di Eleonora Boschi – Siamo abituati spesso a sentire il detto “non è mai troppo tardi”, ma per la storia di oggi potremmo dire il contrario: “non è mai troppo presto”, non è mai troppo presto per inseguire i propri sogni. Il protagonista di oggi è un giovane talento di Memmenano, la piccola frazione del comune di Poppi, che da tempo coltiva una grande passione per la scrittura e il giornalismo. Se avete letto l’articolo “Il risveglio di Memmenano”, pubblicato il mese scorso, questa storia vi suonerà familiare. La mia collega, infatti, lo aveva già menzionato parlando degli “attivisti” del paese, ma la storia di Riccardo merita ben più di un breve accenno.
Abbiamo quindi deciso di invertire i ruoli e, per questa volta, siamo noi a sedere davanti a lui, a fargli domande, per scoprire la sua storia e i suoi interessi. Arrivati nella piazza di Memmenano, Riccardo ci accoglie con un sorriso emozionato ma sicuro, con un pantalone elegante e i capelli pettinati all’indietro. Nonostante la sua giovane età, riesce già a trasmettere professionalità e orgoglio verso ciò che fa.
Ci dirigiamo verso il suo “ufficio”, che ci vuole fieramente mostrare, quel luogo in cui quotidianamente si reca per dare sfogo alla sua fantasia e alla sua più grande passione, il giornalismo. Riccardo Manecchi, classe 2013, ha da poco iniziato la seconda media, felice di aver fatto ritorno a scuola dopo la pausa estiva, ci racconta che è proprio lì, dove ci siamo seduti per parlare, che scrive per il suo giornale, il “Giornale di Memmenano” disponibile sia sulla pagina Facebook omonima che in edizione cartacea per gli abitanti del paese.
«Ho capito che mi piaceva scrivere a febbraio di quest’anno, circa 9 mesi fa – ci racconta, – quando grazie a un conoscente ho avuto l’opportunità di visitare lo studio di Radio Italia 5 a Poppi. Entrando lì e vedendo quello che facevano i giornalisti che ci lavoravano ho capito subito che questo è quello che vorrei fare anche io».
Quando gli chiediamo cosa preferisce scrivere, ci risponde senza dubitare: «Mi piace soprattutto scrivere di fatti quotidiani, di quello che succede intorno a me o nella mia comunità. Quando c’è un evento interessante o delle persone che hanno qualcosa da raccontare, mi piace informarmi, fare qualche piccola ricerca e poi intervistare i protagonisti. Mi piace perché fare il giornalista ti permette di conoscere sempre nuove persone e apprendere continuamente nuove cose. Inoltre, faccio anche pubblicità alle aziende, un po’ come uno sponsor. Se loro sono interessate, le intervisto e poi pubblico la loro azienda sul giornale».
Alla domanda “Che lavoro sogni di fare da grande” risponde subito: «Il giornalista. Non so ancora se mi vorrò dedicare a qualche ambito specifico, ma so che voglio continuare a raccontare notizie e storie».
È quindi bastata una visita a una radio locale per far scaturire una grande passione che forse si trovava in lui da tanto tempo. È raro, e per questo prezioso, vedere un ragazzo così giovane andare fuori dagli schemi, interessarsi a qualcosa che spesso consideriamo “da grandi”, a qualcosa che lo spinge a mettersi in gioco senza che nessuno glielo abbia mai insegnato. Ciò che sorprende, poi, è che Riccardo sta facendo tutto da autodidatta. Ha creato il suo piccolo spazio nel cuore del paese, vicino al campino di Memmenano, luogo che tutta la comunità è stata ben felice di concedergli. La mamma, sorridendo, ci ha detto «Adesso che arriva l’inverno dovremo capire come fare, farà freddo là…», ma Riccardo, ormai affezionato al suo “ufficio”, non è sembrato affatto spaventato dall’idea.
Oltre alla sua professionalità sorprendente, colpisce anche la maturità con cui parla del mestiere: «Un giornalista deve anche stare attento, quando parla con le persone, perché deve essere in grado di percepire la verità e distinguerla dalle fake news che qualcuno potrebbe raccontare». Parole che, dette da un dodicenne, risuonano ancora di più.
Tutto questo non può che essere solo l’inizio di una grande carriera nel mondo del giornalismo. Anche la preside della sua scuola, l’Istituto Comprensivo di Bibbiena, ha riconosciuto il suo talento e ha pensato di creare un giornalino scolastico e di nominarne Riccardo direttore, per dare libero sfogo alle sue qualità e alla sua passione. Un progetto, questo, che non è ancora stato avviato, ma che ci auspichiamo tutti possa prendere presto forma.
Quella di Riccardo è una storia che ci invita a guardare i ragazzi e le ragazze di oggi con occhi diversi, che ci spinge ad ascoltarli davvero, a dare loro occasioni per provare, sbagliare e trovare, da soli, la loro passione e la loro strada.
Non è mai troppo presto per iniziare, soprattutto quando si ha dentro di noi un fuoco vivo che ci spinge a sperimentare e ad inseguire i nostri sogni, e Riccardo questo ce lo sta dimostrando. La strada davanti a lui è ancora lunga e le salite di certo non mancheranno, ma Riccardo sembra ben determinato ad affrontarle tutte, convinto che questa sia la strada giusta da percorrere.