di Riccardo Buffetti – “Subbiano ama i cani e i proprietari responsabili. I tuoi gesti fanno la differenza! #decoroerispetto”. Recita queste parole la cartellonistica affissata lungo il territorio subbianese da un gruppo di volontari, che si sono riuniti per far fronte ad un bene comune: la pulizia del territorio e la sensibilizzazione al tema dell’educazione civica dei propri compaesani.
Roberto, Mirko e Francesco sono i tre portavoce dell’iniziativa, nata dall’esigenza di evitare che le “mani” delle persone in carrozzina potessero sporcarsi e per permettere a tutti coloro che vogliono liberamente passeggiare all’aperto di vivere il territorio di Subbiano senza sporcizia in mezzo.
Roberto il cartello è un po’ la simbologia di una delle “battaglie” che stai portando avanti. Da quale esigenza nasce?
«La tematica che stiamo affrontando è sicuramente complessa, perché richiederà del tempo per entrare nella mentalità di alcune persone, ma la nostra è un’esigenza reale. La scintilla è scoccata da un mio post pubblicato qualche mese fa sui social dove mostravo la bozza di quello che sarebbe diventato il manifesto di questa idea. Un cartello raffigurante una sedia a rotelle e una figura stilizzata che raccoglieva le deiezioni del proprio animaletto; il senso della simbologia è presto detta: se le persone non raccolgono gli escrementi dei propri cani, lo sporco va a finire nelle mani dei ragazzi o delle ragazze con in carrozzina e, non è piacevole pestarlo con i piedi, figuriamoci così! Quindi ho lanciato questa provocazione, poi diventata un’idea presa in considerazione da Francesco, che è la mente del gruppo, e Mirko, membro della MTB bike Race, che come me ha le stesse problematiche. Abbiamo scelto di utilizzare l’hashtag “#DecoroeRispetto” perché sono due terminologie forti, che raccolgono ciò che stiamo portando avanti e che ci piacerebbe diventassero due caratteristiche del nostro territorio».
Invece, Francesco, come si è sviluppato e come verrà portato avanti questo progetto?
«Quando Roberto mi ha chiamato ho pensato subito che il primo passo fosse quello di coinvolgere Mirko che oltre ad essere un amico, viveva questo problema anche con la propria famiglia; il passo successivo è stato quello di coinvolgere l’associazione MTB Race, poiché i ciclisti vivono molto spesso ogni parte delle nostre strade e chi meglio di loro poteva essere coinvolto per garantire la distribuzione di questa sensibilità; poi siamo andati a presentare la nostra idea al Comune di Subbiano, dove il Sindaco Mattesini ha avuto la brillantissima idea di interessare le scuole. Premetto, quelli che stiamo installando per Subbiano sono semplici cartelli, sappiamo che non basterà questo per creare una mentalità; così l’avvicinamento ai bambini è di fondamentale supporto: se loro per primi rispettano il senso civico, anche gli adulti avranno un atteggiamento diverso nella questione in merito e non solo. Grazie al negozio “Felice Shopping”, abbiamo donato ai bambini degli ossicini raccogli rifiuti per far sì che resti loro qualcosa di concreto, e sempre con la scuola è stato creato un videomessaggio nel quale invitavamo le nuove generazioni ad essere interessati alla tematica. Sensibilizzare per migliorare, ci piace questa filosofia».
Educare i bambini per un futuro nel territorio più civile, giusto Mirko?
«Quest’iniziativa è una bella cosa perché coinvolge tutti: siamo partiti dai più piccoli perché saranno il futuro e daranno sicuramente il buon esempio anche ai grandi; se il bambino fa notare l’errore, sicuramente l’adulto cercherà di correggersi, vale sia per senso civico che per educazione, servirà migliorarci per il bene di tutti. Come Associazione rispettiamo il paese e ci piace esser coinvolti e presenti in queste tipologie di iniziative, perché la buona riuscita di esse sarà un bene per tutti: in questo caso per chi ha la carrozzina come mia figlia e quella di Roberto, per l’anziano che con il deambulatore vuol fare due passi, per la mamma con il passeggino e per tutti coloro che percorrono le nostre strade. Anche per un contesto in cui si sta muovendo la promozione del territorio in Casentino, è brutto pensare che un turista che passa a trovarci possa camminare in strade sporche».
Così il Sindaco di Subbiano, Ilaria Mattesini, in merito ai contenuti dell’iniziativa.
«Subbiano è un paese ricco di persone che si mettono in gioco con iniziative coinvolgenti. Lo scopo è sempre quello di migliorare la gente e il proprio paese. Questa è un evento nato dall’esigenza concreta di far capire come il comportamento indifferente e superficiale, di alcune persone, nuoccia ad altri. Non è solo una iniziativa che stimola il senso civico, ma che ci invita a mettersi dalla parte di chi subisce le conseguenze di un agire irrispettoso. Il problema di alcuni diventa il problema di tutti ed è giusto iniziare a educare sin da piccoli al rispetto. Ecco perché sono state coinvolte le scuole materne e primarie. Così il messaggio diventa ancora più prezioso se divulgato e insegnato agli adulti dai bambini stessi. Ecco come è nato “decoro e rispetto”: da tre uomini e un’associazione sportiva che sanno ancora una volta coinvolgere la gente insegnando che basta sempre poco per cambiare le cose in meglio. L’Amministrazione comunale non poteva fare altro che sostenere questa preziosa iniziativa. Grazie a Roberto, Francesco, Mirko e la MTB RACE».
Ma le sfide per Roberto e Mirko non sono ancora terminate, perché il presente li vede impegnati in una vicenda extra territoriale o, per meglio dire, parallela a quella sopra riportata: da mesi le figlie, che si muovono carrozzina, non possono salire nel treno con cui, ogni mattina, dovrebbero recarsi a scuola in Arezzo.
La richiesta effettuata è quella di realizzare una pensilina nella stazione di Subbiano per, appunto, permettere alle ragazze di vivere le loro esperienze singolarmente, senza l’aiuto dei genitori. LFI e la Regione toscana, da ultime notizie, sembrano aver preso in carico la preghiera per questo evidente disservizio non solo legato alle loro situazioni, ma anche per tutte quelle persone che hanno effettivamente difficoltà nel compiere questo tipo di azioni (come gli anziani, per esempio).