di Mauro Meschini – Un comunicato stampa del gruppo «Poppi nel Cuore» arrivato anche al nostro giornale, ha reso nota la situazione critica che si è creata per il trasporto scolastico a Badia Prataglia. Senza aggiungere molto di più abbiamo pensato di chiedere direttamente a Giovanna Tizzi, oggi consigliera di minoranza nel Consiglio comunale di Poppi e, nella precedente Giunta di Carlo Toni, assessora alla pubblica istruzione e alle politiche sociali, cosa sta succedendo in merito a questa delicata questione.
Proviamo a fare una sintesi di quanto successo, con una gara indetta in ritardo, che comunque è andata deserta, poi un prolungamento di un contratto per garantire il servizio che però risulta abbastanza oneroso… «Il 30 giugno 2025 è scaduto l’appalto del servizio di trasposto scolastico affidato con determina n. 541 del 31.05.2019 al Consorzio Tiemme Spa/C.T.P.2003 Consorzio Trasporto Persone (P.I.02046440513) di Arezzo. Con la determina n.1259 del 17.07.2025 dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino si dispone di dare avvio al procedimento per l’individuazione della ditta/e a cui affidare il servizio di trasporto scolastico del Comune di Poppi per la durata di anni 3 (periodo settembre 2025/giugno 2028, con eventuale opzione di proroga fino a giugno 2030). Dal verbale della seduta della CUC del 21.08.2025 inerente l’apertura del plico elettronico contenente la documentazione amministrativa si evince che non è pervenuta alcuna offerta e pertanto la procedura viene dichiarata deserta. A questo punto l’Amministrazione comunale decide di prorogare, in accordo con il Consorzio TIEMME, una parte del servizio scuolabus fino al 21.12.2025 e comunque fino alla conclusione dell’iter procedurale (sottoscrizione del nuovo contratto d’appalto), per l’affidamento del servizio di cui trattasi mediante una nuova gara d’appalto Nella suddetta proroga però non è compreso il servizio di scuolabus per i plessi scolastici di Badia Prataglia. Durante il consiglio comunale del 29 settembre 2025, ho presentato a nome del gruppo «Poppi nel Cuore» un’interrogazione a risposta scritta e durante il dibattito il Sindaco ha dichiarato che il motivo per cui la gara è andata deserta è il costo che è cresciuto tantissimo e di fatto esiste una situazione di monopolio e quindi sta cercando soluzioni diverse, ma di fatto sta solo tagliando il servizio. La prima criticità che evidenzio è il ritardo della pubblicazione della gara per l’affidamento del servizio del trasporto scolastico nel Comune di Poppi che è avvenuta solo il 17 luglio, in estate inoltrata. Potevo capire lo scorso anno, poiché erano entrati in carica da poco, ma ora non è plausibile. La seconda criticità è che essendomi occupata in precedenza (ricordo anche durante la pandemia) del servizio di trasporto scolastico non ho mai rilevato queste criticità. Non è questione di monopolio ma semplicemente, come per altre gare, in un territorio di aree interne le aziende che si occupano di determinati servizi sono poche».
Questa vicenda può essere causata dal fatto che il Comune di Poppi ha scelto da tempo di affidarsi a gestioni esterne? Perché in questi anni si poteva aver scelto di acquistare pulmini e assumere autisti… «Non credo, basti guardare che tantissimi enti locali hanno affidato esternamente il servizio. Ma quello che ci tengo ad evidenziare è la scelta che come Amministrazione avevamo perseguito, cioè quella di offrire un servizio capillare per tutte le frazioni a costo contenuto. Avendo un territorio molto vasto e pagando il servizio a Km è ovvio che per le casse comunali sia un impegno importante (circa il 14% del costo è sostenuto dalla contribuzione degli utenti, il resto è bilancio comunale). Ma è una scelta politica, garantire un servizio capillare per tutte le frazioni e per tutti gli ordini scolastici, ad un costo contenuto. La qualità dei servizi ai cittadini è uno dei tratti qualificanti e distintivi che deve guidare un’Amministrazione comunale soprattutto nelle aree interne al fine di contrastare le dinamiche di spopolamento. Lo ripeto è una scelta legittima ma politica: si preferisce investire acquistando all’asta due lotti di terreno in via Aldo Macconi a Ponte a Poppi (se si sommano tutti i costi per acquisto, iva all’inizio non conteggiata, etc, si arriva all’importo annuale del costo che il Comune mette per il trasporto scolastico). Per me un ente pubblico si amministra per il bene comune e non per far cassa, questo non vuol dire avere un bilancio in rosso. Aggiungo la strumentalizzazione utilizzata dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Lorenzoni sulla situazione economica del Comune lasciata in eredità, che viene utilizza per giustificarsi. In realtà si è trovato con tanti progetti vinti e con un Avanzo libero (anno 2024) pari a 347.000 euro. Inoltre la rinegoziazione dei mutui contratti a partire dagli inizi degli Anni 2000 porterà risparmi nei cinque anni dell’attuale mandato amministrativo per 635.642 euro e garantiranno benefici economici fino al 2034. Per quanto riguarda i bandi vinti i cui progetti sono in itinere: palestra comunale, parcheggio di Poppi, centro Polifunzionale di Ponte a Poppi, ex ospedale di Poppi dove è stato attivato lo spazio CU.RA. – Curiamo la Cultura, ampliamento dell’asilo nido, abbattimento delle barriere architettoniche al Castello tramite l’installazione di un ascensore, riqualificazione dell’area camper nel parcheggio della Crocina, co-housing ex ONPI ad oggi delocalizzato e progetto Abitare ex Onpi di cui a breve sapremo la bella notizia».
Tornando al problema del trasporto scolastico a Badia Prataglia e visto la situazione di emergenza che si è creata c’è stata la mano tesa della Pro Loco… «La scelta alternativa della Giunta guidata dal Sindaco Lorenzoni è stata allora di stipulare una convenzione per l’affidamento di attività inerenti ai servizi sociali da svolgersi nella frazione di Badia Prataglia ai volontari della Pro Loco Badia Prataglia APS tramite un pulmino a nove posti, riconoscendo un importo mensile di 1.500 euro (la convezione è stata modificata dopo il consiglio poiché conteneva un errore). Oltre a ricordare come i servizi sociali siano di competenza dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino e non direttamente del Comune di Poppi, sottolinea come non si tratti più di trasporto scolastico e chiediamo dunque che, al momento della pubblicazione della nuova gara, venga previsto il reinserimento di questo servizio anche per Badia Prataglia. Ringraziamo, ovviamente, la Pro Loco per la disponibilità a svolgere un servizio ampio per i bisogni del loro paese ma si tratta di un’attività ben diversa dal servizio di trasporto scolastico».
Come ha detto nel comunicato il servizio scolastico, soprattutto nel nostro territorio, è parte del diritto all’istruzione. Su questo si dovrebbe investire pensando a un’organizzazione che garantista a tutti i bambini e ragazzi che lo usano di avere il servizio migliore… «Assolutamente sì, l’ho detto prima, soprattutto nelle aree interne questi servizi devono essere garantiti, accessibili ed equi. Occorre rivolgere reale attenzione ai territori montani con risorse e progetti per contrastare i rischi di spopolamento, per mantenere la presenza della scuola a Badia Prataglia e per continuare a garantire servizi importanti per famiglie e cittadini. Vorrei ricordare che circa un anno fa, l’Amministrazione Lorenzoni interruppe il servizio di aiuto ai compiti svolto presso il circolo Kontagio di Ponte a Poppi da due educatrici professionali e da un gruppo di volontarie e la principale argomentazione fu “l’Amministrazione prevede una notevole economia di spesa che sarà investita nel trasporto scolastico ed extra scolastico”. La logica del risparmio sui servizi alla persona non va bene. L’Amministrazione deve agire per non lasciare indietro nessuna/o».
Ma a questo punto come se ne esce? Pensabile che il servizio scolastico a Badia e comunque a Poppi abbia questi problemi? «Abbastanza facile, ma serve la volontà di una scelta politica che guarda ai servizi pubblici per tutti/e: considerare anche Badia Prataglia nella nuova gestione del trasporto scolastico e utilizzare la Convezione con la Pro Loco per i servizi di comunità ad esempio per facilitare la adesione al nido per nuclei familiari che non possono avere auto a disposizione, oppure accompagnamenti su bisogni specifici dei residenti etc, tutto ciò coordinato con i servizi sociali».


