di Fiorenzo Rossetti – Vi sono territori che vengono definiti “luoghi del cuore”. Paesi, zone storiche e paesaggi naturali che hanno la capacità di donare fortissime emozioni al visitatore; tanto forti da attivare i sentimenti più puri, quelli che lasciano una forte impronta nell’anima e nel cuore.
Il Parco delle Foreste Casentinesi rappresenta certamente un “luogo del cuore” per tante persone. Uno di quei posti di cui, per l’eccezionale bellezza, armonia e senso di pace, ti innamori a prima vista e ti porti dentro per tutta la vita. Più insospettabile è invece un altro ruolo di questo Parco; al pari di uno sfondo scenico perfetto per opere teatrali romantiche, ha contribuito a creare occasioni di incontro e innamoramento per tante generazioni di donne e uomini che da queste parti sono passati. Per tanti ragazzi l’occasione di conoscere il partner della propria vita è stata un campo parrocchiale o scout, oppure per altre persone una escursione in gruppo con amici, un pic-nic in compagnia, o ancora un evento di studio e ricerca scientifica.
La natura dei luoghi del Parco è piena di elementi legati al mondo romantico. Una, per così dire, “Natura di cuori”, capace di far innamorare e unire molte coppie di persone; insospettabile e sottovalutato lato tenero, sentimentale e appassionato del Parco. Difendere l’ambiente naturale e la complessità della sua biodiversità, assume quindi significati e motivazioni ancora più ampi. Conservare la natura, oltre ad avere implicazioni etiche a favore delle forme di vita che la compongono, oltre a donarci stabilità del clima, ossigeno per respirare, acqua da bere, cibo per sfamarci e tante altre risorse naturali, ci regala la complicità necessaria per farci connettere al cuore delle persone e consentirci di liberare i più puri sentimenti d’amore. E ora un poco scusatemi. Vorrei condividere con tutti voi, lettori di questa rubrica, il mio racconto.
Il racconto di chi si è innamorato di questo Parco nazionale ancora prima che fosse Parco già lo avete intuito, ed ora quello di chi in questo Parco, in un giorno di questa estate, in compagnia di una donna bellissima e ricca di dolcezza e purezza d’animo, cullati tra maestosi alberi, è riuscito a farsi coinvolgere dall’armonia di questi luoghi a tal punto da vedere scoppiare tra le proprie mani un amore senza precedenti al mondo. È il coraggio di mostrare questi sentimenti e di vedere le cose col cuore che rende gli uomini speciali. L’amore è un sentimento importante.
L’amore deve guidare le scelte di ogni parte della nostra società. Pensare col cuore è agire bene. Mi piacerebbe vedere spuntare, tra i numerosi cartelli informativi a carattere turistico-ricreativo e scientifico che costellano il Parco, qualcuno a tema romantico. Creare percorsi della “natura di cuori” e identificare luoghi in cui liberare l’anima, aprire i propri sentimenti e “rischiare” di innamorarsi della persona che si ha al proprio fianco.
“Andate nel Parco! Ne tornerete innamorati!”. Questo potrebbe essere lo slogan di una ipotetica campagna di comunicazione che punta al doppio significato dell’innamorarsi di questi luoghi e in questi luoghi.
(Rubrica L’ALTRO PARCO Sguardi oltre il crinale di Fiorenzo Rossetti)