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lunedì, 6 Maggio 2024

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Con le rondini arriveranno anche i medici

In tempo per essere sfruttata in campagna elettorale per il SI al referendum, arriva un’altra mega riunione sulla sanità e l’ennesima firma di rinfrescati patti territoriali. Visto l’incazzamento e l’aria che tira in Casentino, non passa settimana che si rassicuri la popolazione tutta sulle meravigliose et progressive sorti del nostro unico Ospedale: potenziamento dei servizi, nuove figure professionali in arrivo (con le rondini a primavera), succosi investimenti. E per fare questo si muovono tutti; dal “politico cialtronesco” stranamente attivo (ah, già, è iniziata una nuova campagna elettorale), ai vertici USL, ai mega dirigenti super pagati, locali e zonali, che ancora non sappiamo bene a cosa servano, ai sindaci tutti. Già tutti i sindaci, ormai non ci soprende più Bernardini, passato da grande promessa a grandissima delusione della politica casentinese, ma tra i fervidi sostenitori dei patti, troviamo, udite udite, anche Paolo Agostini, lo scozzese, quello che si incatenò all’Unione dei Comuni! Anche lui ha firmato e nella foto, stretto tra Bernardini e Ceccarelli, sembra un canino (anzi un canone) con il pelo bagnato appena rimesso a cuccia con mezzo metro di guinzaglio. L’italico “tengo famiglia” ha prevalso anche stavolta. Naturalmente delle mirabolanti promesse ancora una volta dispensate a piene mani, andrà fatto un severo e costante monitoraggio, sperando che tanti Casentinesi partecipino nel frattempo alla manifestazione del 12 novembre. Dobbiamo difenderci da soli, contare sui patti territoriali e su chi li firma, serve davvero a poco. (Il Badalischio)

Arriveranno entro il 31 marzo 2017 all’ospedale di Bibbiena 2 anestesisti, 2 medici per il pronto soccorso e 1 chirurgo
Mantenere uno stretto monitoraggio da parte di tutti gli enti sull’attuazione di quanto sottoscritto nel patto del Casentino. E’ per questo che si è svolto ieri un altro incontro di tutti i sindaci del Casentino con la direzione ASL e l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi. Presenti anche l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e il vicepresidente del consiglio regionale Lucia de Robertis.
L’intento è quello di fare il punto della situazione sull’ ospedale del Casentino e di gettare le basi per una stretta collaborazione tra sindaci e ASL che non lasci spazio a false allusioni di chiusura del presidio casentinese. Una collaborazione che in termini pratici si concretizza in servizi sanitari sempre più mirati per la popolazione   e una crescita delle attività del presidio ospedaliero casentinese.
Dati alla mano, si è potuto verificare cosa è stato realmente fatto dallo scorso febbraio, data in cui è stato rivisto il patto.
Dando uno sguardo al territorio vediamo che il Casentino conta 35960 abitanti, con una bassa natalità (7,7 nati per ogni 1000 abitanti), 9242 persone hanno più di 64 anni e 1798 più di 84 anni. Questo ha fatto dirottare l’attenzione a quei servizi rivolti all’anziano. Sono infatti incrementati (adesso sono 5) i posti letto del Mo.di.C.A. che garantiscono un’assistenza speciale a quelle persone che non possono più occupare un letto di ospedale ma che non possono tornare a casa. Altro servizio che non esisteva e che prenderà il via a breve è la riabilitazione intensiva territoriale con 2 posti letto.
I sindaci hanno espresso soddisfazione per il potenziamento della chirurgia specialistica. Sono aumentati infatti di due giorni alla settimana le sedute dedicate ai professionisti per ogni branca della chirurgia: pediatrica, ginecologica, urologica, oncologica e del pavimento pelvico. Conclusi i lavori di ristrutturazione che hanno interessato vari locali tra cui quelli dedicati alla salute mentale e Sert, servizi che verranno mantenuti a Bibbiena.
Nel patto anche il percorso nascita, ormai è noto come la centralizzazione del parto abbia portato ad un potenziamento dei servizi per la gravidanza, un esempio ne è il corso per la partoanalgesia.
“Le strutture ci sono”, ha commentato il presidente della conferenza dei sindaci Daniele Bernardini, “adesso mancano solo le risorse umane per garantire il pieno funzionamento delle sale operatorie, la gestione in sicurezza della continuità assistenziale notturna e festiva dei pazienti ricoverati”.
Non si fanno attendere le risposte dell’assessore e del direttore generale della Asl: “entro il 31 marzo saranno assunti 2 medici anestesisti, 1 medico di chirurgia generale e 2 medici di emergenza urgenza (pronto soccorso).”
“Saremmo matti se investissimo tutte queste risorse in un ospedale che chiuderà, “ribadisce Desideri,” l’ospedale sta aumentando e aumenterà le sue attività.”
“Tutto quello che abbiamo stabilito non si tocca” ha infine precisato l’assessore Saccardi, dopo la firma di tutti all’integrazione del Patto, “servizi che rimarranno anche dopo l’accorpamento”. E parlando di accorpamento dei distretti aggiunge: ” gli accorpamenti saranno inevitabili, ma spero vengano fatti in un percorso condiviso, noi siamo aperti a valutare anche altre ipotesi se non vi convince Valtiberina e Casentino “. Tutti i sindaci hanno espresso la loro disponibilità a valutare nuove soluzioni di unione che non riguardino Casentino e Valtiberina, due territori che non hanno niente in comune se non il confine”.

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