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domenica, 28 Aprile 2024

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Un tuffo nell’acqua più dolce

di Lara Vannini – Il 2023 ci ha fatto tremare fino a Primavera inoltrata, tra piogge e fredde giornate sembrava il caldo non dovesse arrivare mai! E invece anche quest’anno finalmente siamo “liberi” di lamentarci per un’estate decisamente rovente ma ricca di proposte refrigeranti!

Per chi ancora non ha scelto ufficialmente una meta dove trascorrere le proprie vacanze estive ma vuole allo stesso tempo avere il privilegio di visitare un luogo dalle mille attrattive, dovrà fare una valigia molto variegata perché tra trekking, luoghi d’arte, buona cucina e tuffi in acque fresche e cristalline, anche quest’anno il Casentino è pronto a regalare un’estate indimenticabile!

Fiumi balneabili Le foreste casentinesi oltre che attirare ogni anno turisti italiani e stranieri per le ombrose foreste secolari e il clima invidiabile, sono note per i freschissimi fiumi balneabili che con l’Arno, il Corsalone (suo affluente) e i numerosi torrenti collaterali, offrono ideali alternative per rigenerale corpo e mente in una spa naturale. Rocce calcaree, calanchi, canyon, l’acqua che scorre da tempi immemorabili, è riuscita a creare paesaggi fiabeschi che incorniciati dalla Natura fanno vivere un’esperienza di benessere difficilmente da dimenticare. Cosa ci può essere di più semplice, perfetto e low cost che distendere un asciugamano su un possente masso di arenaria, addolcito dall’usura del tempo mentre una borraccia di acqua freschissima è costantemente refrigerata dallo scorrere di un fiume? Niente può essere più piacevole e appagante.

Arno: un tuffo nell’acqua più dolce A due passi dal centro abitato di Stia, si trova l’area nota come “Canto alla Rana”, dove il fiume Arno, la cui sorgente è collocata proprio sul monte Falterona che sovrasta l’area, regala refrigeranti bagni estivi. Qui possiamo trovare delle acque ancora incontaminate di un verde-azzurro cristallino che con la propria temperatura permettono di ritemprarsi da giornate estive caldissime. Niente ombrelloni e spiagge affollate ma rive fluviali ombreggiate da imponenti alberi, che permettono a grandi e piccini, di godere ad ogni ora del giorno momenti per stare in compagnia e perché no, per ritirarsi anche in solitaria meditazione, visto che questa disciplina è oggi più che mai un valido coadiuvante per qualsiasi terapia del benessere. Luoghi idilliaci da poter usufruire, dove però il corretto comportamento gioca un ruolo chiave sia per tenere pulito l’ambiente che per godere in sicurezza della balneabilità del fiume senza incorrere in pericoli. Nel fiume ma anche negli anfratti circostanti sarà possibile poter intercettare ranocchie e pesciolini che ci faranno piacevolmente compagnia mentre civilmente rispettiamo le loro esigenze e il loro habitat. In zona Canto alla Rana, è possibile trovare anche un Parco Avventura che attraverso vari percorsi suddivisi per livelli di difficoltà, permette il divertimento in totale sicurezza. Ci sono anche percorsi per bambini dai 3 ai 6 anni, un modo del tutto originale di sperimentare i primi contatti con la Natura. Tra aree gioco, di sosta e pic-nic o ombre solitarie dove poter schiacciare un pisolino, il Canto alla Rana è un luogo ideale dove trovare refrigerio dal calore estivo.

Luoghi d’arte e buona cucina Il Casentino ha il privilegio di poter ospitare importantissimi luoghi di spiritualità che dal Santuario della Verna, a Camaldoli, alla Pieve di Romena, che si trova a pochi chilometri dal Canto alla Rana, permettono non solo un incredibile viaggio nella storia e nell’arte ma anche la possibilità di poter usufruire dei numerosi incontri e convegni (spesso gratuiti), che toccano una nutrita varietà di tematiche non solo spirituali ma anche di attualità, musica e letteratura. Dal Festival Internazionale di musica d’organo della Verna, agli incontri interculturali e di sostenibilità ambientale di Camaldoli, ai pellegrinaggi ed esperienze di accoglienza della Pieve di Romena, ogni luogo offre notevoli spunti per elaborare un proprio personale itinerario alla ricerca di ciò che ci è più affine.

Dopo arte e divertimento, non può mancare un assaggio della genuina cucina casentinese, che con l’Arte va a braccetto e dietro ogni pietanza racconta di una storia contadina fatta di folklore e tipicità. Dai tortelli alla lastra ottimi da poter condire con ogni tipo di salsa, alle varie tipologie di pasta realizzate con grani antichi o farina di castagne, alla carne, la cacciagione e il sempreverde dessert “lattaiolo”, divertitevi a scoprire nei menu i piatti tipici di questa sorprendente vallata.

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