fbpx
16.7 C
Casentino
domenica, 28 Aprile 2024

I più letti

Una storia di buon lavoro. I 50 anni dell’Autodemolizione Corsalone

di Francesca Maggini – Tante volte abbiamo avuto la prova che le piccole-medie aziende sono la spina dorsale del nostro Paese, strutture non troppo grandi, con le spalle larghe però, in grado di resistere ai cambiamenti più duri che l’economia italiana ha vissuto negli ultimi 50 anni, aziende longeve che hanno visto il passaggio di generazione in generazione, nate spesso in anni difficili grazie alla dedizione, al duro lavoro e all’impegno dei propri fondatori. Aziende che, oggi, vanno oltre il passato e investono nel futuro, esempi di lavoro, sacrificio e professionalità costante nel tempo che scandiscono lunghi anni, percorsi di vita e di lavoro che nelle piccole aziende spesso familiari, si intrecciano e giocano un ruolo fondamentale anche per la buona riuscita della propria attività.

Autodemolizione Corsalone è un bellissimo esempio di questo fecondo mondo del lavoro e, a 52 anni dalla sua nascita, ci racconta la sua esperienza.

La vostra storia viene da lontano… quando e come nasce Autodemolizione Corsalone? «La nostra azienda nasce nel 1972 con Agnolozzi Luciano e Celli Osvaldo. L’amicizia fra Luciano casentinese e Osvaldo proveniente da Roma permette l’avvio dell’attività. Osvaldo con un’idea imprenditoriale più ampia in questo settore e Luciano, esperto meccanico, decidono di avviare una piccola impresa, acquistando un terreno al Corsalone e costruendo un piccolo edificio per dedicarsi principalmente all’autodemolizione, recuperando veicoli e trattando pezzi di ricambio. Il 4 gennaio del 1989 entrano a far parte della società i due generi, Luciano Orlandi e Nassini Carlo e così i fondatori lasciano spazio alla nuova generazione e gli permettono di crescere ed ampliare le vedute nel settore dell’autodemolizione. L’azienda comincia ad avventurarsi nel mondo siderurgico, mettendosi in contatto con acciaierie, fonderie e aziende con la quale tutt’ora lavoriamo per il recupero di rottame ferroso e non, rottame da recuperare, lavorare e trasformare nuovamente in materia prima.

Negli anni abbiamo investito molto nella nostra azienda, fiduciosi nel nostro lavoro, nella nostra attività e molto attenti all’ambiente, ci siamo sempre adeguarti al meglio nel totale rispetto delle leggi ambientali, realizzando impianti specifici per il settore come l’impianto di bonifica per togliere liquidi presenti nelle vetture, (olii, benzina, liquido refrigerante) e l’impianto per eliminare gas dai climatizzatori. La struttura si è notevolmente ampliata sono stati realizzati nuovi capannoni, piazzali con pavimentazioni industriali e con impianti per la depurazione delle acque; abbiamo acquistato nuovi macchinari come presse, cesoie, caricatori semoventi, una pesa, un portale radiometrico (per rilevare possibile materiale radioattivo), un impianto fotovoltaico, tutto ciò che si è dimostrato necessario e utile per valorizzare e perfezionare il nostro lavoro.

Nel 1998 è avvenuto il passaggio completo alla seconda generazione, i fondatori, infatti, hanno lasciato l’azienda nelle uniche mani di Luciano e Carlo, fino ad arrivare ad oggi, con la terza generazione dopo che nel febbraio 2021, con l’uscita del socio Carlo Nassini è entrato il figlio Manuel. I cambi generazionali necessari e naturali, come del resto in ogni attività, ci hanno comunque permesso di conservare i nostri valori fondamentali e guardare al futuro con innovazione continua, nuove idee e strategie, che ogni generazione porta con sé, anche nel mondo del lavoro».

La soddisfazione più grande? «In questi anni abbiamo avuto il piacere di avere tante soddisfazioni lavorative, in primis vedere l’azienda crescere, in tutti gli aspetti; sia in termini di ampliamento di spazio sia relativamente agli investimenti. Da sempre pianifichiamo la nostra attività con un occhio rivolto al futuro».

Quanto è importante per un’attività come la vostra, la capacità di adattamento e la disponibilità al cambiamento? «Capacità di innovazione e adattamento, saper fiutare e capire i cambiamenti in atto nel mondo e nel mercato, saper adattarsi prima e cambiare poi, sono elementi fondamentali alla base di ogni attività, compreso la nostra. Ecco così l’acquisto di nuovi macchinari, l’apertura verso nuove realtà di mercato e nuovi mezzi di comunicazione per la vendita delle parti di ricambio online, per esempio».

C’è un progetto o un particolare momento che ha segnato maggiormente la vostra attività? «Sicuramente il momento chiave che ha segnato l’azienda è stato iniziare a commerciare rottame ferrosi e non. Tutto ciò ha portato a cambiare la visione dell’azienda e ad investire concretamente sul futuro. Credendo nel nostro lavoro siamo arrivati ad avere più di 60 cassoni scarrabili, ad instaurare rapporti con officine in tutta la Toscana e a consolidare rapporti commerciali con le più grandi acciaierie italiane».

Sfide e progetti per il futuro… «Un aspetto fondamentale per il nostro settore, in previsione del futuro, è sicuramente il tema ambientale pensiamo quindi a progetti per il trattamento di auto elettriche, ulteriori impianti per trattare anche altri materiali così da potergli dare nuova vita, attraverso una crescita sostenibile». Il Casentino, nonostante le tante difficoltà di ogni giorno, lascia spazio a solide realtà economiche che, a vario titolo, contribuiscono ad essere esempio e monito anche per i nostri giovani che si affacciano al mondo del lavoro per la prima volta.

Ultimi articoli