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martedì, 19 Marzo 2024

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Al Dovizi la tormentata vita di Majakovskij

Continua il viaggio nei grandi classici con Appuntamenti d’Autunno, la rassegna autunnale del Teatro Dovizi di Bibbiena (AR), portando il pubblico nella tormentata vita dell’autore russo Vladimir Majakovskij. Domenica 14 ottobre alle ore 17:00 arriva in scena “L’amore è il cuore di tutte le cose”, una produzione di Chille de la Balanza, con la scrittura scenica di Claudio Ascoli, interpretata da Chiara Zavattaro, Francesco Gori e Matteo Pecorini, accompagnata dalle musiche originali di Alessio Rinaldi.

Lo spettacolo è un omaggio della compagnia fiorentina al Poeta dalla Blusa Gialla, dove viene indagato il rapporto che legò per quindici anni Majakovskij a Lili Brik, icona dell’Avanguardia russa del ‘900, e a suo marito, Osip. Un rapporto che si rivelò come il più spregiudicato e radicale «tentativo amoroso» mai compiuto da un poeta, o forse, più semplicemente, da un uomo.

Majakovskij conobbe Lili il 7 maggio 1915 e non tardò a innamorarsene; dalle circostanze sarebbe potuto nascere un banale triangolo amoroso o un borghese ménage a trois, ma ne nacque invece una vicenda di inedita, struggente intensità e purezza. Lili, pur ricambiando l’amore del poeta, non ingannò né abbandonò il marito; lei e Majakovskij lo coinvolsero nel fervore, intellettuale oltre che sentimentale, della loro passione. E Osip, da giurista e commerciante che era, divenne critico ed editore del rivale, e uno dei più brillanti animatori della vita letteraria russa nell’epoca d’oro dell’avanguardia futurista e formalista. Un amore tormentato, quello tra Majakovskij e la Brik, che non si spense definitivamente neppure con il suicidio del Poeta nel 1930.

Gli attori raccontano con parole, versi e immagini questo strano incontro. Il regista Ascoli, avvalendosi anche delle musiche di Alessio Rinaldi e delle scene e costumi di Sissi Abbondanza, parte da diari, interviste, poesie per evidenziare i tanti punti in comune tra le loro esistenze (anche Lili morì suicida seppur in tarda età) e il tormento delle loro esistenze vissute in anni che, dopo la Rivoluzione d’Ottobre, videro la nascita dello stalinismo; inoltre viene messo al centro dello spettacolo i due mesi di separazione tra Volodia e Lili (dicembre 1922 – febbraio 1923), un distacco che non si ricompose più nella sua totalità e bellezza. Nello spettacolo emergono così tre persone straordinarie, piene di amore, ricche di umanità e contraddizioni, desiderose di superare la quotidianità nella condivisione della creazione…mentre comunque affiorano gelosie, desiderio di coccole, necessità di centralità.

Prosegue la rassegna la settimana successiva con “L’altro giorno” di Teatro Elettrodomestico, un’anteprima esclusiva di teatro di figura che prenderà vita sabato 20 ottobre alle ore 21:00 dopo un percorso di residenza artistica presso il piccolo teatro bibbienese.

Teatro Dovizi Via Rosa Scoti Franceschi 21 52011 Bibbiena (AR)

Ingresso € 10

Info e prenotazioni: 379 1425201 (anche sms e WhatsApp) nata@nata.it

 

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