Parto in ambulanza vicino a Subbiano. L’unico modo per nascere ancora in Casentino

Un piccolo casentinese di Poppi è nato in ambulanza due giorni fa. La mamma, diretta verso il San Donato di Arezzo, “ha capito che probabilmente non sarebbe riuscita ad arrivare in tempo e ha chiamato i soccorsi.” Il piccolo Giorgio è nato così vicino a Subbiano, nell’ambulanza del 118.

Per prima cosa facciamo tutti i migliori auguri a lui e alla sua famiglia e facciamo grandi complimenti a tutto il personale medico e paramedico intervenuto che ha permesso che questa “avventura” sia stata un momento di felicità, che sicuramente tutti i protagonisti ricorderanno con immenso piacere per sempre.

Per seconda cosa invece dobbiamo chiederci perché questo bimbo è nato in ambulanza. La risposta purtroppo è semplice: perchè il Punto Nascita di Bibbiena è stato chiuso.

Quindi, tutto bello, tutto fantastico, è vero che “la vita va avanti e continua a regalare momenti di gioia”, ma è bene riflettere su questa vicenda e su perchè sia successa.

Il Punto Nascita dell’Ospedale di Bibbiena è stato chiuso nel 2016 e da allora i casentinesi, per nascere, devono andare ad Arezzo. Per ora è andata sempre bene, le mamme sono riuscite ad arrivare in tempo, anche da Montemignaio e da Badia. Solo in un paio di occasioni, grazie alla bravura dei sanitari intervenuti, i bimbi sono nati lungo la strada di fondovalle, in un’ambulanza attrezzata. Siamo stati fortunati.

Alcuni anni fa, un politico di lungo corso nostrano, che ha ricoperto ogni tipo di incarico politico-amministrativo locale, diceva in merito all’aumento del costo dell’acqua a seguito del passaggio a Nuove Acque che “tanto la gente poi si dimentica”.

Ecco, non dimentichiamoci di quello che è successo: grazie alle scelte del passato, avvallate dalla politica locale, oggi l’unico modo per nascere ancora in Casentino è quello di Giorgio, nascere in un’ambulanza lungo la 71.

Comunicato ASL, Fiocco azzurro in ambulanza

(Foto di archivio)