E’ stata recentemente pubblicata la sentenza del TAR Toscana che respinge il ricorso del Comune di Bibbiena a proposito del mancato finanziamento di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Senza addentrarci nei meccanismi tecnico-giuridici, in sintesi questi sono i fatti:
Su bando della regione Toscana, in accordo con il Comune di Poppi, Bibbiena ha presentato domanda di finanziamento per alloggi nel proprio comune, La Regione non li ha finanziati, perché il Comune non aveva mai approvato il progetto di cui chiedeva il finanziamento. Da qui il ricorso al TAR da parte del Comune di Bibbiena che rivendicava la correttezza del proprio comportamento.
La sentenza del TAR è chiarissima e tranchant nei confronti del Comune di Bibbiena.
La giunta Bernardini ha presentato come atti due vecchie delibere degli anni 90! (di quelle amministrazioni che, secondo i suoi fans, non avrebbero fatto nulla in trent’anni!). Nessun suo nuovo atto. Quindi la domanda era inammissibile e ineccepibile la decisione della Regione Toscana.
Ma non contento di questo il Sindaco Bernardini ha voluto prendersi un altro schiaffo in faccia. Ha infatti ricorso anche contro il finanziamento poi assegnato al Comune di Poppi. Ricorso, questo, che il TAR nemmeno ammette perché Bibbiena non aveva nessun titolo per ricorrere.
Senza essere avvocati, infatti, è facile capire che è un comportamento da bambini bizzosi e dispettosi quello di dire: non hai dato i soldi a me e allora non li devi dare nemmeno a lui!
Come è noto SEL ha criticato spesso la politica urbanistica di Bernardini-Lorenzoni ed ha messo in evidenza i limiti politici, di cultura politica della cosiddetta “giunta “civica”.
Prima riflessione: i finanziamenti chiedevano la disponibilità immediata di terreni pubblici. In quattro anni di liberalizzazioni folli delle politiche urbanistiche i “civici” di Bibbiena, non si sono mai posti il problema dell’edilizia pubblica e della acquisizione di terreni nell’ambito delle aree PEEP. Anzi hanno svenduto anche quelle che potevano essere utilizzate (vedi il caso di Partina, che noi abbiamo contestato). Per presentare la richiesta di finanziamento hanno dovuto utilizzare acquisizioni fatte negli anni 80-90.
Il ricorso, poi, contro il finanziamento concesso ad un altro comune è un atto di grettezza politica, di miope campanilismo, non degno di un amministratore pubblico che appartiene alla stessa vallata.
Questo non lo diciamo noi. Lo dice il tribunale amministrativo della Toscana. E Bernardini dovrebbe, come minimo, scusarsi con i propri concittadini, per aver perso un finanziamento per incapacità di gestione, e con quelli di Poppi per aver tentato di impedire che quel comune potesse avere un legittimo finanziamento per le stesse finalità, ed a tutti i casentinesi per la figura “cacina” che ha fatto fare a tutta la vallata.
SEL Casentino