Bernardini sulle fusioni: “includiamo anche Chiusi o aspettiamo”

“Bibbiena non ha necessità di fare ora e subito la fusione con Ortignano-Raggiolo, non ha necessità assoluta dei fondi, né altre mire politiche per cui accelerare il processo. Visto il risultato delle 1000 firme del Comitato di Chiusi o andiamo ad una fusione a tre o aspettiamo il tempo necessario”.

Il sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini sceglie la strada della chiarezza assoluta sul processo delle fusioni, in risposta “al silenzio e al temporeggiare di tanti” e continua commentando: “La notizia delle quasi 1000 firme raccolte dal libero comitato cittadino di Chiusi della Verna, rappresenta un fatto significativo. I cittadini di questo territorio sono favorevoli al cambiamento, che in questo momento significa fusioni ossia un passo verso un Casentino unico e unito dove a contare siano le persone e non le poltrone. Mentre la società civile dimostra di essere cresciuta e di aver intrapreso un cammino di maturazione, la parte politica traballa e lo fa proprio su quei punti che, al contrario, dovrebbero rappresentare una forza per la nostra valle. Il Casentino deve e vuole crescere e oggi la strada è quella di fusioni che consentano non solo e non tanto risparmi, ma soprattutto efficienza della macchina pubblica”.

Bibbiena Dunque sceglie la via delle fusioni, ma una via che tenga conto soprattutto delle nuove necessità espresse dai cittadini. Parole altrettanto chiare vengono espresse sul fronte dell’Unione dei Comuni: “L’Unione dei Comuni in tutto questo è il terzo incomodo: anche coloro che l’hanno sempre strenuamente difesa, hanno di fatto compreso che non serve un ente sovra comunale per svolgere funzioni che potrebbero essere fatte con accordi tra comuni. Siamo giunti ad un bivio significativo: dalla risposta che la politica darà da qui in avanti a questi quesiti cruciali, potremo capire chiaramente chi davvero è dalla parte del territorio e della sua gente, o chi invece resiste al cambiamento per mantenersi un potere o per tattiche di partito. Noi aspettiamo delle risposte certe, e quindi aspettiamo una presa di posizione chiara anche da coloro soprintendono a questo territorio”.