di Mauro Meschini – Era il 2009, anche allora nel mese di settembre, quando nel nostro giornale ci trovammo a parlare della proposta di realizzare a Stia una piazzola per l’elisoccorso in un luogo molto originale… «[…] È curioso, a tal proposito, che il terreno scelto a Stia per la realizzazione della struttura, sia in una zona un po’ in salita, vicino al cimitero, a circa 1 km dal paese. È ancora più strano che tale terreno, siamo stati a vederlo, sia in discesa e che abbia quindi bisogno di non pochi interventi per essere reso pianeggiante. Inoltre, e questo è davvero incredibile, dalle mappe catastali risulta che il terreno, attualmente di proprietà della Misericordia e che verrà presto venduto alla ASL8, era, fino a soli due mesi fa, di proprietà della famiglia del Sindaco di Stia!!!…».
Siamo nel 2025, ad amministrare il Comune di Pratovecchio Stia è la stessa persona che ricopriva il ruolo a Stia allora e veniamo a sapere che nell’ultimo Consiglio comunale è stata approvato di inserire nel POC (Piano Operativo Comunale) la realizzazione di un parcheggio su un’area classificata come zona a “pericolosità geologica molto elevata”.
Le similitudini con la precedente vicenda della piazzola per l’elisoccorso non si fermano alla sola presenza della stessa persona a ricoprire il ruolo di sindaco, ma anche al fatto che entrambi i terreni individuati per la realizzazione delle grandi opere sembravano, e sembrano, molto più adatti a ospitare un pascolo per le capre più che insediamenti di qualsiasi tipo. Per quanto riguarda l’ultima proposta del parcheggio proviamo a indicare meglio dove si trova. Immaginate di essere sul ponte che permette di attraversare lo Staggia, con di fronte a voi Piazza Repubblica a Stia, alzate lo sguardo e guardate la collina dove si arrampicano i tornanti che portano verso Scarpaccia. Ecco, il primo terreno che separa l’Arno dalla strada è quello che dovrebbe essere destinato a parcheggio e, da lì, una passerella pedonale dovrebbe superare il fiume per permettere di raggiungere il paese.
Da ricordare, sempre guardando la strada che sale verso l’alto, che pochi tornanti sopra Stia non molti anni fa una frana aveva praticamente ingoiato un centinaio di metri di carreggiata e che, per un tempo non certo irrilevante, quel tratto fondamentale per raggiungere il Comune dell’alto Casentino fu chiuso al traffico.
Questo per non dimenticare che tutta la collina non è nuova a fenomeni franosi, dato questo tra l’altro conosciuto a tutti e chiaramente riportato anche su documenti ufficiali come sottolineato da Saverio Agostini, consigliere comunale della lista «Per Pratovecchio Stia» che ha voluto rendere pubblica in un post su Facebook la decisione presa dal Consiglio comunale. «[…] questa zona è classificata come zona a «pericolosità geologica molto elevata P4». «Pericolosità geologica molto elevata P4» significa che nella zona sono presenti fenomeni franosi attivi, come si può verificare sul sito dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). E significa anche che in questa zona sono permessi soltanto «gli interventi di demolizione senza ricostruzione; gli interventi strettamente necessari a ridurre la vulnerabilità degli edifici esistenti e a migliorare la tutela della pubblica incolumità, senza aumenti di superficie o di volume e senza cambiamenti di destinazione d’uso; le opere di bonifica e sistemazione dei movimenti franosi». Insomma non ci si può costruire alcunché di nuovo. E invece l’Amministrazione ha deciso di indicarla come possibile area per la costruzione di un parcheggio.
L’Ufficio urbanistica ha segnalato ovviamente l’alta pericolosità della zona e noi abbiamo sollevato la questione in Commissione urbanistica alla presenza dell’assessora e vice Sindaca Cenni. Abbiamo poi risollevato la questione in Consiglio comunale, alla presenza anche del Sindaco. Ed abbiamo indicato una possibile zona alternativa dove si sarebbe potuto costruire un parcheggio pubblico altrettanto comodo. Non ci era sembrata una questione complicata o divisiva: In quella zona non si può intervenire, si elimina e si sostituisce con un’altra zona. Niente di strano, normale amministrazione. Invece no. Con voto unanime della maggioranza la zona in questione, a «pericolosità geologica molto elevata», è stata inserita nel Piano Operativo Comunale, quindi in futuro l’Amministrazione potrà tentare di realizzarvi un parcheggio pubblico.
Eppure, al di là delle questioni tecniche e delle classificazioni, tutti sappiamo che quella zona è una zona franosa. Qualcuno, qualche tempo fa, ha tentato di costruirvi, ma ha dovuto rinunciare. E allora, perché l’Amministrazione comunale ha voluto destinarla, in tutti i modi, a parcheggio pubblico? Non lo sappiamo. Sappiamo, però, che questo modo di amministrare non ci piace. Anche questa volta ci troviamo di fronte ad una scelta apparentemente insensata, accompagnata per di più dall’assenza di valide spiegazioni e da una totale mancanza di disponibilità all’ascolto e al confronto.
Ci auguriamo che questa decisione non porti in futuro a spendere soldi pubblici per realizzare un’opera potenzialmente rischiosa in una zona scartata più volte negli anni da tutti gli addetti ai lavori». Non ci sembra ci sia molto da aggiungere a quanto esposto da Saverio Agostini, resta la curiosità per questa incredibile predilezione del sindaco Santini per i terreni adatti al pascolo, forse ha intenzione in futuro di mettere su un gregge… ma, a parte le divagazioni che si possono tentare di fare per fare sembrare più leggera una questione maledettamente seria, ci sono sicuramente anche altre ragioni che potrebbero essere avanzate per sostenere la totale contrarietà a questa sciagurata scelta.
Per esempio, in merito a quanto sia veramente utile un parcheggio a Pratovecchio Stia, è davvero una priorità? Oppure, vista l’attuale condizione in cui si trovano molte strade, non sarebbe più importante pensare a come arrivare al paese e a come garantire una sicura circolazione tra i centri abitati maggiori e le varie frazioni invece di preoccuparsi se e come parcheggiare? Oltre a questo verrebbe anche da chiedere se questa abitudine di decidere senza dare spiegazioni, o comunque con poche parole di circostanza e senza una minima disponibilità all’ascolto, sia ormai da considerare il modo di operare di questa Amministrazione.
Non ci sarebbe niente di strano, visto l’aria che tira a livello nazionale, ma forse sarebbe il caso, almeno, di provare ad apparire meno arroganti perché da un Comune le persone chiedono ascolto e attenzione verso le loro necessità e, a lungo andare, potrebbero stancarsi di un gruppo che pretende di comandare andando avanti per la sua strada senza ascoltare e considerando giusto solo quello che pensa, propone e decide in proprio.
Quello delle “grandi opere” ormai sappiamo che è un classico (vedi la copertina satirica e l’editoriale di CASENTINO2000 in edicola), ognuno vuole lasciare un segno tangibile del suo passaggio alla guida dell’Amministrazione, spesso però senza preoccuparsi di quanto ciò che si vorrebbe realizzare sia veramente utile, realmente e concretamente possibile, pienamente sostenibile a livello economico (il sindaco Santini è anche quello del Project Financing da 8 milioni di euro, che i cittadini di Pratovecchio Stia stanno ancora pagando…).
Per quanto ci riguarda ci auguriamo che il parcheggio proposto in queste settimane abbia la stessa fortuna della piazzola dell’elisoccorso del 2009, alla fine più di uno si accorse che era una proposta senza senso (anche grazie agli articoli del nostro giornale) e non quindi mai realizzata.