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martedì, 5 Novembre 2024

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Passo dei Mandrioli: lavori in corso. Diventa strada regionale?

di Francesco Meola – L’anno corrente potrebbe rappresentare la svolta per la viabilità della Strada Provinciale 142 dei Mandrioli. L’arteria di collegamento tra la provincia di Arezzo e quella di Forlì-Cesena, dovrebbe infatti tornare pienamente fruibile agli automobilisti, da anni alle prese con continue interruzioni alla circolazione, soprattutto nella stagione invernale.

Tra i punti più critici della strada in questione i margini posti in località Scalacci, zona storicamente delicata dal punto di vista geologico e soggetta a continue frane e smottamenti. A tal proposito, dopo anni di interventi tampone, procedono spediti i lavori di installazione delle nuove reti paramassi per la messa in sicurezza dell’imponente parete rocciosa che si eleva in verticale sopra la carreggiata. Una gigantesca montagna alta un centinaio di metri e lunga quasi un chilometro, situata a cinque chilometri dal comune di Bagno di Romagna per la cui ‘ingabbiatura’ si è dovuto ricorrere all’utilizzo di elicotteri e gru di imponenti dimensioni.

Ciononostante, le ditte incaricate agli interventi hanno cercato di limitare al massimo le ripercussioni sul traffico e difatti, sino allo scorso febbraio, seppur coi lavori in corso, la SP 142 è stata sempre aperta al transito dei veicoli. Resta da capire le tempistiche complessive per l’ultimazione del cantiere che, per la parte più alta dovrebbe vedere la fine a stretto giro. Per la rimanente, invece, gli interventi dovrebbero durare sino alla fine di aprile ma, considerato lo stato di avanzamento, è più probabile che si protraggano fino a maggio inoltrato. In campo i tecnici della Tecnoroccia di Trento e dell’ARES di Gubbio, il cui compito è quello di ridurre al minimo il rischio di caduta massi non soltanto attraverso l’installazione delle reti in questione, ma anche mediante la rimozione di porzioni di ammassi rocciosi instabili, la riprofilatura delle scarpate e la posa in opera di barriere paramassi.

Ma si tratta soltanto di alcuni degli interventi previsti per il miglioramento della viabilità tra Toscana ed Emilia Romagna sulla quale la Provincia di Forlì-Cesena, nella persona del presidente Enzo Lattuca, continua a dimostrare di voler investire anche per il futuro: «La strada provinciale SP 142 Mandrioli – si legge in comunicato pubblicato sul sito istituzionale – è un’arteria strategica di collegamento con la Regione Toscana, molto frequentata dal nostro versante per motivi turistici e dalla Toscana all’Emilia–Romagna per ragioni economiche. Continuiamo ad intervenire sulla strada: a fine agosto abbiamo realizzato il rifacimento della pavimentazione stradale dal km 6+500 al km 9+000 per 227mila euro. L’intervento che stiamo realizzando adesso sul tratto dal Km4+100 al km 5+800, non è risolutivo delle criticità della provinciale, ma è importante per la tipologia di lavori previsti e per l’investimento economico e ci dovrebbe rassicurare sul fatto che in quel tratto non si verifichino più frane che ne compromettano la viabilità».

E per i mesi a venire sono previsti altri importanti cantieri: terminata l’installazione delle reti paramassi in località Scalacci, infatti, sempre nella medesima zona, si procederà all’installazione di barriere laterali di ultima generazione. Inoltre, entro quest’anno, o al più tardi dai primi mesi del 2025, avranno inizio i lavori per la ristrutturazione del ponte di Becca, situato poco dopo l’inizio di quella strada.

Insomma, dopo anni di eccessivi disagi e proteste inascoltate, qualcosa sembra finalmente smuoversi e chissà che a tal proposito non sia servito anche l’accorato appello sollevato nei mesi scorsi da alcuni imprenditori turistici del Casentino, che chiedevano alle autorità competenti di ridurre al minimo i disagi dovuti alle fragilità dell’arteria. Una strada questa che, tuttavia, per sua conformazione, continuerà inevitabilmente a far registrare delle problematiche ed è per questo che nelle ultime settimane è tornata in auge una ipotesi che si paventa da anni.

Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, alcuni esponenti di maggioranza e opposizione in seno alla Regione Emilia-Romagna, starebbero facendo pressioni sul presidente Bonaccini affinché la giunta accolga la possibilità di convertire l’arteria provinciale dei Mandrioli, per il tratto di sua competenza, in strada regionale, omologandola così al tratto ricadente nel versante toscano. Una decisione che consentirebbe lo stanziamento e l’utilizzo delle risorse necessarie per garantire un’adeguata manutenzione dell’infrastruttura nel tempo, garantendole degli standard decisamente più consoni all’importanza che un’arteria del genere meriterebbe.

E domani vedremo che succede a questo importante incontro (vedi sotto).

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