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sabato, 20 Aprile 2024

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La CPL Concordia anche a Bibbiena… e il PD invita a vigilare!!!

Ci stavamo domandando da un po’ di tempi che fine avesse fatto il bando per la gestione della pubblica illuminazione emesso ormai da diversi mesi dal comune di Bibbiena. Tra l’altro giravano strane voci (non sappiamo quanto motivate) di contestazioni e ricorsi da parte di ditte interessate.

Ora abbiano finalmente avuto i risultati della gara, vinta dalla cooperativa CPL Concordia di Modena, oggi agli onori delle cronache politico-scandalistiche a livello nazionale, con molte diramazioni locali.

Lo abbiamo appreso da un comunicato stampa del PD di Bibbiena. E qui ci viene un po’ da sorridere, visto il coinvolgimento del PD in diversi livelli e territori nelle vicende corruttive su cui la magistratura sta indagando.

Ci verrebbe da dire che l’appello del PD alla vigilanza è un po’ come se ARSENIO Lupin invitasse a vigilare contro i ladri!

Forse sarebbe stato più utile se il PD avesse contestato con più forza il bando fin dall’inizio per la sua impostazione.

Comunque tutta la vicenda conferma un nostro giudizio: la sempre più stretta integrazione della giunta Bernardini con il sistema di potere PD.

Noi non abbiamo alcun motivo per dubitar della correttezza formale della procedura seguita dal Comune di Bibbiena. Anzi vogliamo pensare che il tutto si sia svolto secondo legge e senza complicità di nessun genere. Anche se siamo curiosi di vedere se saranno dati dalla CPL Concordia subappalti a ditte locali ed a quali ditte. Quel che emerge del sistema corruttivo avviato dalla suddetta “cooperativa rossa” (ma noi sembra multicolore oltre che multiservizi) è proprio nel coinvolgimento di imprese locali gradite alle singole amministrazioni.

Quello che noi abbiamo contestato al Camune di Bibbiena fin dall’inizio è il tipo di bando scelto. Lo ribadiamo: a nostro parere è un errore un appalto per 20 anni, con quei costi e quelle modalità. Per tutto questo lungo periodo il comune dovrà pagare un canone attorno ai 400.000 euro ogni anno (oltre a imprevisti e manutenzioni straordinarie) creando notevoli problemi di bilancio..

Ed alla fine del ventennio ….. dovremo ricominciare da capo perché i nuovi impianti saranno già vecchi.

Ormai sono numerose e positive le esperienze di affidamenti di tali servizi per non più di 8-10 anni a società specializzate nel settore del recupero energetico, le cosiddette ESCo, (Energy Service Company), società che si assicurano il loro guadagno con il risparmio energetico.

Sarebbe stata una strada con minori rischi e sicuramente più economica.

Comunque, come dice il PD (!), vigileremo!

Luca Tafi, SEL Casentino

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