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sabato, 27 Aprile 2024

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Torri e castelli… in bici

a cua di Marcello Bartolini – Le giornate si stanno lentamente allungando, il freddo ancora morde ma con il nostro abbigliamento invernale siamo pronti a partire per il giro di marzo, stavolta un po’ più impegnativo del solito.

Partiamo con l’itinerario da piazza Tarlati a Bibbiena, Piazza Grande; uno sguardo dalla terrazza panoramica, due foto alla torre del “campanone” e poi verso Porta de’ Fabbri per scendere e attraversare la statale imboccando via Mindria, in direzione Santa Maria, e scendere sino al Santuario, (vi consiglio una pausa per ammirarlo), si prosegue sulla comunale per poche centinaia di metri e si imbocca uno sterrato che costeggia il torrente Vessa. La strada è pianeggiante ed il percorso piacevole; dobbiamo fare attenzione, poco prima che la strada inizi a salire c’è una deviazione sulla sinistra che ci porta ad attraversare la Vessa e sulla strada di Catarsena la imbocchiamo verso sinistra e, all’incrocio con la regionale, prendiamo l’asfalto sulla destra.

Poco più di un chilometro e siamo a “Tripoli” un lago artificiale dove si pratica la pesca sportiva; cento metri dopo ecco il bivio per Gressa, lo imbocchiamo e qui comincia la salita, il fondo è asfaltato ma la strada è stretta. In cima scorgiamo l’agglomerato di Gressa con il suo Castello che raggiungiamo attraversando tutto il borgo molto ben conservato. Ci fermiamo sotto quel che resta della torre e delle mura, proprio accanto alla graziosa chiesetta in un prato ben tenuto da dove si gode una vista spettacolare su Bibbiena, da un lato e su Soci dall’altro.

Ripartiamo, non prendiamo la strada da dove siamo venuti ma imbocchiamo il sentiero sulla sinistra che passa attraverso il bosco, il primo tratto di discesa è un po’ impegnativo ma arriviamo velocemente sulla strada asfaltata che percorriamo solo per pochi metri, giriamo a destra ancora su un sentiero che ci porta ad attraversare il fosso di Gressa; dopo il guado, pochi metri e ci troviamo sulla strada bianca che a sinistra porta a Poggiolo.

Noi imbocchiamo la salita verso il Farnetino, si lambisce il podere presidiato da un paio di cani comunque non aggressivi e proseguiamo la salita sino al bivio che imbocchiamo sulla sinistra in direzione Marciano, un altro dei castelli. Qui potremo vedere ciò che resta dell’antica torre, inglobata ormai in un altro edificio di successiva costruzione. Facciamo un giro per il paese; anche qui una chiesetta ed il punto panoramico che apre lo sguardo sulla nostra vallata.

Riprendiamo in direzione Soci, giungiamo al ponte sull’Archiano, non appena lo avremo attraversato si svolta sulla ciclabile a sinistra e si torna a Bibbiena. A fine ciclabile dobbiamo risalire verso il paese e, attraversando i suoi borghi rientrare in piazza Tarlati.

Un giro stavolta attraverso le testimonianze del passato, ammirando non solo quel che i nostri antenati hanno realizzato ma anche e soprattutto come sia stato conservato dalle nostre popolazioni.

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