Nel corso della seduta di venerdì 08.08.2014, il Consiglio Comunale di Poppi, ha approvato, con il voto contrario dell opposizione, tra gli altri punti all’ ordine del giorno, il bilancio preventivo per l’esercizio finanziario 2014 ed il
bilancio pluriennale per gli anni 2014-2016. Due sono gli argomenti che meritano uno spunto di riflessione. La politica fiscale messa a regime, che seppur influenzata dai minori trasferimenti dello Stato (peraltro il governo degli annunci parrebbe averci traghettato fuori dalla
crisi; veri marziani sulla Terra), è tra le più oppressive dell’intera vallata del Casentino ed il futuro dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino, entenato in fretta e furia con l’intento di salvaguardare i lavoratori in forza all’ex Comunitá Montana e di ridurre i costi dei servizi associati, obbiettivi entrambi mancati.
Primo, non si può sottacere il fatto che ogni Comune della vallata del Casentino (per quelli che hanno già approvato gli impegni economici) abbia avuto il medesimo desolante panorama: poche risorse disponibili, minori entrate, la crisi che attanaglia le famiglie. Ma la risposta che ci aspettavamo dal nostro Comune, non è quella sperata.
Abbiamo davanti agli occhi un Comune che si comporta da mero esattore e che non da speranza di crescita ai propri cittadini, per non parlare delle imprese. Non è mai retorico ricordare che Poppi è uno dei Borghi più belli d’Italia, tanto bello, quanto oggi sempre piú desolato. Quali prospettive di crescita per i prossimi anni? Silenzio. Solo il rumore dei numeri: addizionale comunale Irpef ancora ai massimi livelli, record provinciale con uno 0,80 ed una franchigia per i redditi, al lordo di 13.000 Euro (un operaio medio la supera a piè pari). Imu,
tasi, Tares, tra le più oppressive di tutto il Casentino. Nessuna revisione degli strumenti urbanistici. Ricordiamo che vi sono aree nel territorio soggette a vincoli pre-bellici. Un Comune che con miope ostinazione prevede di incamerare utili da improbabili vendite di beni appartenenti al suo patrimonio immobiliare; su tutte spicca il caso dell’ex Onpi, che scollegato dal contesto economico-naturalistico in cui è collocato (rammentiamo il confinanate campo da golf), si stima di poterne realizzare utili per 3.500.000 Euro (!!!), 2.000.000
dei quali destinati all’ abbattimento dei mutui contratti, risultato: zero acquirenti.
Il tutto nella cronica mancanza di visione verso il futuro, per un Comune concentrato (a fatica) nel mantenere il sempre piú povero esistente.
Da qui il secondo tema in premessa. Se come riferitoci la sostenibilità della spesa per servizi già dati in gestione (acqua, rifiuti, ecc…) di un piccolo Comune come Poppi è ormai una chimera, che sia giunto il momento di domandarci se l’Unione, come pensata anni orsono, sia già fallita? Abbiamo preso coscienza che da qui a breve saremo costretti a pagare aumenti tariffari sui rifiuti ben difficilmente sostenibili nel contesto dell’ attuale gestione? Sull’ acqua siamo certamente preparati!
Un percorso a metà non è mai una tappa e nemmeno un arrivo. Prendendo atto che di aiuti dall’alto non ne verranno ai piccoli Comuni, ė di tutta evidenza che solo dal basso potranno essere recuperate le risorse di contrasto alle sfide che il tempo ci pone. Tutti ricordiamo il tessuto economico del Casentino che avevamo: fatto di artigianato fiorente, con floride imprese ed un commercio diffuso. Solo un folle potrebbe oggi pensare di recuperare con ostinazione quel passato, che certo merita tutela.
Diverso ė il terreno, altro lo sviluppo.
Nuove tecnologie, ambiente, recupero del patrimonio edilizio, agricoltura, turismo, valorizzazione del patrimonio naturalistico, fruibilitá delle frazioni, che da autentichi gioielli sono un trampolino verso la scoperta di antichi sapori, questo il minimo comune denominatore su cui incanalare le energie. I cittadini ci richiamano con urgenza a trovare soluzione ai poblemi che sono all’ ordine del giorno, molti dei quali di origine sovranazionale. La politica,
quella vera, ha il compito, ora, di dare Risposte e speranza. Un Casentino veramente unito, è inevitalbente una, se non l’unica soluzione. Tutti lo
pensano; solo che per i motivi più diversi ancora pochi lo dicono apertamente. Ci aspettiamo una presa di responsabilità, in primis dal PD, che ha la forza, di imprimere un’ accelerazione verso il cambiamento, ma anche un’informazione corretta e trasparente sull’ argomento.
La Lista Civica Poppi Libera, da opposizione costruttiva, non mancherà di dare appoggio a tutte quelle iniziative che si pongano nella direzione di rappresentare una svolta politica verso la fusione dei comuni casentinesi. Di per certo, questo, non ė più il tempo delle parole, ma dell’ azione, ai cittadini il compito di valutare i loro amministratori.
Lista Civica Poppi Libera