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giovedì, 18 Aprile 2024

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Gli animali da compagnia ammessi anche nell’Ospedale del Casentino

di Melissa Frulloni – Se voi che leggete avete un cane, un gatto, un coniglio o un qualsiasi altro animale d’affezione sotto al vostro tetto, allora capirete sicuramente a cosa ci riferiamo quando diciamo che i nostri amici a quattro zampe possono calmarci, rilassarci, mandare via ansia e nervosismo accumulati durante una giornata di lavoro. Con loro stress e depressione non esistono! Basta guardarli negli occhi, accarezzarli, portarli fuori a fare una passeggiata, che tutto prende un’altra piega e in un attimo ci si ritrova in un mondo fatto di solo amore, fiducia, ascolto e rispetto reciproco, tutte cose che sempre più spesso gli umani non riescono più a darci. Ormai è dimostrato, la presenza di un animale può migliorare la qualità della vita e le condizioni di salute dell’uomo. Il nostro cane o il nostro gatto ci aiutano a stare bene e non solo quando dobbiamo affrontare le difficoltà della vita di tutti i giorni, ma anche quando siamo malati. Da una banale influenza a patologie molto più gravi, gli animali hanno il potere di “curarci”, soddisfacendo ogni nostro bisogno di affetto. Ecco perché sempre più spesso troviamo cani e gatti negli ospedali, nelle case di riposo, nei centri per persone diversamente abili, perché con la loro purezza d’animo, il loro sguardo tenero e il loro mantello da accarezzare, sono dei veri e propri aiutanti di medici e infermieri, al servizio dei pazienti che con loro ritrovano il sorriso, la voglia di vivere e spendono del tempo di qualità, circondati da un amore incondizionato.
Perché vi parliamo di tutto questo? Perché forse molti di voi non sanno che esiste un regolamento che disciplina “le modalità di accesso di animali domestici nelle strutture ospedaliere ed in ogni luogo di cura o di ricovero dell’Azienda USL Toscana Sud Est, sia nell’ambito di progetti di Pet Therapy che su richiesta di singoli pazienti ricoverati che desiderano avere contatti con il proprio animale.”
Sì, avete capito bene, se siete ricoverati in una qualsiasi struttura della nostra ASL, avete diritto di richiedere che il vostro animale venga a farvi visita in corsia. E ovviamente il regolamento in questione vale anche per il nostro Ospedale di vallata.
Purtroppo sappiamo tutti che la situazione in cui versa la sanità casentinese non è delle migliori, ma ci sembrava giusto mettere i casentinesi a conoscenza di questa bella iniziativa che sicuramente può migliorare la permanenza in ospedale di molti pazienti ricoverati.
Per saperne di più abbiamo chiesto alla ASL che ci ha confermato che: “Sono ammessi all’interno delle strutture ospedaliere, luoghi di cura o di ricovero cani, gatti, conigli e altri animali domestici di piccola taglia. L’ingresso è consentito durante il normale orario di visita ai pazienti. Sono escluse dall’accesso le seguenti strutture per evidenti motivazioni legate alle condizioni cliniche dei pazienti: Anestesia e Rianimazione, Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, UTIC e Terapie subintensive. Per l’accesso degli animali impiegati nella Pet Therapy, si rimanda a specifiche delibere dei progetti.”
Ma come funziona l’accesso di un animale da compagnia in Ospedale?
Il paziente (o un suo familiare) può fare richiesta al personale sanitario della struttura in cui si trova ricoverato che dovrà emettere un “documento di accoglienza” che decreterà l’effettivo accesso dell’animale nella struttura. Per redigere tale documento sarà necessario sentire il parere del medico circa le condizioni generali del paziente e acquisire il consenso verbale da parte degli altri pazienti presenti nella stanza di degenza. Nel caso questi non siano d’accordo sarà comunque possibile ricevere in visita il proprio animale all’interno del locale soggiorno della struttura.
Il paziente dovrà comunicare al personale della struttura, almeno 24 ore prima, il momento in cui avverrà l’accesso dell’animale e al momento dell’arrivo la ASL ci spiega che: “Per gli accessi in ospedale deve essere preventivamente concordato con il servizio “Accoglienza” della Direzione di Presidio il percorso da effettuare dall’ingresso per raggiungere la struttura di degenza. Per le strutture extra ospedaliere, il percorso viene concordato con il Coordinatore competente al momento dell’autorizzazione. Agli animali in visita non è permesso di accedere a luoghi diversi da quelli indicati nel documento di accoglienza.”
Inoltre, gatti, conigli e altri animali domestici di piccola taglia devono essere in possesso del libretto sanitario dell’animale e avere a disposizione strumenti per la raccolta delle deiezioni e trasportino e/o guinzaglio. Il cane invece, che deve comunque essere accompagnato dal proprio libretto sanitario nel quale è trascritta la profilassi vaccinale, deve essere regolarmente iscritto all’Anagrafe Canina Regionale, deve essere condotto al guinzaglio di lunghezza non superiore a un metro e mezzo e deve avere al seguito la museruola, deve essere affidato a persone in grado di gestirlo, con l’obbligo di raccoglierne le deiezioni. La ASL infine precisa che: “In tutti i casi il proprietario è responsabile civilmente e penalmente degli eventuali danni o lesioni a persone, animali o cose provocate dal proprio animale all’interno delle strutture sanitarie dell’Azienda.”
Come avrete capito le regole da seguire sono molte e molto precise. Da amanti e difensori degli animali siamo comunque felici che tutto ciò sia possibile. Ci sembra una conquista, un nuovo traguardo, sicuramente frutto della sensibilità di pochi che sono riusciti a trasmettere l’importanza che ha, per il proprietario di un’animale domestico, averlo sempre con se, vicino nel momento del bisogno e in una fase così delicata come può essere quella di un ricovero in Ospedale.
Speriamo che questo sia solo l’inizio di una continua e crescente convivenza con i nostri amici a quattro zampe in tutti i luoghi pubblici, ospedali inclusi, augurandoci anche che, per la piega che sta prendendo la politica sanitaria, il nostro Ospedale possa esserci ancora e ancora per vedere crescere questa piccola grande rivoluzione.

(tratto da CASENTINO2000 | n. 305 | Aprile 2019)

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