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venerdì, 29 Marzo 2024

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Concorso di idee per il centro storico: a breve la mostra dei progetti

Per il concorso di idee per il nuovo arredo del centro Storico di Bibbiena – Il centro si fa bello, questo il titolo del percorso promosso dall’Assessore Francesca Nassini – sono stati presentati all’amministrazione ben 9 progetti. Questi ultimi sono stati vagliati dalla giuria, con votazione divisa per tematiche. Per consentire ai cittadini di esprimere il loro parere su queste progettualità, le stesse saranno esposte per circa quattro settimane nella sala dell’urbanistica presso la sede comunale. I cittadini, come era previsto nel percorso del concorso di idee, potranno votare il progetto preferito registrandosi con un documento di identità. Le osservazioni fatte dai cittadini saranno prese in considerazioni nella scelta conclusiva del progetto per l’arredo futuro del centro storico. Con la votazione saranno infatti decretati i tre progetti ritenuti migliori dai quali, poi, l’amministrazione riprenderà idee valide per la realizzazione di un nuovo arredo urbano.
Da questo percorso partecipato scaturirà una nuova veste per il bellissimo centro storico di Bibbiena, ma anche una progettualità più ampia di riorganizzazione del centro, sia in termini estetici – la riqualificazione delle bellezze architettoniche e di pregio – che funzionali alle varie attività che fortunatamente qui coesistono in un insieme particolarmente virtuoso.
L’obiettivo che si intende perseguire con questo nuovo percorso, è la valorizzazione del centro storico visto come centro delle attività commerciali, ma anche culturali e turistiche. Le azioni che l’amministrazioni saranno molteplici, a partire dalla collocazione di elementi di arredo urbano che ne esaltino le peculiarità architettoniche, storiche e urbanistiche, il recupero di alcuni spazi degradati, l’incremento della sicurezza urbana e la riduzione dei fenomeni di micro criminalità e degli atti di vandalismo, l’avvio di un dialogo sul valore dello spazio pubblico e la collaborazione dei cittadini, dei professionisti e delle associazioni di categoria per un recupero attivo. “Architettura partecipata” è la parola d’ordine che sottende a questo nuovo processo in cui a valere saranno tutti i portatori di interesse, dai cittadini alle associazioni.

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