fbpx
4.4 C
Casentino
sabato, 20 Aprile 2024

I più letti

Due sabati in cui si parla del nostro territorio

Sabato 14 maggio al Castello dei Conti Guidi “Memorie di un fiume in piena”. Per il ciclo “Schegge di memoria – storie e vita quotidiana dagli archivi del territorio aretino”, sabato 14 maggio a Poppi incontro sul tema “Alluvione 50 – memorie di un fiume in piena”. Mezzo secolo fa, l’alluvione che il 4 novembre 1966 portò morte e distruzione a Firenze colpì duro anche in Casentino. Oggi l’iniziativa “Schegge di memoria” riporta ai giorni nostri i ricordi di quel mondo, attraverso una serie di iniziative sparse in tutto il territorio provinciale, a cura delle biblioteche e mediateche della Rete Documentaria Aretina. Sabato alle 18 nel salone del Castello dei Conti Guidi di Poppi, verrà riscoperto il materiale di quella calamità, con immagini dall’Archivio della Banca della Memoria dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino. L’iniziativa è ad ingresso libero, e fa parte della serie di eventi promossi in questo mese di maggio per scoprire e valorizzare il patrimonio archivistico conservato nelle biblioteche della Rete Documentaria Aretina (www.retedocumentaria.arezzo.it).

“Questa storia nasce da vecchie carte accatastate in un magazzino, ma anche da una grande operazione imprenditoriale: era il 1998 e la “Corà Domenico & figli”, società specializzata nell’industria e commercio di legnami, acquisiva il controllo della Fratelli Feltrinelli, fino ad allora suo maggiore concorrente. Qualche anno più tardi, in mezzo a cumuli di bolle, fatture e lettere commerciali aride e ormai inutili, Enrico Scalori, presidente della Intercontinentale Carinzia Legnami, trova un volume rilegato in pelle con scritto a rilievo “Ditta Fratelli Feltrinelli. Disboscamento abetine demaniali della Toscana. Stabilimento ausiliario di Camaldoli”. Possiamo immaginare la curiosità messa in moto da quella pesante copertina e la sorpresa, se non l’emozione, di vedere fotografie di un mondo scomparso, ma su cui siamo radicati, le macchine della segheria, la decauville, funivie a tralicci, tagli a raso di abeti su intere pendici, operai arrampicati su cataste di legno, bovari con tronchi a strascico o su carri. Si tratta di 42 immagini in bianco e nero… che si riferiscono ai cosiddetti tagli di guerra realizzati nel periodo 1915-1918.” Questa la descrizione con cui Simone Borchi apre un suo articolo sull’incredibile materiale rinvenuto e di cui ci parlerà sabato 21 Maggio alle ore 21 presso la Saletta comunale di Bibbiena. Non mancate, una grande occasione per scoprire un passato delle nostre foreste sconosciuto a molti.

Ultimi articoli