di Francesca Maggini – Quella del panificio – pasticceria Fratelli Grassi, prima di una storia d’azienda e la storia di una famiglia, di una bella famiglia. Francesco, Stefano e Luca hanno intrecciato le loro professionalità, ognuno con un ruolo diverso, fondamentale nella loro attività, hanno unito le loro attitudini, le loro forze e quello che sono oggi lo portano avanti con dedizione, sacrifico e tanta passione. Perchè, come in ogni lavoro, ciò che muove tutto, prima di ogni altra cosa, è la grande passione per ciò che si fa, l’entusiasmo, la determinazione e il senso di responsabilità che permettono di crescere dimostrando come la costanza e l’impegno possono guidare verso importanti traguardi.
Tutto è iniziato tanto tempo fa, Stefano aveva 20 anni, Francesco solo 18 anni ed entrambi lavoravano con il loro babbo nella sua azienda edile. All’inizio degli Anni Novanta mossi dalla voglia di fare qualcosa insieme, il destino li ha fatti trovare nel posto giusto al momento giusto.
«In quel periodo lavoravamo davanti al vecchio forno Tortelli di Bibbiena. Il forno in quei giorni era chiuso, ma ci arrivò voce che se avessero trovato un acquirente avrebbero ceduto volentieri l’attività e così in una settimana decidemmo e trovammo un accordo. Quel briciolo di incoscienza che contraddistingueva la nostra giovane età ci permise di iniziare questa nuova avventura: era l’agosto del 1994. Inizialmente facevamo solo prodotti salati soprattutto pane di ogni tipo, schiacciate, panini e solo qualche dolce da forno. Intanto nostro fratello Luca, finite le scuole medie, decise di seguirci in questa avventura, avevamo 21, 19 e 14 anni ma insieme avevamo una grande voglia di crescere e imparare. Ci dedicammo alla conoscenza delle materie prime soprattutto le farine e i lieviti ricercando, fin da subito, ingredienti primari di eccellenza. Sul mercato casentinese di allora, c’era già chi faceva il pane e lo faceva bene, così era necessario creare qualcosa di nuovo e pensammo ad una sorta di pane fatto in casa, come accadeva nelle famiglie della Vallesanta, nostra terra di origine, però mancava il nome per quel nostro pane. In quel periodo morì il nostro zio prete che era sempre stato una figura molto importante alla quale ci sentivamo legati da un profondo affetto e così per una sorta di riconoscenza decidemmo di chiamarlo “pane del prete”.
Questo pane è diventato il nostro prodotto di riferimento con una lavorazione completamente artigianale, infornato a mano e fatto lievitare su teli di lino. Un must che, negli anni, è divenuto il nostro prodotto simbolo, fatto oggi come allora, nella maniera più tradizionale possibile e proprio questo ci ha anche permesso di rientrare nella categoria artigianato artistico. Il nostro babbo, nonostante avesse il suo lavoro, è sempre stato presente e il suo aiuto anche morale ci ha guidato in tante scelte. Negli anni iniziali, il sacrificio dal punto di vista personale è stato enorme perché eravamo molto giovani e mentre, in serata, i ragazzi della nostra età si preparavano per uscire noi entravamo al lavoro, però la voglia di crescere e di andare avanti non ci ha mai fatto distogliere lo sguardo dai nostri progetti.
Proprio in quegli anni maturammo l’idea, che poi divenne realtà, di trasferirci nella vecchia sede in via Industriale per la realizzazione di un negozio più accogliente con un banco di vendita più grande e più fornito. Francesco, poi, con una personale attitudine per i dolci iniziò a frequentare corsi e poi la scuola di pasticceria a Brescia. Arrivati alla fine degli Anni Novanta da semplice forno ci siamo così trasformati in una pasticceria, biscotteria e abbiamo iniziato la produzione di dolci freschi. Nel frattempo il nostro babbo, ormai in pensione libero dalla sua attività di edilizia, durante il pomeriggio ci aiutava in negozio mentre la mattina si dedicava alle consegne.
Nel 2010 aprimmo anche un punto vendita ad Arezzo. La grande passione per il nostro lavoro ci ha sempre spinto a guardare avanti e così abbiamo maturato l’idea di un cambiamento significativo, una svolta radicale frutto della voglia di rinnovamento e della necessità di avere un locale che ci permettesse di valorizzare maggiormente tutti i nostri prodotti.
Oggi insieme ai nostri 25 dipendenti, nella nuova sede in Via Karl Marx, inaugurata a luglio 2024 in occasione dei 30 anni di attività, ci sentiamo prima di tutto una grande famiglia! Offriamo i nostri prodotti di sempre ma anche tante novità: colazioni, pranzi veloci e aperitivi. Il lavoro in questi 30 anni di attività è molto cambiato, sono subentrate nuove tecnologie, c’è stato un grande miglioramento nel metodo di organizzazione e tanta innovazione nel modo pratico di lavorare e stoccare le merci prodotte. Tuttavia il nostro resta comunque un lavoro prettamente artigianale fatto di mani, di saper fare e tanto cuore, lo stesso che ci mettono anche i nostri dipendenti. Nonostante le difficoltà che ci sono in tutte le attività, il fatto che la nostra azienda corrisponda alla nostra famiglia ci ha permesso di tenere duro e saper essere competitivi adeguandoci ai cambiamenti imposti dal mercato.
Oggi possiamo essere fieri di ciò che siamo diventati e ringraziare i noi di allora perché il coraggio di mettersi in gioco, l’aver lasciato l’attività di nostro babbo non è stato semplice ma il tempo ci ha dato ragione. Da un piccolo forno di paese siamo diventati una bella realtà. La qualità dei prodotti che offriamo, il nostro servizio, il nostro team ci ha saputo far crescere e ci permette di guardare con fiducia al futuro.
Il ringraziamento più grande, dunque, a noi stessi per non aver mai mollato e per aver sempre creduto nelle nostre possibilità, un grazie speciale ai nostri dipendenti e a nostro fratello Alessio che, pur avendo fatto una scelta lavorativa diversa, è stato con noi nei primi anni di attività. Grazie di cuore alla nostra mamma che è sempre stata capace di appoggiarci, ma, in questo momento, il pensiero più affettuoso va a nostro babbo che, se fosse ancora qui, continuerebbe a sostenerci e ad essere orgoglioso di noi».
Le svolte migliori, soprattutto nelle attività lavorative artigianali, arrivano con il tempo e i cambiamenti si consolidano, senza fretta, piano piano… del resto affinché le cose vengano bene, come succede per la miglior lievitazione, ci vuole tempo e pazienza! Il lavoro degli artigiani fatto soprattutto di cuore impone regole, disciplina e tanti sacrifici ma l’impegno e la passione rendono i loro risultati unici e speciali.