La crisi economica che ha messo in ginocchio l’Europa negli ultimi anni sembra stia riducendo i suoi effetti. In Italia si registra una pallida ripresa dell’economia, con una crescita del PIL pari allo 0,3% rispetto agli stessi mesi dell’anno passato.
In più, la massiccia riforma del lavoro risalente allo scorso anno sta cominciando a sortire gli effetti auspicati, con un aumento significativo del numero di persone occupate e di quelle che hanno ricominciato a cercare un impiego sicuro e stabile. Si registra anche un aumento relativo alle possibilità occupazionali, che non risultano però ben distribuite: in particolare, preoccupa molto il tasso di disoccupazione dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni (36,9%) che rappresenta uno dei dati più critici tra i paesi membri dell’Unione Europa. Molto preoccupanti anche i dati relativi alla fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni, che conta circa 900mila disoccupati. Infine, vi è un numero crescente di persone inattive che non cercano lavoro e non sono impegnate in alcun percorso didattico o formativo.
In questo senso, lo scenario risulta ancora critico: secondo Eurostat, solo il 57,5% dei laureati ha trovato un’occupazione a tre anni dall’ottenimento del titolo di studio.
Ma, sebbene i numeri sembrino sostenere il contrario, investire il proprio tempo e impegno nella formazione post-universitaria è ancora la cosa giusta da fare per potersi garantire un avvenire stabile.
Prendiamo in esempio uno dei settori professionali più specifici, ovvero quello economico-statistico dove il numero degli occupati è pari all’87,5%, un dato molto rassicurante considerando quelli analizzati fin’ora.
In effetti, è proprio dai settori più specifici che proviene la maggiore richiesta di figure professionali in possesso di nozioni teorico-pratiche che possano essere sfruttate nell’immediato all’interno dell’ambito aziendale, agevolando così anche l’ingresso del nuovo dipendente nelle dinamiche interne. Da quest’esigenza è facile comprendere l’importanza della formazione post-universitaria, perché è tramite questa che si possono acquisire le skill richieste e sviluppare una professionalità tale da diventare appetibili agli occhi dei datori di lavoro.
I master rappresentano lo strumento giusto per il conseguimento di un simile obiettivo, ma va detto che non tutti i corsi erogati dagli istituti hanno lo stesso valore né dal punto di vista della qualità né della spendibilità.
L’area economico-finanziaria è una delle più vaste e presenta un’offerta completa per quanto riguarda i master, in quanto è caratterizzata da un numero pressoché illimitato di specializzazioni.
Tra gli indirizzi migliori ai fini delle chance occupazionali vogliamo citare quelli finanziari relativi ai sistemi di controllo del bilancio e di pianificazione economico-finanziaria per la crescita della produttività aziendale.
La partecipazione ad un master del genere è chiaramente un investimento che richiede molta attenzione, sia per la scelta dell’istituto, sia per quella del master stesso. A tale riguardo, si prenda in considerazione l’offerta relativa ai master Meliusform in finanza e controllo, come riferimento per l’analisi dei requisiti di un master di qualità.
Abbiamo scelto Meliusform come esempio perché si tratta di una Business School molto autorevole che organizza e propone master da oltre 30 anni. L’offerta Meliusform relativa ai master post-universitari è molto ampia in quanto riguarda diverse aree tematiche: economico-finanziaria, amministrativa, legale e inerente alle risorse umane.
Inoltre, sul sito della Business School è possibile documentarsi circa il corpo docenti, il programma didattico e i vari servizi aggiuntivi come quello di Placement. Dotato di una piattaforma online comprensiva dei materiali didattici multimediali, il portale dell’istituto consente di approfondire le lezioni tramite la modalità e-learning, usufruendo anche di video e registrazioni relativi agli insegnamenti.
I corsi erogati dalla Business School Meliusform sono rivolti anche ai professionisti che intendano approfondire delle tematiche specifiche inerenti al loro mestiere, o semplicemente aggiornare gli strumenti di lavoro di cui dispongono per avere la possibilità di progredire nella propria carriera.