Il 10 dicembre 2016, rappresentanti di organizzazioni italiane per la difesa della salute insieme alla “Rete europea contro la commercializzacione della salute” si sono riuniti a Milano per una giornata di discussione e di scambio. Il dibattito, molto partecipato e ricco d’idee ha permesso di affrontare varie tematiche:
- la situazione e i cambiamenti del sistema sanitario italiano
- la strategia comune per fare fronte agli attacchi al diritto alla salute da pensare al livello europeo
- la volontà di organizzare una mobilitazione comune per il 7 aprile 2017. Si è deciso poi di ritrovarsi il 20/21 gennaio 2017 di nuovo a Milano in occasione del convegno per il 40° anno dalla fondazione di Medicina Democratica. Il testo che segue riassume il nostro messaggio e è quello che diffondiamo. La nostra salute è in vendita per garantire il profitto capitalistico. Ogni giorno piccoli ospedali e servizi territoriali sono chiusi, la lista d’attesa per visite e esami si allunga, le condizioni di lavoro dei medici e degli operatori peggiorano, l’accesso a servizi di qualità e per tutti non è più garantito a migliaia di persone. Questa realtà presente in molti paesi europei non è una fatalità! E’ solo la conseguenza di politiche perseguite dai vari governi e dalle istituzioni europee con un obiettivo chiaro: vendere la nostra salute privatizzandola. Per questo motivo e con modalità diverse da paese a paese il servizio pubblico si riduce o viene distrutto completamente e ciò avviene togliendo le risorse umane e i finanziamenti necessari per il suo buon funzionamento. Questi attacchi portano inevitabilmente a due tipi di sistema: un servizio sanitario pubblico per i meno abbienti e una sanità privata per chi se la può pagare. Queste politiche sono accompagnate con una propaganda ridondante secondo cui il privato sarebbe più efficiente e meno caro. Peccato che i dati smentiscono questa favola: i paesi che hanno adottato una sanità pubblica spendono meno e i loro cittadini godono di maggiore tutela e di maggiori cure.
Domandiamoci allora a chi conviene privatizzare e commercializzare la salute? Sicuramente all’industria farmaceutica e delle apparecchiature sanitarie, ai grandi gruppi di cliniche private e di case di riposo private. Questi fanno profitti con i soldi di ciascuno di noi (tickets, compartecipazione alla spesa, rette). Per contrastare questa deriva noi, e tutti i difensori di una sanità pubblica di qualità, solidale, gratuita e universale lavoriamo per delle politiche alternative: per un finanziamento del sistema adeguato, per la scelta di servizi di cure primarie, per l’attenzione ai determinanti sociali della salute (lavoro, reddito, educazione, ambiente), per i farmaci generici. I cittadini devono poter contare e potere decidere le priorità per tutelare la salute e non devono permettere il profitto dei privati. In tutta Europa, movimenti e organizzazioni si battono per salvaguardare la salute pubblica. Nonostante la potenza dei nostri nemici delle privatizzazioni non si sono realizzate, dei servizi non sono stati chiusi e degli ospedali sono tornati pubblici!
Contro un futuro che ci viene imposto noi diciamo: Salute per tutte/i e accesso universale alle cure! Diritti sociali, economici, culturali e ambientali per tutte/i!
#salutepertutti contatto: franco@sante-solidarite.be www.europe-health-network.net