di Melissa Frulloni – Sono passati pochi mesi (era novembre 2024) quando avevamo simbolicamente consegnato ai pendolari casentinesi il Premio Nobel per la pace (e la pazienza); agli eroici conterranei che ogni giorno affrontano le perigliose curve, i cantieri e i semafori della nostra pessima strada per andare e tornare verso e da Arezzo.
Sono passati pochi mesi e quel riconoscimento ci sembra ancora più azzeccato, ancora più giusto viste le condizioni in cui versa la SR71. I semafori si sprecano e oggi qua, domani là, spuntano come funghi a rendere, insieme a cantieri, lavori, trattori e Jimmini la statale una sorta di discesa agli inferi quotidiana su quattro ruote…
Riprendiamo il tema della viabilità casentinese, molto caro al nostro giornale (il primo speciale dedicato risale addirittura ad un numero del 1993!), per mostrarvi le immagini esclusive realizzate dalla nostra redazione, riprese dall’alto con un drone, del cantiere della Variante tra Calbenzano e Subbiano, quella della Gravenna per intendersi e della «mitica» rotonda di Vogognano. È questo infatti il tratto della 71 che attualmente sta facendo imprecare di più gli automobilisti. La visuale privilegiata aiuta a capire meglio come e dove si snoderà il percorso e, sinceramente, appare ancor più inquietante di quello che si può intuire viaggiando vicino al cantiere dalla strada.
L’attuale tratto pare addirittura migliore di quello futuro (!), senza contare la parte in cui la strada tende a salire, inerpicandosi nel bosco… E guardando la futura Variante dall’alto, la domanda che ci siamo posti dall’inizio dei lavori, ha ancora più senso: “Ma perché è stato necessario sventrare una collina, attraversarla, demolire una struttura esistente, mettere in sicurezza tutta l’area, quando dal lato opposto non ci sono altro che campi e spazi liberi su cui poter costruire un nuovo tratto di strada?”
Gli esperti e gli addetti ai lavori sono i politici (sic!), noi siamo solo pendolari, povere anime casentinesi alla ricerca di una spiegazione che giustifichi le ore passate in fila su questo tratto di strada ad aspettare che scatti il verde… Chiaramente i 12,5 milioni di euro inizialmente previsti per questo lotto, non basteranno a completare i lavori (si stima che la spesa sia già salita a circa 22 milioni di euro).
Ed a questo punto, visti tutti i soldi spesi in questa e nelle altre Varianti che poco o nulla hanno migliorato del tragitto casentinese, ma anzi hanno sempre creato maggiori disagi ai pendolari, riproponiamo quello che uno di loro, intervistato dal nostro giornale qualche tempo fa, suggeriva: “Occorre creare una strada alternativa a quattro corsie con spartitraffico centrale, totalmente indipendente da quella attuale, così da mantenere anche una ridondanza in caso di eventuali incidenti o problemi che potrebbero bloccare la strada primaria (vedi i «giorni» di ordinaria follia della Zenna, 28 novembre e di Poppi, 20 maggio, ndr). Una sopraelevata lungo il corso dell’Arno? Ovviamente dovrebbe escludere il passaggio all’interno dei paesi…”
Ma come detto gli esperti sono loro… Noi parliamo solo grazie al buon senso (noi!). E così continua il nostro viaggio nella strada di ordinaria follia del Casentino; continua ogni giorno, in auto e continua su queste pagine, anno dopo anno, numero dopo numero, perché purtroppo la soluzione ai problemi della viabilità casentinese pare essere ancora molto lontana.
Quindi in queste pagine vi proponiamo uno “Speciale Gravenna” con le nostre esclusive foto (della stessa serie anche quella che abbiamo scelto per la copertina), per accendere i riflettori sulla nuova Variante, ma soprattutto per raccogliere ancora una volta il grido di aiuto degli automobilisti casentinesi, sfiniti dell’ennesimo cantiere e da un’altra fila al semaforo.
Purtroppo non possiamo far altro che continuare a denunciare la situazione della SR71, chiedendo di smetterla di spendere soldi pubblici per inutili rattoppi ed esigendo una soluzione reale e veramente migliorativa del nostro tratto di strada. Migliorativa non solo per i tempi di percorrenza, ma soprattutto per la sicurezza: “La pericolosità della nostra strada non ammette alcun tipo di disattenzione e rende il viaggio un momento della giornata in cui si genera ancora più stanchezza, oltre a quella del proprio impiego lavorativo…”
Per il resto siamo solo scoraggiati (e arrabbiati!) pendolari casentinesi… I politici, gli esperti sono loro.
Scarica le foto dello SPECIALE GRAVENNA: Speciale Gravenna