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lunedì, 29 Aprile 2024

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I giovani di Serravalle

Ci sono storie che sono dei manifesti di intenti, che ti si annidano dentro e non ti vogliono abbandonare. Piccole storie, certo, di piccoli paesi, ma grandi in ciò che esprimono. Ci troviamo a Serravalle, il paese montano del territorio di Bibbiena, uno degli avamposti più antropizzati del Parco Nazionale delle Foreste casentinesi, dove un gruppo di giovani ha deciso di riprendersi in mano il proprio futuro, qui e ora.

Così lo scorso 22 Gennaio, 20 giovani tra i 18 e i 30 anni, hanno deciso di costituirsi in associazione (Associazione Sportiva Serravalle) con molti obiettivi: riunire un paese diviso, farlo crescere materialmente e culturalmente, offrire ai più giovani opportunità di socializzazione, ma soprattutto motivi per restare. Accanto alla gestione del campetto da calcio polifunzionale del paese, le attività messe in campo – per usare un’espressione consona al clima sportivo – sono molteplici e mirano a formare, intrattenere, coinvolgere e far crescere un paese che merita davvero di pensare in grande.

Sotto questi presupposti sono nate progettualità interessanti, anche socialmente, come lo spettacolo dal titolo molto significativo “Il Grande show”, scritto, realizzato ed interpretato da tutti i venti giovani che costituiscono l’associazione: “L’intento era quello di costruire qualcosa che potesse farci esprimere personalmente, dando fiato, corde e parole alle nostre passioni e professionalità. Tra noi ci sono bravi cantanti, ottimi sceneggiatori, eccellenti disegnatori, cabarettisti molto dotati… insomma lo spettacolo è nato da ciò che siamo e da ciò che sappiamo o amiamo fare. Ognuno il suo, valorizzando al massimo tutti. Lo spettacolo è un po’ la metafora di questo nostro percorso, fatto per il paese e per il nostro futuro in questo luogo”, commenta il Presidente Gianluca Cordovani.

Parole che non scivolano addosso, al contrario rimangono impigliate nell’animo di chi assiste da anni alla continua emorragia demografica che caratterizza certe zone della nostra montagna. Ecco il motivo principale per il quale l’amministrazione comunale crede in questi giovani, crede ai loro occhi pieni di speranza, e ai loro progetti carichi di entusiasmo. Per non spengere tutto questo fuoco sacro, la Giunta li sta sostenendo anche per intraprendere un nuovo percorso, funzionale ad un rilancio turistico e culturale del borgo, ossia la riapertura al pubblico dell’antica torre di avvistamento realizzata nel 1305. Riapertura che per la nuova associazione significa soprattutto eventi culturali, rievocazioni, visite guidate.

Una voglia di fare che non perderà colore con l’arrivo dell’inverno, stagione per la quale il gruppo si sta preparando in maniera fantasiosa per creare ancora più coesione e divertimento.

L’ostacolo a tutto questo non può essere il divario generazionale, per il semplice fatto che in ogni società evoluta che vuole accogliere le sfide del futuro, gli anziani prima stanno davanti, poi accanto e infine si mettono dietro ai propri giovani, per sostenerli nel loro cammino. Speriamo sia così anche per questa perla preziosa del territorio di Bibbiena.

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