di Francesca Corsetti – Lo scorso sabato i cittadini di Chiusi della Verna si sono svegliati con una strana sorpresa: i parcheggi a pagamento in località La Beccia. Il piccolo borgo, che si incontra qualche centinaio di metri prima di giungere in paese, arrivando da Bibbiena, si trova ai piedi del Santuario ed è un comodo punto di partenza per i turisti in arrivo alla Verna. Per i meno pratici del posto, è da lì che comincia l’antica mulattiera, detta Ansilice, attraverso cui si raggiunge rapidamente il Santuario.
La decisione è stata presa dalla Giunta comunale attraverso due delibere e numerose rettifiche, a distanza di una decina di giorni.
Mediante la prima delibera, n. 96 del 21 luglio 2022, si è istituito un piano di parcheggi nella piazza antistante l’ingresso nel piccolo nucleo. Il posteggio, a pagamento dalle ore 8:00 alle ore 19:00 (nei cartelli fino alle 20:00), avrebbe dovuto avere una capacità di circa 40 posti, di cui 35 sarebbero stati a pagamento, 4 con disco orario per un massimo di due ore di sosta e un parcheggio riservato ai disabili. Segue nella delibera il relativo tariffario.
Non vengono risparmiati neanche i parcheggi più gettonati di Chiusi paese, per i quali è stato istituito anche lì il parcheggio con disco orario con tempi di sosta fino a due ore. Nello specifico, i parcheggi interessati sono quelli di Via San Francesco a partire dal civico 42 (per intenderci, la sede del Comune) verso il centro e in Via Roma dall’incrocio fino alla Bocciofila.
Le disposizioni sopra citate vengono attuate soltanto nella stagione estiva, vale a dire dal 1° aprile al 31 ottobre. Tuttavia, al fine di ottenere una maggiore sicurezza nella circolazione, la delibera prevedeva l’istituzione di un senso unico permanente nella zona dei nuovi parcheggi, con senso di marcia da Chiusi verso l’incrocio per Bibbiena.
Nella delibera successiva, n. 100 del 2 agosto 2022, è stato necessario rivedere più disposizioni. Vista la necessità per i camminatori di dover lasciare l’auto per più giorni in occasione del Cammino di San Francesco, è stata inserita una tariffa agevolata per più giorni e le altre quote sono state semplificate. L’istituzione del senso unico permanente è stata revocata, ed è stata rivista la capacità del parcheggio. Con l’aggiunta di due posti per gli autobus, i posti auto a pagamento sono scesi a 23, gli stalli con disco orario sono 5 e uno stallo rimane riservato ai disabili. Questi sono i posti auto realizzati e ad oggi usufruibili. Della delibera precedente rimane l’istituzione dei parcheggi con disco orario in paese (però non si è ancora visto alcun cartello a segnalarlo) e la validità delle disposizioni dal 1° aprile al 31 ottobre.
I motivi che hanno portato all’approvazione di queste deliberazioni sono, citando i documenti in questione, che “il territorio Comunale è interessato, in particolare nel periodo estivo, da consistenti flussi turistici e da un conseguente aumento di richiesta di parcheggi da parte dei visitatori”. Considerando, inoltre, “la particolare caratteristica strutturale della sede stradale e l’adiacenza del percorso pedonale che porta al Santuario della Verna”, la giunta ha ritenuto giusto regolamentare la sosta e la circolazione dei veicoli nella località, soprattutto nel periodo estivo.
Tuttavia, la risposta dei cittadini non si è fatta attendere, sebbene a cose fatte.
Ha fatto sorridere, per così dire, la decisione di creare dei posteggi a pagamento di fronte a un piccolo nucleo che è interessato dal turismo per poche settimane all’anno e che, a cominciare dalla chiusura dell’Albergo La Verna, restituisce un senso di spopolamento e di vuoto. La Beccia, negli ultimi tempi, si era trasformata prevalentemente in un’area pic-nic o di sosta per chi giungeva per le escursioni, soprattutto organizzate.
La critica che è andata per la maggiore è stata quella di far notare che “bisogna invitare i turisti a rimanere, non tassarli”, puntando il dito contro quello che appare l’ennesimo disincentivo al turismo. C’è anche chi fa notare che i parcheggi a pagamento dovrebbero quantomeno rispecchiare o segnalare un miglioramento dell’offerta turistica, ma in realtà, in paese, l’amministrazione non riesce neppure a valorizzare il centro storico.
Resta la speranza che i posteggi a pagamento spingano il turista ad arrivare in paese per utilizzare i posteggi gratuiti e, perché no, usufruire dei servizi (pochi) rimasti.