di Anselmo Fantoni – Questo mese incontriamo un personaggio di Rassina, Samuele Cantore, impegnato come Presidente dell’associazione che ne cura il famoso Carnevale, ci offre un piatto semplice, mediamente veloce ma sicuramente appagante per gli amanti dei primi piatti. Ricordo quando d’estate mia nonna lo faceva, più leggero diceva e si sta meno sul fuoco. Sapori d’infanzia ma che a volte ritornano alla ribalta ricordando il bel tempo che fu.
La tua passione per la cucina è nata durante la pandemia o viene da più lontano?
«La passione per la cucina viene da molto lontano, sin da ragazzo sono stato affascinato dalla cucina e da tutto quello che ci ruota attorno. Gli odori, i rumori, i colori, le risate, gli sfottò, la cucina è un mondo che si accende lentamente, esplode furiosamente e poi, di solito, lascia il posto a l’allegria dei commensali. Una vera goduria.»
Di solito, quando avete ospiti cucini tu o tua moglie? Lei supervisiona o collaborate?
«Quando abbiamo ospiti cucino quasi sempre io e mia moglie collabora attivamente, le donne sono più precise e sono delle osservatrici fantastiche, tante volte mi ha salvato da disattenzioni e sbagli, se vuoi capire se una coppia è affiatata veramente i fornelli sono un banco di prova eccezionale.»
Cosa provi mentre cucini?
«Cosa provo mentre cucino? Una sensazione di relax e divertimento. Non duro fatica ai fornelli.»
Sei autodidatta o qualche parente o amico ti ha introdotto all’arte culinaria?
«Amo sperimentare, la cucina è arte pura, tutti coloro che si cimentano in questa attività mettono il loro estro, la loro personalità. Non esiste cuoco che non sperimenti, ma alcune tecniche vanno acquisite e anche io ho il mio insegnante personale, Il Maestro in questo caso, è mio fratello che oltre ad essere un bravo chef adesso gestisce una macelleria-rosticceria a Talla.»
Qual è il tuo piatto preferito? Quale quello che ami preparare?
«Piatto preferito? Pasta forever condita come ti pare. Quello che amo preparare è la carbonara da me rivisitata, magari ne riparliamo in una futura ricetta.»
Maltagliati al sugo di groppa di maiale
Ingredienti per 4 persone:
500 g di macinato di groppa di maiale
400 g maltagliati pasta fresca
2 cipolle
2 coste sedano
1 carota
2 rametto rosmarino
Sale e pepe
Olio extra vergine
Mezzo bicchiere vinsanto
Parmigiano grattato
Preparazione
Tagliare le cipolle il sedano e la carota a cubetti piccoli
Mettere in una casseruola gli odori e 3 cucchiai di olio. Far rosolare con aggiunta di rosmarino. Quando sono ben rosolati togliere il rosmarino e aggiungere la carne di maiale. Quando la carne sarà ben rosolata sfumare con mezzo bicchiere di vino santo. Far evaporare e spegnere il fuoco. Cuocere i maltagliati in abbondante acqua salata. Scolare la pasta al dente e finirla di cuocere nel sugo con due mestoli di acqua di cottura della pasta. Quando l’acqua sarà asciugata impiantare la pasta e spolverare con parmigiano grattato… Buon appetito!