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sabato, 20 Aprile 2024

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Juovlastállu

testo e foto di Andrea Barghi Goaskim – Il periodo di trascorrere il Natale nel proprio paese, con tutta la famiglia, figli, zii, nonni e nipoti, è passato da molto tempo; il mondo è cambiato e le tradizioni stentano a resistere, ma sono certo, rimangono fortemente saldate nel cuore.

Adesso molti non trascorrono le vacanze natalizie in famiglia e spesso volano al di fuori d’Italia e per noi, dal Casentino. Questa volta voglio farvi conoscere dove vive Babbo Natale quando non è oberato nel portare regali ai bambini, buoni o cattivi che siano; lui è saggio e non fa distinzioni. È giunto il tempo di fare un giro nel suo mondo per scoprire com’è fatto. Armatevi di pazienza e seguitemi. Lassù, nell’estremo nord del mondo, Jotunheim (Terra dei Giganti) è cosparsa di ghiaccio e crea una cortina delimitando il confine tra il mondo degli umani e il mondo Ancestrale fatato.

Poiché il Natale si avvicina per questa volta, c’è permesso di entrarvi. Quell’universo antico non è freddo e inospitale come noi pensiamo, ma è pura poesia… La candida neve, dipinta di rosa è magia allo stato puro… Vetusti abeti che sin dalla notte dei tempi vigilano quel mondo, amano vestirsi della candida materia che cangia con il passare delle ore… blu al chiaro di luna, rosa all’alba, rossa al tramonto e bianca durante il breve giorno artico.

È un mondo fatto di magia, essenze, ectoplasmi e renne, che corrono al richiamo di Juovlastállu, questo il nome vero di Babbo Natale che i Sami, gli abitanti del nord della Lapponia, gli hanno conferito da quando esiste il mondo; chi meglio di loro! È nato nell’estremo nord della Lapponia e a quanto pare non ha nessuna intenzione di cambiar casa. Dalla finestra della sua dimora, antica quanto il cielo e le stelle, situata sulla montagna sacra ÁhkkÁ (Grande Madre), che si affaccia sullo Julevädno, il fiume sacro per i nativi, contempla le stagioni e, nelle notti invernali costellate di stelle, quando la sua amica Selene volge lo sguardo altrove, spesso appare Guovsagisá (l’Aurora Boreale) a farle compagnia.

Si presenta lentamente e poco a poco inonda con il suo verde smeraldino tutto l’estremo Nord creando atmosfere inusitate. Permette al Grande Vecchio di contemplare la natura facendogli compagnia. Sembra di vederlo, nella sua veranda seduto sulla sedia a dondolo, appartenuta ai suoi avi, mentre con la pipa si gusta il tabacco, sicuramente toscano, e ammira l’evolversi dell’universo e della sua mente.

Sa che il mondo sta soffrendo e spera che almeno una volta l’anno, durante il suo passaggio, i popoli della terra siano in pace e facciano tesoro di questi giorni, per riprendere fiducia nel loro prossimo coltivando l’amore universale.

Adesso spetta a voi, trascorrere le festività natalizie in famiglia oppure nel magico Nord d’Europa dove millenni orsono nacque Juovlastállu; gioia di bambini e adulti che ancora tengono ben stretto il fanciullino nel loro cuore.

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