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lunedì, 11 Novembre 2024

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Renzi chiama e i sindaci rispondono…

Pubblichiamo il testo del documento redatto dal Comitato per il No nel referendum sulle modifiche costituzionali di Arezzo sulla firma da parte di 183 sindaci toscani di un manifesto in favore del SI. Per quanto riguarda il Casentino, quasi tutti i primi cittadini hanno aderito. Non sono presenti nella lista allegata solo Bibbiena, Castel San Niccolò e Subbiano. Mancano anche Ortignano e Talla, del PD, forse perché erano in ferie?

“Come Comitato cittadino per il NO alle modifiche costituzionali, esprimiamo il nostro più vivo sconcerto rispetto alla posizione assunta da voi, in qualità di primi cittadini, con la sottoscrizione il 2.8.2016 del manifesto dei Sindaci toscani per il Sì al referendum costituzionale: (quasi) compatti e senza batter ciglio, avete pedissequamente obbedito alle direttive del partito…

Il nostro sconcerto non deriva ovviamente – ci mancherebbe – dalle vostre posizioni, essendo ogni persona libera a livello individuale di avere le proprie idee ed esprimerle, anche sul referendum costituzionale. Altra cosa è farlo in qualità di sindaci di una comunità: utilizzare il proprio ruolo istituzionale per fini propagandistici e politici non è bello…

Voi avete un ruolo pubblico che ricoprite in base al voto espresso da migliaia di cittadini e cittadine, una comunità appunto, in cui ci sono e ci saranno coloro che sono per il SI e altri per il NO alle modifiche costituzionali. Una cosa è assumere una posizione come iscritti del PD o liberi cittadini, altra cosa è prendere una posizione chiaramente di “parte”, in qualità di primi cittadini di comunità che esprimono differenti posizioni al loro interno: di conseguenza, non possiamo accettare che i

Sindaci della provincia di Arezzo parlino come rappresentanti di tutte/i le/i cittadine/i del nostro territorio, senza tenere conto appunto della pluralità di opinioni a proposito delle modifiche costituzionali presenti anche all’interno del loro partito. La forma e il contenuto del documento da voi firmato, tra l’altro, lasciano presumere che si tratti di una mera cassa di risonanza della voce governativa e non molto di più…

La nostra non vuole essere – per carità – una lezione per nessuno, ma la naturale considerazione che assumiamo come cittadini di fronte alle posizioni prese dai propri sindaci, che dovrebbero rappresentare la comunità nella sua interezza, e saper distinguere e tenere ben separati il proprio ruolo istituzionale rispetto alle posizioni personali e di partito.”

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