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giovedì, 1 Maggio 2025

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Poppi; il parcheggio… e poi?

di Francesco Meola – Ancora qualche mese d’attesa e i lavori di realizzazione del nuovo parcheggio nel centro storico di Poppi dovrebbero finalmente avere inizio. Stiamo parlando dell’area di sosta prevista presso l’abbazia di San Fedele, la cui esecuzione sarà possibile grazie alla vittoria di un apposito bando, che ha il fine di “decongestionare i centri urbani, favorire la mobilità e rendere più fruibili e godibili i luoghi della Toscana”.

L’opera, programmata ormai dallo scorso anno, punta dunque a dotare il borgo di un’area attrezzata in grado di favorire la presenza di flussi turistici nella parte antica del paese, garantendo un’area pedonale sempre più ampia che possa incentivare anche una rinascita commerciale della zona. L’obiettivo, tuttavia, non è soltanto quello di aiutare il comparto turistico e commerciale ma anche quello di porre un argine al continuo spopolamento dell’area che, se resa più fruibile, dovrebbe anche vedere l’apertura di nuove botteghe che possano invogliare le persone a visitare quello che è uno dei borghi più belli d’Italia. E perché no, come auspicato anche dal sindaco, Carlo Toni, «avere un centro storico più vivo ed accessibile potrebbe richiamare anche nuovi residenti».

Negli ultimi dieci anni, infatti, gli abitanti sono diminuiti di 347 unità, passando dai 6.347 del 2011 agli attuali 5.916. Un dato decisamente in controtendenza con quello dei flussi turistici che, prima dello scoppio della pandemia, hanno continuato a regalare a Poppi grandi soddisfazioni, considerato che il Castello, nel 2019, ha fatto registrare 40.000 visitatori mentre negli alberghi si è arrivati anche a 80.000 presenze. Questo significa che, nonostante tutto, Poppi resta una meta appetibile, con il Palazzo dei Guidi in grado di trainare da solo l’intero comparto turistico. Ma cosa ne pensa la gente di questa nuova opera?

Ci siamo recati in centro per chiederlo ai diretti interessati e tra turisti e residenti, abbiamo raccolto delle dichiarazioni piuttosto interessanti. «Non credo che la realizzazione di un parcheggio possa portare chissà quali benefici – ci riferisce Lorenzo, un abitante del posto. – Certo, soprattutto d’estate, la mancanza di un’area attrezzata per la sosta si fa sentire ma credo che per rilanciare veramente il borgo ci vogliano ben altri tipi di interventi a partire dalla concessione di sgravi fiscali a chi vuole aprire delle attività, passando per il mantenimento dei servizi minimi al cittadino. Penso ad esempio alla stazione dei carabinieri che, a tutt’oggi, non sappiamo ancora che fine farà. Ma potrei dire lo stesso dell’ufficio postale o dello sportello bancomat».

«Ben venga una struttura del genere, anche perché effettivamente quell’angolo di paese, spesso non viene neanche preso in considerazione dai turisti, la cui visita si limita al solo Castello – osserva Niccolò, un altro abitante del luogo – ma per dare nuovo impulso al centro occorrono soprattutto iniziative e, da questo punto di vista, mi sembra che l’amministrazione finora sia stata piuttosto carente. Se penso alla mostra «Nel segno della vita. Donne e Madonne al tempo dell’attesa», e al nulla che le si è creato intorno, dovremmo riflettere su quanto ancora c’è da fare per sfruttare al massimo il potenziale di un borgo come il nostro. Che io sappia quest’evento ha portato in centro quasi 30.000 persone in pochi mesi ma quanti di noi se ne sono accorti? Basta che parli con qualche commerciante per rendersi conto che non si tratta soltanto di una mia impressione. Il Comune dovrebbe fare molto di più se vuole riportare le persone in centro. Oramai la vita dei poppesi si svolge perlopiù al Ponte ma anche lì, che io sappia, la situazione non è chissà quanto migliore…».

E noi ci siamo fermati a parlare con qualche commerciante e, nonostante trovare qualcuno disposto a farsi intervistare sia stato tutt’altro che semplice, alla fine siamo riusciti a strappare le dichiarazioni di almeno uno di loro che, però ha preferito rimanere anonimo: «Neanche sapevo di questo progetto – ci dice – Che dire, di parcheggi qui in centro ce n’è sempre bisogno, soprattutto d’estate, anche se temo possa restare l’ennesima opera fine a se stessa. Non penso che i giovamenti saranno chissà quanti. Oddio, magari qualche turista in più, ma in concreto cosa dovrebbe cambiare? Penso che Poppi abbia bisogno soprattutto di idee nuove. Sono anni che il centro si va spopolando. Il turista occasionale non basta, anche perché dei tanti visitatori, quanti restano più di un’ora? Il tempo di visitare il Castello e vanno via. Al massimo consumano un caffè lì su al Pratello, e poi? Se davvero si vuole fare qualcosa per incentivare il turismo, si pensi a degli eventi che possano animare il borgo tutto l’anno e non coinvolgano solo il Castello.

Soltanto così si può sperare di ridare vita a queste strade; oramai sono talmente deserte che non so per quanto tempo ancora potremo resistere. Sento spesso attribuire le colpe alla mancanza di fondi quando poi, in molti casi, basterebbe davvero poco per organizzare qualcosa di carino che possa invogliare anche gli stessi poppesi a passeggiare in centro. Pensiamo ad esempio al Natale appena trascorso. Cosa è stato fatto per portare la gente a riversarsi in strada? Nulla. Se non fosse stato per noi e per la Pro Loco neanche un minimo di luminarie ci sarebbero state. Sia chiaro, con questo non voglio dire che la costruzione di quest’area di sosta non sia una buona cosa, ma da sola servirà a poco».

E qualche critica giunge anche da alcuni turisti in visita al borgo, come nel caso di Dario: «Ovviamente, da non residente, non posso esprimermi su un’opera del genere tanto più che non è stata ancora realizzata. Un parere sulla cittadina però posso darlo e devo dire che è davvero bellissima. Il Castello, in particolare, ci ha lasciati a bocca aperta. Non è facile trovarne di tenuti così bene e anche l’area circostante è molto curata. Peccato però che le strade ci siano apparse piuttosto vuote; probabilmente la scarsezza di attività commerciali gioca il suo peso, dal momento che abbiamo fatto fatica a trovare un ristorante aperto e a differenza di altri borghi della Toscana, non abbiamo trovato botteghe caratteristiche dove acquistare dei souvenir. In compenso parcheggiare non è stato granché difficile visto che abbiamo trovato posto subito fuori le mura».

«Un nuovo parcheggio? Non so quanto possa servire – ci dice Luciano, un frequentatore abituale del borgo avendo i figli che frequentano le scuole del posto – Non mi sembra ci sia la fila per visitare Poppi, soprattutto d’inverno. Credo che se si vuole rilanciare il borgo, prima che di spazi del genere, ci sia bisogno di una programmazione turistica che coinvolga l’intero tessuto cittadino. Ad oggi il centro storico è rappresentato praticamente dal solo Castello e non so quanto possa incidere un’area di sosta nelle scelte di un turista. Credo che invece si debba trovare il modo di valorizzare al meglio anche le altre attrattive, come la chiesa della Madonna del Morbo e la stessa abbazia di San Fedele e possibilmente partendo dalle piccole cose. Penso ad esempio ad un’adeguata cartellonistica turistica che al momento è carente, alla creazione di brochure da distribuire gratuitamente presso i monumenti del borgo e all’ideazione di eventi cadenzati che tengano accesa l’attenzione sul centro storico per tutto l’anno. Da assiduo frequentatore di Anghiari, un borgo simile al nostro per numero di abitanti e caratteristiche storiche, consiglierei ai nostri amministratori di prenderlo a modello. Lì le stradine sono sempre animate e c’è sempre qualche evento culturale in calendario, basti guardare allo scorso Natale. A Poppi, invece, cosa c’era? Soltanto strade deserte, che desolazione…».

E a noi non resta che girare queste considerazioni a chi di dovere, ripromettendoci di tornare sul tema quanto prima. Nel frattempo, con l’arrivo della primavera, il cantiere del nuovo parcheggio dovrebbe comunque aprire i battenti, offrendo al borgo 112 nuovi posti auto di cui 83 destinati al parcheggio pubblico e 29 riservati agli addetti del liceo. Insomma, nell’attesa di un progetto turistico di più ampia portata, almeno il problema della sosta dovrebbe essere risolto.

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