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martedì, 13 Maggio 2025

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Referendum sanità: “Comportamento vergognoso della Regione”

Dopo la manifestazione per il referendum sulla sanità, il Comitato Promotore si dice indignato perché: “Ieri, a Firenze, per ordine del Presidente Giani, non è stato permesso l’ingresso nel palazzo della Regione alla delegazione del Comitato che era stata da tempo annunciata. La delegazione ha sempre dato prova di assoluto rispetto dell’Istituzione Regione, anche in un momento difficile come quello del 4 novembre 2015, data in cui non volevano che depositassimo le firme per il referendum.

Ebbene ieri nessuno è stato fatto entrare, neppure a chi era in possesso del pass ritirato in portineria. E’ bastato che tentassimo di entrare nel palazzo, superando la barriera delle forze dell’ordine senza violenza alcuna, per essere bloccati, respinti e colpiti come se fossimo pericolosi criminali. Almeno due dei nostri delegati hanno subito traumi e uno è stato portato in pronto soccorso.

E’ nostro obbligo morale denunciare l’accaduto perché, la delegazione sarebbe stata ospitata nelle aule delle riunioni dei partiti con i quali si era concordato l’accesso e li avrebbe atteso di essere ricevuta dal Presidente Giani, lo ripetiamo, come da accordi pre stabiliti. La cosa vergognosa è che
non è risultata vera la disposizione dell’ufficio di presidenza che limitava l’accesso della delegazione.

Inoltre, nulla impediva al Presidente Giani, anche tramite i suoi uffici, di comunicarci per tempo il divieto di accesso dell’intera delegazione, magari informando i partiti di opposizione in merito al divieto di utilizzo delle proprie aule. Alcuni testimoni ci hanno, inoltre, riferito che due componenti delle forze dell’ordine, dopo il tafferuglio avvenuto fuori dal palazzo della Regione, siano saliti in perfetto stato di salute in un’ambulanza e a uno di loro sia stato messo il collare. Tutti i video testimoniano che da parte nostra non è stato fatto alcun gesto violento nei confronti di chicchessia quindi denunciamo fin da adesso il maldestro tentativo teso a falsificare gli eventi.

Invitiamo tutti i comitati e le associazioni a predisporre un documento, da inviare ai mass media, di denuncia nei confronti della Regione per aver precluso l’accesso alla delegazione e nei confronti delle forze dell’ordine per il loro comportamento e per i maltrattamenti subiti dai cittadini referendari.”

Il Comitato Promotore per il Referendum

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