di Monica Prati – Già durante l’epoca delle signorie, esistevano gruppi di suonatori di strumenti a fiato che svolgevano una funzione civile e militare. Con il passare del tempo, l’evoluzione degli strumenti usati e la creazione di un repertorio sempre più operistico, hanno permesso a queste realtà di allargarsi a macchia d’olio riscuotendo un enorme successo. La riuscita è dovuta al fatto che gli strumenti a fiato, permettono più di altri un’esecuzione en plain air, con la conseguenza che riescono a riempire le piazze e le vie dei paesi con le loro sonorità festose, mettendo così in risalto i momenti più importanti della vita paesana. Un po’ come ognuno indossa il vestito più bello la domenica, per andare alla funzione religiosa, così ogni Comune ha una propria filarmonica da esibire durante le cerimonie civili e religiose, invernali ed estive. Ed è proprio in una calda giornata di luglio che incontriamo Lucia Galastri, Presidente della “Banda musicale G. Verdi” di Poppi che ci racconta la storia della filarmonica e i progetti per il futuro.
È vero che la banda di Poppi è la più antica del Casentino? «Facendo degli studi sul fondo Goretti Miniati, la mia famiglia ha ritrovato numerosi scritti su Poppi, sul Casentino e facendo una ricerca ha scoperto l’atto di fondazione della banda, datato 7 ottobre 1815. Allora si chiamava “Banda di San Torello e Santa Cecilia”. Nel 1871 fu ribattezzata col nome di “Filarmonica G. Verdi” in onore del grande compositore, molto in voga all’epoca. In Casentino non c’è traccia di una banda che sia esistita prima del 1815. Dato che nel 2015 ricorreva il bicentenario dalla nascita, è stata fatta una bella festa per l’occasione. È sempre stata una banda numerosa e impegnata nelle manifestazioni civili e religiose, però ad oggi i membri effettivi sono sei e quando facciamo concerti ci uniamo ad altre filarmoniche. Anche la nostra sede è stata cambiata più volte, prima era a Poppi, vicino al Comando dei Carabinieri, poi è stata ai vecchi lavatoi, poi per un periodo sopra al supermercato Crai di Ponte a Poppi. Negli anni ci siamo appoggiati alla Filarmonica di Pratovecchio che ci ha ospitati nella sua sede e che ringraziamo di cuore. Insieme abbiamo collaborato e ci siamo aiutate nelle manifestazioni e negli impegni pubblici…».
Poi da giugno è arrivata la nuova sede… «Si, la nostra nuova sede, fornita gentilmente dal Comune di Poppi, è suggestiva e accogliente e ci riporta indietro nel tempo, infatti le pareti sono circondate da libri, ed è bello che la musica sia legata alla letteratura, da secoli infatti le due arti si influenzano a vicenda. Tutto ciò ha ridato fiducia ed entusiasmo, in vista di un futuro di crescita. Noi non vogliamo che l’associazione muoia, dopo tutti gli sforzi fatti per mantenerla in vita. Un paese senza banda è come un corpo senza anima e poi per noi la banda è una creatura vivente, un po’ come se fosse una figlia, ed è nostro desiderio più grande e obiettivo principale, rilanciarla, ridarle vigore. Per anni abbiamo cercato di fare progetti, ad esempio, con la scuola media di Poppi ad indirizzo musicale, purtroppo senza arrivare a niente di fatto. Ma in questi mesi qualcosa è cambiato, è venuta alla luce un’idea, un progetto con la scuola di musica, con la professoressa Rosita Vignoli, insegnante di clarinetto. Siamo riusciti ad avere la sua collaborazione. Ed ecco che il giorno della Festa della Repubblica, giorno in cui la banda ha fatto un concerto nella piazza principale, giorno in cui i ragazzi del musicale hanno suonato, è stato lanciato un “Nuovo progetto” che prenderà il via a settembre. Un progetto che parla di musica! Nella nuova sede della Banda di Poppi, all’interno dell’antica biblioteca, nei pressi della Madonna del Morbo».
Cosa prevede questo progetto? «L’idea è quella di invitare i giovani qui nella sede, fargli sapere che c’è la Filarmonica, che è presente, che possono usufruire della sede per socializzare e suonare insieme. A tal proposito, verranno svolti dei corsi, a partire da settembre che saranno tenuti dalla professoressa Rosita Vignoli e dal professore Leonardo Rossi, in collaborazione con l’istituto comprensivo di Poppi. L’intento è di formare una “mini-banda” composta dai giovani, da tutti i ragazzi che alle medie hanno deciso di fare il musicale, ma anche da tutti coloro che sono interessati a suonare. Saranno impartite lezioni ed eseguiti brani divertenti, moderni e frizzanti. Si spera poi di inserire il gruppo creato, all’interno della “Filarmonica G. Verdi” di Poppi, per ridare nuovo cuore e linfa vitale alla stessa. Inoltre, a novembre scadrà il mandato del consiglio direttivo, per cui c’è bisogno di giovani, si ma anche della collaborazione dei genitori, della loro disponibilità ad essere eletti nel nuovo consiglio, attualmente composto da sei persone».
Un progetto che può far tornare la partecipazione che c’era in passato… «Ricordo nel lontano 2003 andammo in Austria, eravamo giovanissimi, facevamo le uscite con la banda, era una cosa diversa, eravamo in tanti. Con il tempo ognuno ha preso una strada diversa, chi andava a studiare a Firenze, chi aveva altri impegni… tutto ciò ha portato la banda a ridursi sempre di più. Io, mia sorella, i nostri fidanzati suonavamo tutti, ma chi non aveva il fidanzato o fidanzata che suonava era spinto a smettere. Con il nuovo progetto speriamo di ritornare come ai vecchi tempi…».
Futuro? «Dopo l’uscita al “Gusto dei Guidi”, l’essenziale è che la Banda musicale di Poppi continui ad esserci. Che abbia un luogo dove riunirsi e fare le prove. La mia idea è di tenerla aperta tre giorni alla settimana per chiunque voglia esercitarsi, per socializzare, in modo che diventi un punto di aggregazione».
Noi di CASENTINO2000 ci auguriamo che il progetto proposto inizi e prosegua con successo!!!
(tratto da CASENTINO2000 | n. 309 | Agosto 2019)