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sabato, 20 Aprile 2024

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Miniconf per la sostenibilità

di Francesca Corsetti – Parlare di sostenibilità, promuoverla e agire in funzione di uno sviluppo sostenibile non è mai stato così importante e urgente come in questo momento storico, sia per le aziende che per i singoli individui. Quello dello sviluppo sostenibile è un concetto dinamico e, oltre al principale significato a cui viene ricondotto, l’ecologia, citando Treccani, «implica un benessere (ambientale, sociale, economico) costante e preferibilmente crescente e la prospettiva di lasciare alle generazioni future una qualità della vita non inferiore a quella attuale».

La sostenibilità non mira solo alla riduzione dell’impatto ambientale dell’uomo e delle imprese sul pianeta; il tema della transizione energetica, ad esempio, è diventato ancora più urgente viste le implicazioni geopolitiche, ma mira a trasformare la società, le aziende e gli individui per garantire prosperità e salute a trecentosessanta gradi. Ci siamo quindi chiesti che cosa sia la sostenibilità aziendale, come si promuove e come si affronta nel concreto questo tema. Ne abbiamo parlato con Sara Bendinelli, Responsabile Comunicazione & PR Globale di Miniconf.

Miniconf, eccellenza casentinese e italiana, è un’azienda leader nel settore dell’abbigliamento 0-16 anni, con i marchi di proprietà Sarabanda, Minibanda, iDO e Dodipetto, a cui recentemente si sono aggiunti i marchi in licenza Superga Kidswear e Ducati. Miniconf viene fondata nel 1973 – festeggeranno i cinquant’anni di attività il prossimo anno – dall’attuale Presidente e Cavaliere del Lavoro, Giovanni Basagni.

Il mercato di riferimento è quello italiano, ma l’azienda è presente anche all’estero, soprattutto in Spagna e nel Regno Unito, è in crescita anche in Portogallo e Grecia e, fino a febbraio 2022, la Russia era la loro prima filiale. Oggi Miniconf è un’impresa che occupa circa 350 persone, tra personale di sede, punti vendita di proprietà e filiali estere. Da più di vent’anni, Miniconf si impegna a tutelare l’ambiente, monitorando il proprio impatto ambientale, creando nuove proposte e ricercando sempre un miglioramento. Conosciamo già alcuni progetti di Miniconf per il sociale, come l’iniziativa per Little Dress for Africa, in cui hanno sostenuto l’organizzazione toscana «donando capi cuciti dalle nostre sarte e dalle loro allieve in occasione di corsi di cucito che avevamo promosso internamente. I capi erano destinati ai bimbi dello stato del Benin, nell’Africa Occidentale.»

Sappiamo anche, però, che Miniconf si è distinta sul panorama italiano già nel 2021, rientrando nella top 100 delle aziende che si sono contraddistinte per sostenibilità del Sustainability Award.

Ci può spiegare di che premio si tratta? «Il Sustainability Award è un riconoscimento promosso da Credit Suisse Italy e Kon Group che premia le aziende italiane che si sono contraddistinte in termini di sostenibilità. La partecipazione al premio, quest’anno alla sua seconda edizione, prevede la compilazione di un questionario strutturato su tutti gli aspetti ESG, quindi di sostenibilità ambientale, sociale e governance dal momento che, coerentemente, la valutazione dell’impegno dell’impresa tocca tutti gli aspetti rilevanti in termini di sostenibilità intesa in senso allargato. La partecipazione al premio è stata per noi un’occasione per riflettere, una volta di più, sul nostro percorso in termini di sostenibilità, per valutare ambiti di miglioramento e ulteriore crescita».

Quali sono, nel concreto, le iniziative di Miniconf che vengono valutate per il Sustainability Award? «Controlliamo la durabilità tramite test di laboratorio e ricerche sul campo. Capi più duraturi limitano spreco e inquinamento, e il presupposto necessario affinché i capi durino nel tempo è un’alta qualità. Il binomio sul quale abbiamo puntato e investito molto negli anni, qualità e durabilità, costituisce ancora oggi un punto fermo, uno dei fondamentali che ci impegniamo a tutelare. Crediamo in una moda Animal Friendly​: i nostri capi sono privi di pelliccia e pelle di origine animale, abbiamo inoltre rinunciato alla piuma d’oca per le imbottiture dei nostri giubbotti, senza rinunciare al comfort e al calore! ​Dal 2020 siamo membri di BCI, Better Cotton Initiative, la più grande organizzazione internazionale impegnata nel promuovere la diffusione di un cotone più sostenibile, sia per l’ambiente, che per le comunità coinvolte. Il cotone è in assoluto la fibra più diffusa nei nostri capi. Ci siamo presi l’impegno di rendere il 100% del nostro cotone più sostenibile entro il 2025 e stiamo aumentando la percentuale di cotone Better Cotton presente nelle nostre collezioni stagione su stagione. Realizziamo test chimici e meccanici sui capi perché la salute e il benessere dei bambini e dei ragazzi che indossano i nostri capi è una nostra priorità.

Questo è un aspetto particolarmente delicato per noi che realizziamo abbigliamento per bambini, a cui dedichiamo molta attenzione. La carta dei nostri materiali di comunicazione proviene da foreste gestite responsabilmente. Abbiamo ridotto l’utilizzo di plastica nel packaging dei prodotti e nei materiali di allestimento e abbiamo aumentato la quota di plastica riciclata, che è utilizzata, ad esempio, in tutte le nostre grucce, così come nelle buste che contengono alcuni nostri capi. L’80% della nostra forza lavoro è femminile. Abbiamo orari flessibili, che favoriscono l’equilibrio vita – lavoro. Abbiamo sostenuto la scuola del comune di San Piero, per l’attivazione di un tempo pieno integrato di qualità, e l’apertura, nel 2010, dell’asilo nido “Il magico boschetto”, per completare l’offerta formativa dedicata ai più piccoli e sostenere le famiglie dei dipendenti e del territorio che ci ospita. Sosteniamo Special Olympics e lo sport come educazione all’inclusione. Nel 2019 e nel 2020 abbiamo attivato dei programmi di collaborazione con le scuole dell’infanzia e primarie d’Italia, con l’obiettivo di promuovere l’educazione ambientale. Sensibilizziamo i nostri partner sulle tematiche etiche ed ambientali. Infine, attiveremo a breve un piano pluriennale di audit sociali e ambientali che coinvolgerà la nostra catena di fornitura».

Molto interessante è la vostra collaborazione con Treedom, un’azienda italiana che, tramite la propria piattaforma online, permette a chiunque di piantare alberi in giro per il mondo. Sulla loro piattaforma avete creato il vostro progetto “la Foresta di Miniconf”, un’iniziativa recente e attuale. Come nasce e di cosa si tratta? «Nel 2022, consapevoli dell’importante ruolo delle foreste, noi che siamo nati e lavoriamo tutt’ora ai margini di uno dei più bei Parchi Nazionali, abbiamo deciso di intraprendere un nuovo cammino a fianco a Treedom dando vita in Kenya alla “Foresta di Miniconf”. Ogni albero è custodito da una delle persone di Miniconf e dai loro bambini. Ad ogni compleanno di un dipendente, o di uno dei suoi bambini, Miniconf regala infatti un albero della nostra Foresta. Un segno del nostro impegno, rispetto ed amore per l’ambiente, unito al desiderio di trasmettere questi valori soprattutto ai bambini, il futuro del nostro Pianeta. Il nostro obiettivo principale è infatti sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni, partendo dai nostri bambini!».

Sappiamo che ci sono progetti realizzati e in preparazione anche in merito alla produzione di energia. Sa dirmi qualcosa di più? «In località Ferrantina abbiamo realizzato il nostro “eco-magazzino” un edificio industriale di 2.800 mq realizzato con tecnologia prefabbricata di classe A dal punto di vista di performance energetica. Si tratta di uno stabile adibito a un’attività produttiva che vanta un impatto zero per l’ambiente, non produce emissioni di CO2 e non sfrutta energia inquinante. La dispersione energetica è contenuta grazie alle pareti coibentate e al pavimento radiante. È presente, inoltre, un impianto fotovoltaico integrato nella copertura del tetto, per garantire una perfetta armonizzazione con l’ambiente circostante. L’impianto produce energia sufficiente a garantire una completa auto-alimentazione dell’immobile e a fornire energia anche per gli altri stabili di proprietà dell’azienda. Stiamo valutando in questi mesi ulteriori progetti, rispetto ai quali non possiamo al momento anticipare nulla».

In linea, quindi, con una nuova prospettiva di sviluppo sostenibile, il modello di business che Miniconf propone si concentra sulla ricerca dell’equilibrio tra impresa e valori, con al centro, naturalmente, i bambini: «vogliamo dar vita per loro a qualcosa di bello, confortevole e sicuro, rispettando l’ambiente e le risorse».

Seppur con la consapevolezza di poter migliorare e con la volontà di farlo, «sappiamo però anche che ciò che più conta, al di là dei proclami, è tenere fede al percorso intrapreso con costanza e massima trasparenza. Per questo motivo, anche in futuro, ci porremo sfide reali, che ci impegneremo a gestire con concretezza, monitorare e dichiarare al momento opportuno».

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