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lunedì, 9 Settembre 2024

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La Fonte Fresca di Calleta

di Terenzio Biondi – A poche decine di metri dal Fosso di Calleta, prendendo il sentiero che dal Ponte di Prata porta a Carda, troviamo un’acqua veramente unica. La conoscono benissimo i pescatori casentinesi che frequentano il Fosso di Calleta perché è consuetudine direi quasi obbligatoria rifornirsi di quell’acqua per berla durante la giornata di pesca. È l’acqua della fonte che ha dissetato per secoli tutta la gente di Carda: la Fonte Fresca.

A Carda viene spesso chiamata usando un altro nome: la “Fonte Là”. Sì, la fonte che si trova là, fuori dal paese, lungo il sentiero che porta al torrente. E anche se era un po’ distante dall’abitato, valeva la pena andare a berla o a raccoglierla in fiaschi e mezzine per arricchire la tavola di casa con un’acqua prodigiosa.

Un’acqua così fredda che non ha nulla da invidiare alle acque conservate oggi in frigorifero. Un’acqua eccezionale per togliere la sete specie nel periodo estivo e per ridare forza, quella forza che spesso viene a mancare quando si lavora la terra per ore e ore sotto un sole cocente o si taglia la legna nel bosco dalla mattina alla sera o quando si portano in spalla pesanti sacchi di castagne dal bosco ai seccatoi…

Furono poi costruiti anche i lavatoi, e là andavano quotidianamente le massaie del paese. Sì, perché alla “Fonte Là” potevi lavare tutto il giorno i panni di casa senza la minima fatica, bevendo naturalmente ogni tanto quell’acqua prodigiosa. In seguito fu posta accanto alla fonte, sopra una enorme pietra, una Croce di ferro, quasi a testimoniare i prodigi di quel luogo. d è veramente suggestivo leggere, a distanza di secoli, l’antica scritta scolpita sulla pietra: “O CRUX SPES UNICA” e sotto: “INDULGENZA PER CHI LA BACIA GIORNI 40”.

Mica pochi quaranta giorni d’indulgenza per un bacio! Quasi quasi conviene tornarci più spesso.

(Rubrica “I Racconti del Torrente” Storie vere, leggende, incontri… nei torrenti del Casentino di Terenzio Biondi)

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