fiume Arno.
Da quell’idea, che si è rivelata utopistica ma che, se non altro, è stata progettata in maniera chiara e specifica, il Comune di Poppi non si è voluto più sbilanciare. Assieme alla certezza della imminente demolizione il Comune si trova in mano una serie di punti interrogativi sul futuro; e per quanto sia vero che “del doman non c’è certezza”, per un membro dell’opposizione, Enrico Lettig (a cui abbiamo fatto appunto qualche domanda, Ndr.), è chiaro che“dobbiamo sapere al più presto cosa si vuol fare su quel terreno; che ci siano i fondi o meno è bene già avere le idea chiare, così da poter perseguire un progetto e cercare quindi gli stessi fondi necessari nell’ampio lasso di tempo che la burocrazia ci obbligherà a rispettare per qualsiasi mossa.”
L’attuale opposizione infatti, a detta di Lettig, è d’accordo che si debba procedere a una messa in sicurezza del luogo e a una immediata demolizione, concordando fin qui sulla direzione che ha dichiarato di prendere il sindaco, ma mette accanto a questa necessità, in una posizione di primo piano, anche il dover creare un progetto saldo per il recupero futuro dell’area.
“Probabilmente necessiteremo di investimenti o incentivi per poterci muovere, ma per ottenerli abbiamo bisogno per prima cosa di un progetto! Non sbilanciarsi sul futuro utilizzo che si farà di quell’area non porta benefici a nessuno.” Ha ribadito Lettig che sottolinea la necessità di avere su carta qualche idea ben sviluppata, così da poter misurare i progressi e avere degli obbiettivi anche sul piano economico, conoscendo le spese necessarie. Il Comune di Poppi invece pare abbia intenzione di muoversi in tutt’altra direzione: è trapelato infatti che l’intenzione di Sindaco e Giunta sia quella di indire una sorta di “sondaggio” rivolto alla popolazione per chiedere democraticamente cosa serve veramente al paese al posto dell’amato cinema Dante. Idea che non soddisfa per niente Lettig, il quale sostiene che “è sempre un bene cercare il consenso popolare, in quanto più democrazia c’è, meglio funziona la politica; ma è sbagliato chiedere ai cittadini di Poppi cosa vogliono in quell’area, in quanto gli interessi sono i più diversi; da un parcheggio a un’area verde, da un auditorium a chissà cosa altro. Sarebbe meglio invece che l’amministrazione comunale si sforzasse di proporre alla popolazione almeno una serie di idee limitate tra le quali poi questa deciderà, così da canalizzare verso una decisione che possa accontentare la maggioranza e che sia comunque veramente utile anche per tutti gli altri.”
Non è ben chiaro ancora come il Sindaco Carlo Toni (che ha, per il momento, declinato il nostro “invito” a rispondere alle nostre domande sull’argomento) e la sua Giunta avranno intenzione di muoversi, tanto che le parole di Lettig potrebbero essere smentite già a breve, ma è evidente che per quanto il progetto sia partito accompagnato da una approvazione quasi unanime, le strade dei politici di Poppi si stanno dividendo di nuovo, dando adito a nuovi scontri su un tema che invece necessiterebbe semplicemente di una soluzione.
Purtroppo il cinema Dante non è stato recuperato quando ancora si poteva farlo, salvandolo dai multisala “schiaccia-concorrenza” e supportandolo economicamente; adesso perlomeno sarebbe bello dargli un addio decoroso (e dovuto!) e assicurarsi che quell’appezzamento di terra, dove ancora per poco si erge un luogo che fu di ritrovo per tutti i ragazzi del Casentino e non solo, ospiti qualcosa di veramente funzionale e duraturo nel tempo, come lo è stato il cinema prima di lui. Aspettiamo con ansia novità sulla demolizione, che come detto avrà luogo a breve, e delle buone nuove per quanto riguarda il futuro del terreno che si spoglierà del suo storico soprabito, sperando, ribadiamo, che venga coperto da un vestito ancora più maestoso e ancora più utile per valorizzare le bellezze di un paese come Poppi.
(tratto da CASENTINO2000 | n. 280 | Marzo 2017)