Le acque del Tiritesta

di Terenzio Biondi – Non so se le acque del Torrente Tiritesta abbiano ispirato anche altri pittori, ma di certo Paulo Ghiglia, che alla Rocca di Chiusi della Verna soggiornò per tanti anni, il Tiritesta lo conosceva bene. Sì, perché questo torrentello nasce proprio nei pressi del Poggio della Rocca, racimola poco sotto un po’ di acque dalle tante sorgenti dei prati sempreverdi di Pietra, si mette poi a correre di cascata in cascata nella gola di Villamagna per gettarsi infine nel Singerna nei pressi di Gregnano.

Ma cosa avranno mai di speciale le acque di un torrentello? È difficile descrivere solo con le parole la bellezza dei colori delle acque del Tiritesta. Ci riescono senz’altro meglio la pittura e la fotografia. Nelle pozze in mezzo ai prati di Pietra, fra bianche rocce calcaree coperte da muschi e licheni, le acque assumono un fantastico colore verde che sembra confondersi col verde dell’erba dei prati circostanti.

In ogni pozza una tonalità diversa di verde: dal verde chiaro e trasparente al verde scuro e cupo, a seconda della profondità dell’acqua. E nell’acqua bassa presso la riva sembrano quasi galleggiare le foglie verdissime delle piante acquatiche. Poco più a valle il Tiritesta scorre in una gola dalle pareti quasi a picco coperte da boschi di querci, fra bianche scogliere e ripide cascate. E l’acqua delle pozze sotto le cascate presenta un colore azzurro dalle mille sfumature: da un cupo azzurro marino a un azzurro limpido e tenue come quello del cielo.

Ora capisco perché Paulo Ghiglia, irrequieto pittore post-macchiaiolo fiorentino, si trovasse a suo agio nella pace meravigliosa di questi luoghi, sì da confessare nelle sue lettere e nei suoi scritti di trarre ispirazione per i suoi quadri dai volti della gente semplice del luogo e dai fantastici paesaggi.

I RACCONTI DEL TORRENTE Storie vere, leggende, incontri… nei torrenti del Casentino è una rubrica di Terenzio Biondi