Si è conclusa l’adunanza della Conferenza Territoriale n° 4 Alto Valdarno dove i Comuni erano chiamati a deliberare in merito alla proposta tariffaria del servizio idrico integrato elaborata dall’ Autorità Idrica Toscana sulla base di dati forniti dalla Società di gestione Nuove Acque (ma sostanzialmente sconosciuti ) determinanti per indurre i Sindaci ad approvare un aumento delle tariffe dell’acqua del 6,5% per il 2014 e di altrettanto per il 2015. L’entità di questi aumenti ricalca esattamente quanto applicato ogni anno, dal 2000 in avanti, a dispetto delle normative vigenti e senza tenere conto del momento particolarmente difficile attraversato da famiglie e imprese.
Nei giorni scorsi si erano tenuti altri due incontri dove erano state avanzate proposte alternative che comportavano un minore incremento delle tariffe per il 2014 mediante lo spostamento al 2016 di parte dei cosiddetti extracanoni che il gestore riconosce a taluni comuni. Ciò avrebbe portato ad un aumento delle bollette del 6,2% (anziché del 6,5%).
Alla Conferenza Territoriale odierna hanno partecipato direttamente 12 dei 37 comuni dell’intero ambito: Arezzo, Anghiari, Bucine, Capolona, Castel San Niccolò, Civitella Val di Chiana, Cortona, Foiano, Laterina, Monte San Savino, Montepulciano e Sansepolcro.
Nell’occasione è stata presentata dall’AIT una ulteriore proposta che, contando anche sulla posticipazione di due anni di una parte dei dividendi spettanti ai comuni, a detta dei burocrati dell’AIT consentirebbe di abbassare ulteriormente l’incremento tariffario per il 2014 al 5,2%.
Il Sindaco di Arezzo, Fanfani, si è fermamente opposto a perseguire la strada del minore incremento (peraltro temporaneo) ottenuto con il solo onere a carico dei comuni e ha proposto, per mantenere inalterate le tariffe attuali, di andare ad incidere totalmente sugli utili e altre poste di bilancio di Nuove Acque , che risulta avere in cassa oltre 8 milioni di accantonamenti e nell’ultimo esercizio (2013) ha registrato ulteriori 3 milioni di euro di utile.
Hanno decisamente appoggiato la proposta di Arezzo i comuni di Capolona (Sindaco Ciolfi) e Monte San Savino (Assessore Ginepri) mentre il comune di Anghiari (Assessore Attala) è parso incerto sul da farsi, tant’è che nella votazione finale si è astenuto.
Tutti gli altri hanno dichiaratamente osteggiato la proposta di Fanfani e abbracciato la linea dell’AIT volta a preservare non già l’equilibrio di bilancio d i Nuove Acque, ma a non intaccare minimamente i suoi profitti e hanno votato scegliendo di consentire al gestore di applicare un aumento delle bollette 2014 del 5,2% e del 6,5% su quelle del 2015. Ciò non è giustificato da un equivalente aumento dei costi in quanto è risaputo che l’inflazione viaggia attualmente su livelli attorno allo 0,4% annuo, nel mentre gli investimenti subiscono continue riduzioni rispetto a quelli programmati.
Giova rammentare che molti dei comuni che oggi hanno votato per l’aumento delle tariffe sono guidati da sindaci in scadenza di mandato (Gennai, Renzetti, Vignini, Testi e Parigi tra un mese non saranno più in carica) e… tanti saluti alla tutela degli interessi delle comunità rappresentate.
Comitato Acqua Pubblica Arezzo
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