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sabato, 27 Aprile 2024

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Tre anni di sociale a Bibbiena

Quando si parla delle politiche sociali, si parla non solo e non tanto di finanziamenti, soldi e operazioni, piuttosto di un insieme di progettualità che rappresentano il cuore pulsante di un’amministrazione. Le cifre ed i numeri ci servono per inquadrare, in un contesto più ampio, delle operazioni che mirano a dare sollievo a persone in difficoltà, a portare benefici a quella parte fragile della società – che spesso rimane in ombra rispetto, appunto, ai grandi numeri – a portare aiuto concreto a quelle famiglie che si trovano a fronteggiare emergenze quotidiane legate alla disabilità. Parlare di politiche sociali significa, in sostanza, parlare di solidarietà, attenzione, civiltà, presa in cura e quindi crescita in termini culturali per tutti.
Bibbiena dal 2010 ha fatto una scelta: quella di toccare con mano, di conoscere da vicino le situazioni, di controllare “in prima persona” le criticità; in sintesi ha deciso di non limitarsi a pagare delle rate, ma di aiutare delle persone, con un volto, con una situazione specifica, con un presente da organizzare e un futuro da costruire. Una scelta sostanziale di riappropriazione di quella funzione primaria degli amministratori che è quella di mettersi personalmente di fronte al problema e renderne conto. Le cifre che riporteremo, in questo contesto, come già detto, servono dunque solo a guidare una comprensione più approfondita di questo ambito.
Nel triennio 2010, 2011, 2012 il sociale di Bibbiena ha compreso operazioni per un importo pari a circa 1 milione e 300 mila euro. Una cifra consiste e determinante nell’economia generale dell’amministrazione. Già ad una prima occhiata delle schede, si evince che le direzioni su cui sono andati ad incidere progetti ed economie, sono tre e nel triennio non sono mai diminuite in intensità: anziani, disabilità, famiglie in difficoltà. In un periodo di grave crisi come quello che stiamo vivendo, non solo si acuiscono i problemi sociali, ma anche le tensioni.
A questo proposito il sindaco Daniele Bernardini ha così commentato: “Credo che non si possa rimandare oltre il discorso sulle persone straniere che hanno scelto il nostro comune come luogo di residenza, come posto per costruire il futuro dei loro figli. Queste persone hanno portato ricchezza soprattutto in termini culturali, al nostro territorio, dando poi la possibilità alla montagna, di continuare a vivere con forze nuove. Non si può pensare di fare una sorta di “guerra tra poveri”, quando si tratta del sociale. Sicuramente è vero che tra coloro che beneficiano, soprattutto di sgravi in termini di mense, trasporti scolastici ecc, sono persone che vengono da altri paesi; ma questo innanzi tutto, come si vede dalle schede, rappresenta una percentuale irrisoria del contesto del sociale, e secondariamente non significa assolutamente nulla in termini di giustizia sociale. Ribalto il discorso dicendo che esistono delle regole che vengono applicate ugualmente per tutti e in modo equo, pensare di modificarle, significa pensare ad una società ingiusta. Tutti hanno gli stessi diritti e da questa regola aurea non si può prescindere. Chi vive qui da generazioni non può credere di “avere una priorità” su altri. Asserire questo significa sostenere una società non equilibrata. L’amministrazione vigila affinchè tutto venga fatto in termini di giustizia ed equità. Il Casentino ha, inoltre, alle spalle una lunghissima tradizione e cultura di uguaglianza, solidarietà e comunanza. Mi rifiuto di pensare che tutto ciò sia stata solo una effimera bandiera”.

Vediamo nel dettaglio alcuni costi per i singoli servizi.
ASSISTENZA DOMICILIARE. Si tratta di un servizio che Bibbiena ha sempre gestito in proprio. La finalità è evitare l’istituzionalizzazione e l’ospedalizzazione delle persone anziane o disabili, garantendo loro la permanenza nel proprio ambito di vita, promuovere la responsabilità della famiglia, senza peraltro sostituirsi ad essa, contribuire insieme alle altre risorse presenti sul territorio ad elevare la qualità di vita
delle persone e ad evitare il fenomeno dell’isolamento, svolgere attività di prevenzione per consentire un’esistenza autonoma evitando, ritardando o riducendo i processi involutivi fisici- psichici e sensoriali, incentivare l’autonomia delle famiglie a rischio di emarginazione. Il costo del servizio ammonta a 175.934,56 di cui il costo del comune 159.597,25.

SOCIO EDUCATIVI. Questo servizio è rivolto a bambini diversamente abili o che si trovano in situazioni familiari particolari. Il servizio mira ad aiutare questi soggetti nel supporto delle attività quotidiane o, per esempio, nell’espletamento dei compiti scolastici. Il costo del servizio è di 71.869,42 euro di cui del comune 71.630,55.
ASSISTENZA SPECIALISTICA SCOLASTICA. Questo servizio è rivolto ai diversamente abili e garantisce un supporto, attraverso personale qualificato e preparato, all’interno della scuola. Costo del servizio 50.296,54.
INSERIMENTI SOCIO TERAPEUTICI. Si tratta di forme contributive indirizzate a ditte del territorio, che si prestano ad inserire, all’interno del contesto lavorativo, persone con situazioni di disagio. Il costo del servizio 48.856,40 euro.
TRASPORTO SOCIALE MARCO POLO. Il servizio è rivolto ad anziani, minori, diversamente abili e tutte quelle persone residenti nella zona socio sanitaria del Casentino che, per motivazioni diverse, sono in stato di bisogno. L’unica modalità di accesso al trasporto Marco Polo è quella di farne richiesta ai servizi sociali di riferimento.
Spetta, infatti, all’assistente sociale – una volta verificata la sussistenza dei parametri attraverso la presentazione dell’ISEE da parte dell’utente – decidere la gratuità del servizio o la compartecipazione economica (ed in quale percentuale) da parte degli utenti. Il costo del servizio è di 9.772,48 euro, di cui 8.828,36 euro del comune.

INTEGRAZIONE RETTE. Si tratta degli aiuti economici per le rette degli anziani inseriti all’interno delle RSA. Costo del servizio 56.134,74 euro.
CONTRIBUTI. Si tratta dei sussidi economici che vengono elargiti a fronte della relazione dell’assistente sociale oltre che per motivazioni legate ai quadri Isee. Costo del servizio 126.381,00 euro.
EMERGENZE ABITATIVE. Il servizio mira ad offrire alloggio e quindi sollievo temporaneo a nuclei familiari o a singoli in difficoltà. Costo del servizio 27.058,53 euro.
MINORI IN ISTITUTO. Sono compresi in queste cifre gli inserimenti di urgenza in istituto per situazioni familiari difficili. L’amministrazione ha attivato, a proposito di minori, l’innovativo servizio di affidi familiari. Costo del servizio 180.810,43 euro.
INTEGRAZIONE AFFITTI, ACQUA E TARSU. Questi due prospetti possono essere letti insieme, così come la cifra finale di 57 mila euro che in totale riguarda tutte quelle agevolazioni per il pagamento di affitti e utenze, destinate a nuclei familiari in difficoltà.

Per quanto poi riguarda le barriere architettoniche, in tre anni con 11 mila euro erogati dal comune si sono attivati finanziamenti pari a 41 mila euro che sono andati nelle case di coloro che avevano bisogno di infrastrutture adeguate al loro stato di diversa abilità.
A tutti questi prospetti, il cui totale ammonta a 894.409,49 euro, vanno aggiunti i fondi destinati ai 20 utenti bibbienesi che in questi tre anni hanno usufruito dei servizi dei centri diurni, circa 500.000 euro, per un totale di circa 1.300.000 euro.

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