di Melissa Frulloni – “Un po’ come ognuno indossa il vestito più bello la domenica, così ogni Comune ha una propria filarmonica da esibire durante le cerimonie civili e religiose, invernali ed estive. Ed è proprio in una calda giornata di luglio che incontriamo Lucia Galastri, Presidentessa della “Banda musicale G. Verdi” di Poppi che ci racconta la storia della filarmonica e i progetti per il futuro.” Erano queste le parole di apertura dell’articolo sulla Banda di Poppi, pubblicato sul numero di Agosto 2019 di CASENTINO2000.
A distanza di due anni incontriamo nuovamente Lucia Galastri, ma questa volta non è una calda giornata estiva, bensì un freddo pomeriggio invernale; lei ormai è l’ex presidentessa della Banda ed è venuta in redazione, purtroppo, non per parlare dei progetti futuri dell’associazione, ma per denunciare che: “La Banda di Poppi non esiste più!”
La notizia è triste e spiazzante, soprattutto perché, come avevamo già detto due anni fa, la Banda è per un paese, il “bel vestito” da sfoggiare nelle occasioni importanti, nonché un modo per creare aggregazione tra gli abitanti del paese stesso.
“La Banda musicale “G. Verdi” di Poppi è storica, le sue origini risalgono al 1815. Negli ultimi 20 anni è stata gestita dalla mia famiglia; ci suonavamo tra gli altri, io, mio marito, mio sorella, mio cognato e mia mamma che era stata presidentessa prima di me. Abbiamo sempre cercato di mantenerla in vita, sia perché ci piace suonare ed era un modo per farlo stando tutti insieme, sia per il bene del paese; come può Poppi non avere una sua Banda? Ci siamo sempre chiesti!”
Per fortuna che in tutti questi anni, Lucia e la sua famiglia si sono presi cura di questa istituzione: “A lungo andare però ci siamo stancati di fare tutto da soli; ci siamo stancati di sentirci e di essere soli. Non avevamo neppure una sede e per quanto l’avessimo chiesta in più riprese al Comune di Poppi non ci è mai stata trovata. È mancato da sempre l’interesse da parte delle istituzioni a mantenere viva la Banda, così come non c’è mai stata molta partecipazione da parte della cittadinanza.”
10 anni senza sede! In un primo momento Lucia e gli altri membri della Banda erano riusciti ad ottenere una stanza vicino alla Madonna del Morbo, nel centro storico di Poppi; poi si erano trasferiti nel vecchio ospedale, nei locali dell’ex obitorio, in attesa che il Comune provvedesse a sistemare l’area. Ma poi proprio in quell’ala si sono verificati dei crolli e si sono visti costretti a lasciare anche quel posto. All’interno della Banda era nata anche una piccola scuola di musica che contava circa sei tra bambini e ragazzi; senza una sede però, hanno dovuto rinunciare anche a quella. “L’interesse dall’amministrazione comunale per la Banda è sempre stato poco; i fatti lo hanno dimostrato e alla fine questa situazione ha portato me e la mia famiglia ad abbandonare tutti i progetti legati all’associazione; un’associazione in cui credevamo davvero molto e per cui ci eravamo davvero spesi tanto. Ma senza una sede e senza aiuti economici era impossibile proseguire. Inoltre avevamo iniziato a portarci a casa i problemi della Banda, a parlarne in famiglia, a pranzo la domenica e non ne potevamo davvero più!”
Prima di lasciare definitivamente l’associazione, Lucia ha tentato di rilanciare la Banda, organizzando piccoli concerti, in collaborazione con la proloco del paese; purtroppo però anche in quelle occasioni c’è stata pochissima partecipazione…
“Abbiamo collaborato spesso con la Banda di Pratovecchio; abbiamo fatto le prove con loro, nella loro sede, ma capisci bene che era impossibile appoggiarsi sempre ai loro locali; sia per noi adulti che per i ragazzi della scuola di musica, costretti a farsi portare a Pratovecchio dai genitori. La Banda ha il suo archivio storico, alcuni strumenti e per un’associazione del genere un punto d’appoggio nel paese era assolutamente necessario. Ma non è mai importato a nessuno! Dopo tanti anni, presi dall’esasperazione abbiamo deciso di abbandonare… A luglio dello scorso anno, io e mia sorella siamo andate in Comune dicendo che lasciavamo la conduzione della Banda e rimettevamo il piccolo contributo che ci era stato dato, lasciando tutto nelle mani dell’amministrazione. È da luglio quindi che Poppi non ha più la sua Banda…Il nostro gesto suscitò qualche reazione e dal Comune ci fu comunicata la disponibilità di fare qualcosa per cambiare le cose… Passò un mese, senza che succedesse nulla! So che ci sono altre priorità, soprattutto in questo momento, ma i nostri sono piccoli paesi e un’istituzione come la Banda rappresenta una linfa vitale per la comunità. Visto che però nulla si era mosso, decisi di affidarmi a Facebook e di fare un post per informare quante più persone possibile di quello che stava succedendo…”
Dopo lo sfogo di Lucia sul social, toccò al Comune pubblicare un post in cui veniva indetta un’assemblea pubblica, convocata dopo due giorni, in cui l’amministrazione invitava tutta la popolazione a partecipare per discutere proprio delle sorti della Banda del paese. All’assemblea parteciparono in molti e si presentò l’intero consiglio comunale; il sindaco Toni si disse dispiaciuto per quanto successo, soprattutto di aver letto su Facebook dell’argomento. Lucia allora prese la parola e ribadii ancora una volta tutto il suo malcontento, spiegando a tutti i presenti la situazione che aveva vissuto l’associazione fino a quel momento, lasciata nel totale abbandono da parte di tutti. Così l’amministrazione rassicurò Lucia e i presenti che nel giro di quindici giorni sarebbe stata indetta un’altra assemblea con tutti i soci per discutere ancora della questione.
“Era il 27 agosto 2020, siamo a marzo 2021 e, ad oggi, nessuno ci ha ridetto nulla. È cascato tutto ancora una volta nel dimenticatoio!” Ci ha detto Lucia. “Capisco che il momento sia delicato e che la Banda non sia tra le priorità dell’amministrazione… Sarebbe bastato comunicarcelo, invece di far finta di niente e far passare mesi e mesi nel silenzio più assoluto. Resta il fatto che quasi tutti i paesi del Casentino hanno una loro Banda, con una sede, scuole di musica, prove che, nonostante il Covid e con tutte le accortezze del caso, vengono fatte; a Poppi purtroppo pare che tutto ciò non sia possibile e quel che è peggio che non ci sia interesse di farlo o di recuperare la situazione. Nella mia famiglia lo abbiamo sempre detto… Se lasciamo noi, la Banda finisce! E non perché siamo più bravi di altri, ma semplicemente perché nessuno oltre a noi si è mai interessato a questa associazione… E purtroppo è andata così, dopo tanti anni di storia, la Banda di Poppi non esiste più!”
La notizia è triste e spiazzante, lo ribadiamo. Speriamo che il nostro articolo possa davvero servire a riprendere in mano la vicenda e che porti il Comune di Poppi ad indire l’assemblea con i soci della Banda che si doveva tenere lo scorso settembre. Non solo ce lo auguriamo, ma ci appelliamo al sindaco Toni affinché risolva la faccenda e ripristini questa importante istituzione per il paese di Poppi.
(tratto da CASENTINO2000 | n. 328 | Marzo 2021)